Un nuovo rapporto sulla situazione vissuta dai detenuti nella base di Guantanamo è stato oggi diffuso da Amnesty International. Il rapporto contiene anche informazioni sulla nuova struttura, nominata “Campo 6”, aperta nel mese di
dicembre ’06.
La versione integrale del rapporto USA: Cruel and inhuman – Conditions of isolation for detainees in Guantánamo Bay, sarà disponibile in lingua inglese dal 5 aprile all’indirizzo
http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAMR510512007
GUANTÁNAMO:
UN NUOVO RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL
CONDANNA LE CONDIZIONI DI DETENZIONE
Amnesty International ha diffuso oggi un nuovo rapporto in cui denuncia che la grande maggioranza di coloro che si trovano ancora a Guantánamo è detenuta in condizioni d’isolamento crudeli, che violano gli standard internazionali.
La maggior parte dei prigionieri è stata sottoposta a un trattamento duro per tutta la durata della detenzione, trascorsa in gabbie metalliche o celle di massima sicurezza. Per di più, una nuova struttura aperta lo scorso dicembre, conosciuta come Campo 6, ha determinato condizioni ancora più rigide e durature d’isolamento estremo e deprivazione sensoriale.
I prigionieri sono reclusi per 22 ore al giorno in celle d’acciaio isolate e recintate, tagliati quasi completamente fuori da ogni contatto umano. Le celle non hanno aperture sull’esterno o accesso a luce e aria naturale. I detenuti non possono svolgere alcuna attività, sono sottoposti a illuminazione costante, 24 ore su 24, e sorvegliati regolarmente dal personale del centro, attraverso spioncini collocati sulla
porta della cella. Possono svolgere esercizio fisico uno per volta, in un cortile circondato da alte mura perimetrali che lasciano filtrare poca luce naturale. Poiché spesso vengono portati fuori dalle celle di notte, essi rischiano di non vedere la luce del sole per giorni e giorni.
Le autorità statunitensi hanno descritto il Campo 6 come una ‘struttura moderna e all’avanguardia’, più sicura per il personale e più confortevole per i detenuti. Tuttavia, Amnesty International ritiene che le condizioni, come rilevato da immagini fotografiche e dalle testimonianze dei prigionieri e dei loro avvocati, violino gli standard internazionali sul trattamento umano. Per certi aspetti, queste condizioni appaiono maggiormente severe anche dei più restrittivi livelli di custodia in ‘supermassima sicurezza’ applicati in territorio statunitense, criticati da organi internazionali come incompatibili con gli standard e i trattati internazionali sui diritti umani.
Secondo quanto risulta ad Amnesty International, intorno all’80% dei circa 385 uomini che si trovano a Guantánamo sono detenuti in isolamento: si tratta di un passo indietro rispetto a decisioni precedenti, tese a migliorare le condizioni di detenzione e a favorire maggiore socializzazione tra i prigionieri. Il Pentagono ha
comunicato che, intorno alla meta’ di gennaio, 165 detenuti sono stati trasferiti nel Campo 6. Altri 100 sono in isolamento nel Campo 5, un’altra struttura di massima sicurezza di Guantánamo. Un’ulteriore ventina di prigionieri si troverebbe in isolamento nel Campo Echo, una struttura separata dalle altre, dove le condizioni di detenzione sono state definite dal Comitato internazionale della Croce rossa ‘estremamente dure’.
Shaker Aamer, residente nel Regno Unito ed ex mediatore tra i detenuti e il personale del centro, è in isolamento totale a Camp Echo dal settembre 2005. Nella stessa struttura si trova anche, da 10 mesi, Saber Lahmer, un algerino catturato in Bosnia. Entrambi gli uomini sono reclusi in celle piccole, prive di finestra, con poche possibilita’ di fare esercizio fisico e nessun oggetto personale, fatta eccezione per una copia del Corano. A marzo Lahmer avrebbe rifiutato di lasciare la propria cella per un colloquio, già concordato da tempo, col proprio avvocato e ciò ha sollevato forti preoccupazioni per la sua salute mentale.
Le misure di sicurezza pare siano significativamente aumentate a seguito di un prolungato sciopero della fame e della morte di tre prigionieri, suicidatisi nel giugno scorso. Molte delle persone trasferite al Campo 6 provengono dal Campo 4, dove erano detenute in gruppi all’interno di baracche e avevano la possibilita’ di svolgere una serie di attività ricreative. La popolazione carceraria del Campo 4 è scesa da 180 prigionieri nel maggio 2006, agli attuali 35.
