Milano, lunedì 23 aprile 2007. L'iniziativa è ad ingresso libero e gratuito.
Si dice che il giorno di San Giorgio sia testimone di nuovi amori, non nasce tuttavia con l’ambizione di diventare un San Valentino primaverile quanto dal desiderio di celebrare in modo intrigante e coinvolgente il puro piacere della lettura, la vera passione protagonista di questa tradizione.
L'evento coinvolge le massime Istituzioni Culturali e Politiche Catalane tanto che l’, su proposta degli Editori catalani, ha dichiarato che il 23 aprile, festa di Sant Jordi, sia la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, la data inoltre coincide fatalmente con quella della morte di Shakespeare e di Cervantes.
La tradizione della rosa è invece legata intimamente alla leggenda del Santo guerriero che, dopo aver sconfitto il drago, colse dal cespuglio di rose germogliato dal sangue del mostro una splendida rosa per donarla alla Principessa liberata.
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Tra le diverse iniziative (che sono illustrate sul sito http://www.lafestadeilibriedellerose.it/) della giornata segnaliamo questa che ci pare molto interessante per il tema trattato. Chi può ci vada, anche per via della presenza di Walter Passerini di “Il Pane e le Rose” che garantisce di per sé un contributo critico di notevole interesse.
“LE FORME PROVVISORIE DELL’AMORE O L’AMORE PER SEMPRE”
Dalle 16,30
E’ dal mondo del lavoro e dall’ansia di precarietà lamentata dalle fasce più giovani che ci giunge il suggerimento di trattare il tema della provvisorietà in campo amoroso. Il tema non vuole dissacrare il sentimento quanto insinuare dubbi nel modo di vivere e pensare l’amore nella nostra società.
Una società che ha ammesso a se stessa la natura transeunte di ogni rapporto, non solo nell’accezione di precarietà quanto in quella manifesta di non staticità degli equilibri che regolano le nostre relazioni.
Diventa quindi affascinante domandarsi come l’uomo contemporaneo, alla luce della imperante frammentazione affettiva, lavorativa, sociale, conviva e possa riconciliarsi con il concetto di eternità in generale e di eternità del sentimento in particolare.
Il titolo di questa riflessione arriva a suggerire che la chiave vitale dell’amore coincida col suo implacabile rimettersi in continua discussione. In una parola, che la provvisorietà delle forme sia necessaria all’eternità della sostanza.
Ne parlano con Valeria Palombo
- ore 16,30 Silvia Vegetti Finzi (psicologa)
- ore 17,00 Silvia Giacomoni (storica)
- ore 17,30 Danda Santini (direttrice di Elle)
- ore 18,00 Oirim Muca (poeta e scrittore)
- ore 18,30 Mario Gerosa (autore di “Second Life”)
- ore 19,00 Alina Marazzi (regista di “Un’ora sola ti vorrei” e “Per sempre”)
- ore 19,30 Paola Calvetti (scrittrice)
- ore 20,00 Walter Passerini “Il Pane e le Rose: il lavoro e l’amore ai tempi della precarietà”
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Ulteriori Informazioni
http://www.lafestadeilibriedellerose.it/
Amat Comunicazione s.a.s.
Via Rutilia 10/8, Milano
Tel 02.6599810 – Fax: 02.6570396
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