Tra i detenuti dei Campi 5 e 6 figurano persone di cui è stato già stabilito il rilascio o il trasferimento, tra cui alcuni uiguri, cinesi di religione musulmana, i quali tuttavia non possono tornare in Cina a causa del rischio di persecuzione.
Amnesty International teme che le condizioni detentive, oltre a essere inumane, possano avere un effetto fortemente negativo sulla salute psicologica e fisica di molti prigionieri, acuendo lo stress provocato dalla detenzione a tempo indeterminato, senza accusa né contatto coi propri familiari. Avvocati che hanno recentemente visitato i prigionieri del Campo 6, hanno espresso preoccupazione per l’impatto delle condizioni detentive sulla salute mentale di diversi dei loro clienti.
L’organizzazione per i diritti umani chiede che Guantánamo sia chiusa e che i detenuti siano incriminati e processati secondo gli standard internazionali sui processi equi oppure rilasciati. Nel frattempo, gli Usa dovranno prendere immediate misure per alleviare le condizioni detentive e assicurare che tutti i prigionieri siano trattati secondo gli standard e i trattati internazionali.
Le misure sollecitate da Amnesty International comprendono la fine dell’isolamento prolungato e in condizioni di limitata stimolazione sensoriale, un aumento delle attività e delle opportunità di associazione tra i detenuti, contatti regolari con le
proprie famiglie e possibilità di fare telefonate e ricevere visite.
Amnesty International, infine, chiede al governo statunitense di consentire l’ingresso a Guantánamo di organizzazioni indipendenti e di esperti Onu sui diritti umani, nonche’ di un team indipendente di medici che possa visitare i detenuti in privato e accertarne le condizioni di salute.
Ogni giorno, a Guantanamo, un detenuto viene sessualmente violentato, torturato ed interrogato anche per 20 ore consecutive. La tortura sia fisica, ...
20 commenti:
Ho letto un pò su forumdelteatro.org, ho letto tutto il vostro post e a fronte di tanta violenza animale mi viene da rimettere (non lo dico tanto per dire... è vero).
Il mondo dovrebbe fermarsi per questo!
Ridi, ridi porco yankee, ridi.
La tua nazione è condannata a vivere un'esistenza piena di illusioni e false speranze! State morendo... è vicina la fine del vostro impero cretini!!! Sta finendo tutto!... Ahahahah!!! Ora rido io! Ahahahaha!!
Ma che facce cretine ed ebeti che hanno sul sito della Cia i tuoi capi, stupido yankee orgolioso delle tue istituzioni.
... e NOI stiamo qui a parlare di pacifismo???
Non credo proprio che Gandhi o il Dalai Lama o Gesù stesso sarebbero molto d'accordo con questi che "esportano la democrazia"... questi vanno fermati, altro che storie!
Perché ricordiamocelo, un oppositore buono, per loro, è un oppositore morto... anche se non è un terrorista, ma solo qualcuno che si permette di dissentire... e magari nemmeno quello.
Dove ti volti, trovi merda.
Altro che pacifismo cara Elena, qui siamo in presenza con degli invasati, che pensano solo alle proprie manie di grandezza e di ricchezza e passano sopra tutto e tutti.
La democrazia per questi poteri forti è un optional.
Caro Nunzio, sono d'accordo anche con te, finalmente finirà questo schifo immane, e rideremo insieme....hahahahahahah
un abbraccio
Mario RED58
Siete grandi tutti e due Elena e Mario Red58, i vostri commenti non mi hanno fatto sentire solo nelle mie idee.
Grazie.
P.S.: "Perché ricordiamocelo, un oppositore buono, per loro, è un oppositore morto" .... ahhh ecco Elena dei bei tempi, elena dei tempi di "suerte!"
Vanno fermati se ci riusciamo conservando la nostra lucidità e la nostra serenità. Il vero loro oppositore è colui che opera nell'ambito della Costituzione se è italiano e della legge. Il vero oppositore è colui che pratica la nonviolenza e che sa perfettamente che la lotta è sul lungo periodo. Vanno studiati i loro documenti, i loro atti e capirli fino in fondo per saperli contrastare e combattere con l'arma della nonviolenza. Chiamare una persona porco o altro non risolverà il problema dei diritti fondamentali violati dal governo americano non solo a guantanamo ma anche in casa propria da noi e ovunque. Loro si imbestialiscono più di tutto quando gli ricordi che ci sono le Costituzioni e che per te sono Persone e avversari, non nemici. li porti sul terreno della nonviolenza e lì ci stanno veramente scomodi, perchè giocano fuori casa loro che hanno nemici ovunque da eliminare e vedono in te qualcuno che li combatte tenendo conto che sono persone che compiono dei reati, che tu rispetti i loro diritti e che l'unica cosa che chiedi è un processo per loro affinchè si accerti la Verità e si faccia giustizia. Vi assicuro che portarli su un terreno del genere è la cosa che più non si aspettano e che li imbestialisce perchè potrebbero drammaticamente perdere e lo sanno benissimo. Se li si offede nel loro patriottismo o li si definisce porci si finisce per giocare noi in traferta e ci facciamo male da soli. Laura
Sono d'accordo con Laura, pur condividendo i vostri stessi pensieri. Anch'io voglio ridere quando tutto questo sarà finito, ci mancherebbe altro...ma sulla base di che cosa affermate che la fine è vicina? A me non pare proprio, anzi mi sembra che la spirale di violenza ai danni del resto del mondo da parte degli States si stia facendo sempre più serrata. Gli Stati Uniti sono lo stato più potente del mondo, l'Urss non esiste più, l'ONU non ha il potere per contrastare un bel niente, e comunque non è un organo a difesa dei più deboli.
Per fare ciò che dici tu però, Laura, l'Italia da sola non basta, con i suoi politici corrotti e asserviti anche a sinistra agli americani e al Vaticano. Io vorrei che l'unione europea divenisse un'unione politica: l'Italia avrebbe solo da guadagnarci, perché si presuppone che ci debbano essere dei requisiti per sedere al tavolo delle persone civili, e l'unione europea potrebbe essere l'unica potenza in grado di contrastare gli Stati Uniti. Sempre, come dice Laura, sul piano costituzionale, non parlo certo di guerra.
QUESTA TERRA NON E' UNA COLONIA DEGLI AMERICANI!
E comunque...sì, sono dei porci!!!
Per me ripeto dire che sono porci e non persone è condannarci a giocare in trasferta e sul terreno dell'avversario.
Per me la lotta non violenta deve essere dei Popoli, al di là di cosa oggi sono le istituzioni nostrane europee o mondiali. Possiamo sempre cambiarle, cambiando rappresentanti e trovando persone che non tradiscono nè noi nè la Costituzione, ne le convenzioni internazionali sui diritti dell'Uomo, nè il diritto internazionale.
Bisogna cominciare da noi stessi però e dire che anche il nostro più acerrimo avversario è una persona, ha diritti fondamentali che vanno tutelati e noi possiamo solo se temiamo o siamo certi che ha compiuto reati denunciarlo e chiedere un processo affinchè si faccia verità e giustizia. Solo così saremo al 100% altro dall'avversario e lo costringeremo a combattere la battaglia sul nostro di terreni, non sul suo che conosce benissimo ed è certamente più bravo di noi. Se non lo facciamo di costringerli a giocare fuori casa ci facciamo del male perchè essendo sul loro terreno della guerra più bravi e più forti(guerra alla cui base c'è la concezione di nemico, che è allora porco o quello che volete, da abbattere) vinceranno loro non solo una o mille battaglie, ma la partita.
A me il governo americano non sentirà mai dire che i suoi militari sono porci, sono persone che da militari commettono ogni genere di reato e che dicono che così gli è stato comandato. Il governo americano mi sentirà dire che questa è una favoletta che non regge, esso si deve prendere la responsabilità degli ordini criminali che dà nelle situazioni in cui ciò è accertato, così come i militari avevano il dovere di disobbedire gli stessi ordini criminali, nelle stesse situazioni accertate processualmente e devono assumersi la responsabilità di averli comunque eseguiti. Posso dire che dirgli porci è anti americano ma non lo potranno mai dire quando si chiede solo di accertare verità e dare giustizia.
Se lo dicono è perchè pretondono limpunità per se stessi e i loro apparati, si deve lavorare affinchè siano processati anche loro e se responsabili condannati.
Mastella per esempio si è dimenticato che chiedere l'estradizione degli agenti Cia del sequestro di Abu Omar non equivale a dire che sono colpevoli e anche il governo americano perchè non permette che siano processati visto che questo è uno stato di diritto e avrebbero tutte le garanzie per difendersi al meglio? Il governo americano, Mastella e il governo italiano dovrebbero dire se questo paese è un paese a sovranità limitata dove il governo americano può dirci di fare i più atroci crimini tanto poi è garantita a tutti l'impunità. Scusate il mio lungo intervento. laura
p.s favoletta che non regge il fatto che vanno eseguiti ordini criminali e dati per combattere il terrorismo. Laura
errata corrige " possono dire che dirgli porci" non posso dire che dirgli porci.... Laura
Nemmeno io credo che la fine sia vicina. Né la loro (purtroppo) né la nostra (ma questa è una speranza, più che altro). Ma, al di là di questo, non sono nemmeno convinta che basti appellarsi alle leggi, costituzioni e diritti sanciti dall'ONU stessa perché gli americani (ma potrei anche dire solo "i potenti", ché son uguali a dispetto della nazionalità) se ne fanno un paio di baffoni da far invidia a Stalin. Loro si sono posti fuori dai giochi democratici (non possono essere processati se non a casa loro, possono arrestarti e massacrarti di botte - quando ti va bene - a loro piacimento e senza uno straccio di mandato, possono pure esportare la loro preziosa democrazia, avallati da una serie di capi di governo-fantocci che stanno perennemente inchinati al potere del dollaro... ma lo sapete che l'economia americana è così debole che se la Banca Internazionale decidesse di riscuotere i crediti li manderebbe in bancarotta? esattamente come successe qualche anno fa per il nostrano Berlusconi: era più conveniente tenerlo a galla perché il suo affondamento avrebbe significato l'affondamento di tutti loro.
E comunque no, i loro soldati non sono porci. Magari lo fossero! A prescindere dal fatto che non sono d'accordo nell'animalizzare l'uomo, in generale, perché gli animali rispetto a noi hanno un codice etico che rispettano (vedi il lupo che porge la gola e l'altro lupo arretra e non l'azzanna, vedi i maiali che sono pulitissimi - son peggio le galline!), resta comunque il fatto che questi individui sono persone normali... il che è ancora peggio. Sono bravi padri di famiglia, sono studenti modello, al massimo sono dei poveri cristi che tirano a campare... la differenza tra il loro comportamento "in casa" e quello che si permettono (senza sensi di colpa o vergogna) all'estero - ma badate, lo farebbero anche a casa loro... - sta nel fatto che hanno subito un lavaggio del cervello tale che trovano giusto, perfino patriottico, comportarsi come fanno contro "il nemico". Che questo nemico sia il comunista, l'anarchico, il non allineato, l'islamico o chennesò, è ininfluente. Loro devono strenuamente difendere i loro valori e lo fanno con tutti i mezzi. E' questo che fa paura... la loro abissale ignoranza, il loro non aver etica, la loro obbedienza cieca pronta ed assoluta a cliché che qualcuno gli ha ficcato in testa. Se solo usassero il cervello, si renderebbero conto che bruciare il Corano non è il sistema più sicuro per instaurare un confronto con i musulmani... eccetera eccetera.
Questi sono automi, che quando tornano a casa non hanno nemmeno incubi notturni per come si sono comportati... ai tempi della guerra del Vietnam, ci sono stati soldati che hanno giocato a pallone con le teste dei bambini Viet uccisi... ma quelli poi son tornati a casa distrutti (e infatti li hanno sottoposti all'uso di eroina, con conseguenze ancor più nefaste per loro...). Questi si DIVERTONO a torturare loro simili... io non propongo certo di sottoporli agli stessi trattamenti - anche perché starei male subito. Ma richiedere l'applicazione di leggi che loro non riconoscono mi sembra un po' pochino... Vogliamo parlarne nell'aldilà?
Elena, il tuo ragionamento non fa una piega...ma che facciamo? Dichiariamo guerra agli Stati Uniti? Mi viene da ridere/piangere a pensare che non arriveremmo alla seconda "r" di guerra (manco alla prima di "war"), credi.
Il gandhismo non è una via per combatterli, su questo siamo - quasi - tutti d'accordo.
La strada istituzionale secondo te non è percorribile, e magari hai ragione, ma allora qual è la via?
La prepotenza, per usare un eufemismo (ma una parola per quello che fanno non c'è), degli Stati Uniti è ormai macroscopica, e va combattuta. Noi italiani nel nostro piccolo abbiamo perso un'occasione di ribadire la nostra sovranità (sì, limitata, Laura, non c'è dubbio, mi pare) in occasione della questione di Vicenza, l'abbiamo persa quando non abbiamo fatto la voce grossa perché Mario Lozano venisse regolarmente processato, quando abbiamo accettato un rapporto su Calipari stracolmo di omissis, quando non abbiamo preteso che venissero processati i responsabili della tragedia del Cermis. NOI dobbiamo pretendere dai nostri politici che la nostra sovranità venga rispettata. Questa intanto è la nostra parte.
Poi? Che facciamo per Guantanamo? O per le varie guerre a stelle e strisce (a parte ritirarci, certo)?
Poi il termine "porci" è chiaro sia solo metaforico...poveri porci, così intelligenti...certo molto più intelligenti di chi si fa fare il lavaggio del cervello.
Io il cervello mio non me lo faccio lavare da nessuno, quindi credo anche gli altri siano in grado di evitarlo. Se non lo sono cavoli loro. Nessuna giustificazione per chi "esegue gli ordini". Colpevoli come chi li dà. Non me ne frega niente se "ci sono stati mandati": quando ti arruoli sai che se lo zio Sam ha bisogno di te non ti manda a cogliere margheritine. Se poi credi di fare del bene e difendere la tua patria (da che, poi?) non hai manco la giustificazione dell' "esecuzionismo".
Domanda "tecnica": perché il primo link da voi segnalato rimanda a un pop-up di libero? :?
"Domanda "tecnica": perché il primo link da voi segnalato rimanda a un pop-up di libero? :?"
Ecco fatto ska, adesso funziona..
che dirti.. quando il computer è scemo..
mauro
Meno male che c'è Elena!!
Quando ho scritto "porco" nel mio primo commento non era altro che la "naturale" conseguenza alle strisce di sangue che hanno visto i miei occhi nelle foto e a quanto hanno letto su forumdelteatro.org.
Era pura indignazione e quindi tendente al metaforico. Poi se come credo mi consociate, sapete benissimo che non lo direi mai in modo "gratuito".
Malgrado ciò, una mia parte di cultura, mi "permette" di usare certa terminologia, anche per "marcare" alcuni concetti e alcuni gesti.
Infatti se notate il primo commento, quando comincio con "porco yankee" (e non mi riferivo solo ai soldati!!) il resto continua in una forma quasi visionaria, profetica.
Chiaro?
Per quanto riguarda la nobile Laura, ho tratto queste conclusioni sulla nonviolenza: Viva Dio che esiste! Ma il mondo è bello perchè è vario!
In che senso? Gesù stesso colto da indignazione.... vabbè poi magari ci farò un post. Comunque per farla breve lo dirò con questa provocazione: Gesù Cristo non è stato Gandhi.
E che, al di là che anch'io riconosco l'entità uomo nel mio "nemico", quindi degna di pietà e rispetto, questo non esime il volermi battere a muso duro contro quelle che io definisco le "azioni sataniche" del braccio neoliberista.
Gandhi combatteva una nazione imperiale, noi (e la dico alla Bush) combattiamo le forze imperiali del male.
;)
Al prossimo post anche per parlare della fine vicina (non certo domani) dell'Imperialismo statunitense e vi anticipo dicendovi che, quando uno "sbatte", vuol dire che sta tirando le cuoia.
Ciao.
Allora... Ska, sì, certo. Dichiariamo guerra agli USA. Ma non con le armi... in un modo che più facilmente capiscono (perché è l'unico linguaggio che per molti di loro ha senso): non compriamo più i loro prodotti. Niente Nike, niente Coca Cola, niente McDonalds', niente IBM né Microsoft... certo è difficile sapere tutte le "catene" e le cordate, ma se cominciamo da quelle note... Eh?
Dopodiché non basterà - ma intanto cominciamo.
Ancora: potremmo anche chiedere ai signori che abbiamo votato come intendono comportarsi... sommergerli di mail e vedere come si giustificano e rispondono.
E poi, non tutti i carnefici sono uguali... c'è una bella differenza tra un sottoproletario americano (tradotto in italiano potrebbe essere un giovane disoccupato con la terza media di un qualunque paesino, in Calabria o nelle valli bergamasche) che viene rinscemito a furia di "il nemico è pronto ad ammazzarti la famiglia, è lì che aspetta solo di colpire" ed un... diciamo marine. La stessa differenza che passa tra un poliziotto di Villa Borghese (quelli per cui Pasolini ha scritto) e... un parà. Chi ha i soldi, se sceglie certe strade, non ha giustificazioni. Chi è nato con la miseria addosso non ha scelta... che mi sembra un po' diverso. Quindi anche qui, prima di buttarli tutti a mare (così se ne tornano a casa loro...), pensiamoci. Magari qualcuno può essere... contro-lavato.
Nunzio: vero, quando un coccodrillo è ferito i colpi di coda sono ancora più spaventosi... ma è proprio qui che bisogna vigilare al massimo: gli USA saranno anche sull'orlo del baratro (ci siamo tutti, mi pare...) ma non per questo sono meno pericolosi. Anzi!
Beh, se questo è dichiarare guerra, l'ho fatto da un bel pezzo.
Solo con la Microsoft mi riesce più difficile, perché non tutti i prodotti si interfacciano con Linux...se Mauro se ne intende, come credo, potrebbe farci un post, che dite?
E comunque, ripensando a una certa discussione su Mc Donald's, in cui addirittura mi si è consigliato di godermi la vita (come se godersi la vita equivalesse a mangiarsi un big mac), mi viene la depressione...perché siamo veramente ma veramente pochi a pensare queste cose e a vedere le sottili, ma neanche tanto, connessioni fra cose che solo a prima vista non hanno niente a che vedere l'una con l'altra...
"....quando un coccodrillo è ferito i colpi di coda sono ancora più spaventosi... ma è proprio qui che bisogna vigilare al massimo: gli USA saranno anche sull'orlo del baratro (ci siamo tutti, mi pare...) ma non per questo sono meno pericolosi. Anzi!"
Sagge parole :))
dal blog http://errisvejo.splinder.com/
Il Quarto Reich
Nel Terzo Reich dicevamo
Che stavamo solo eseguendo degli ordini.
Oggi diciamo
Che stiamo solo facendo il nostro lavoro.
Nel Terzo Reich
Eravamo antisemiti.
(Odiavamo gli ebrei).
Nel Quarto Reich
Siamo antisemiti.
(Odiamo gli Arabi)
Nel Terzo Reich
Avevamo il nostro Ministro dell'Informazione.
Goebbels diceva
Che se racconti una bugia grande abbastanza
E spesso abbastanza
La gente ci crede.
Nel Quarto Reich
Abbiamo la corporazione dei media.
Abbiamo continue bugie televisive
Con intermezzi pubblicitari.
Nel Terzo Reich
Avevamo tempesta e impeto .
Nel Quarto Reich
Abbiamo attacco e terrore.
Nel Terzo Reich
Dicevamo che la Polonia era una minaccia
Così ci alleammo
Con quel comunista di Stalin.
Nel Quarto Reich
Diciamo che l'Iran è una minaccia
E ci alleiamo con quel terrorista in Uzbekistan.
Nel Terzo Reich
Avevamo la "democrazia",
Eleggevamo il nostro leader nazionale.
Nel Quarto Reich
Abbiamo la "democrazia"
Eleggiamo il nostro leader nazionale.
Nel Terzo Reich
Disprezzavamo la Francia.
Nel Quarto Reich
Mangiamo le patatine fritte della libertà.
Nel Terzo Reich
I bravi tedeschi non sapevano
Che cosa stesse succedendo in fondo alla strada
In quel campo di concentramento.
Nel quarto Reich
Ai bravi americani non importa nulla
Delle torture a Guantanamo.
Il Terzo Reich avvolse se stesso
In una sorta di oscuro simbolismo religioso.
Incidevamo "Dio è con noi" sulle nostre fibbie delle SS.
Nel Quarto Reich avvolgiamo noi stessi
In un oscuro simbolismo religioso.
I nostri generali dicono uccidine uno per Gesù.
Nel Terzo Reich
Abbiamo incenerito il corpo del Fuhrer.
Nel Quarto Reich
Il Fuehrer è rinato dalle ceneri.
I drammi di Gary Steven Corseri sono stati pubblicati e diffusi attraverso la PBS-Atlanta; la sua prosa e i suoi poemi sono apparsi su Axis of Logic, The New York Times, Village Voice, Redbook, Sky, Georgia Review, CommonDreams, CounterPunch, DissidentVoice e più di cento altri periodici ed e-zines. Ha pubblicato due raccolte di poesie e due romanzi, ha insegnato in scuole private e prigioni negli Stati Uniti e in alcune università negli Stati Uniti e in Giappone
P.s Vi lascio parole di un uomo che mi sono state segnalate. Un altra voce diversa da quella di ognuno di noi di denuncia. Laura
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