"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 19 aprile 2007

Magdi Allam Vs Vauro

Ho il piacere di postare quanto segue, perchè la figura di questo noto giornalista, mi ha sempre colpito, per il fatto che quando pone le sue critiche al sistema islamico (sistema in cui è cresciuto), vi noto una certa “cattiveria” spropositata, come un calcare la mano in favore di chissà chi.

stralcio da salamelik.blogspot.com

Desidero esprimere la mia più totale e incondizionata solidarietà al vignettista Vauro, colpito da un' intollerabile e inaccettabile fatwa islamica. Vauro è stato infatti accusato da un pericoloso predicatore di odio di aver disegnato una vignetta blasfema nel corso dell'ultima puntata di Anno Zero - la trasmissione di approfondimento condotta da Michele Santoro su Rai 2 - avente per tema l'Afghanistan e la crisi degli ostaggi.In effetti, verso la conclusione della puntata andata in onda giovedì scorso, Vauro ha dedicato una vignetta a Magdi Allam, Vicedirettore ad personam del Corriere della Sera ed ospite in studio della trasmissione, "che lo vedo sempre difendere l’Occidente. Quindi integralisti domestici..." e a quel punto ha mostrato un disegno raffigurante Allam stesso nei panni di un Kamikaze con il fez, pronto a fare esplodere una cintura esplosiva composta da rotoli del Corriere mentre inneggia «Allam Akbhar!». Ebbene, il giorno dopo, Vauro è stato accusato da Magdi Allam sulle pagine del Corriere di aver effettuato "una personalizzazione blasfema dell’invocazione «Dio è grande!»". Un'accusa che nel gergo dei fondamentalisti islamici - gergo che Allam ben conosce e in base al quale gli è stata persino assegnata la scorta (sic) - si traduce automaticamente in una condanna a morte a danno del vignettista.Per chi non lo sapesse, Magdi Allam è stato giudicato da Ferdinando Imposimato, Giudice Istruttore nel Processo Moro e nell'attentato a Giovanni Paolo II, come un personaggio "che alimenta l'odio e il conflitto tra Cristiani e Musulmani". Un parere più che autorevole reso ancora più preoccupante da alcune strane coincidenze: l'ultima predica di fuoco di Allam, pubblicata sul Corriere, puntava il dito contro l'Islamic Relief, un'associazione caritatevole islamica riconosciuta da molte istituzioni internazionali come le Nazioni Unite e l'UE. Pochi giorni dopo una sigla terrorista finora sconosciuta - il cosiddetto "Fronte cristiano combattente" - ha appiccato il fuoco con delle molotov alla sede dell'associazione e ha condannato a morte - a nome di un sedicente "tribunale cristiano" - Paolo Gonzaga, direttore di Relief Italia. Ovviamente, come ogni predicatore d'odio che si rispetti, ad Allam non frega niente della cosiddetta "personalizzazione blasfema" dell'invocazione divina. A lui interessa più che altro la "personalizzazione blasfema", in prima serata e in diretta Tv, della propria immagine. Finire ridicolizzato con una vignetta nel momento culminante di una trasmissione seguita da due-tre milioni di persone non era proprio in programma.
Sherif El Sebaie

4 commenti:

elena ha detto...

Condivido, Nunzio... purtroppo l'ignoranza va a braccetto con l'intolleranza - e l'interesse generale pare sia rivolto più a scatenare conflitti che a raggiungere un livello di comprensione che permetta di vivere tutti in pace.
D'altronde, mentre i vari gruppi religiosi si scannano a vicenda, qualcuno ci guadagna... dai produttori di armi ai famosi "poteri occulti" - perché, se ci rendessimo conto che - distolti dalle guerre di religione - non riflettiamo su quello che stanno facendo al pianeta, forse anziché prendercela con chi appartiene ad un'altra religione appunto, ci scaglieremmo finalmente contro chi queste divisioni fittizie le vuole e le sfrutta... Solidarietà a Vauro - ed a tutte le vittime dell'intolleranza bigotta.

Val ha detto...

Nunzio anche io provo la tua stessa sensazione nei confronti di questo tizio.
Questo è un sentimento che rasenta o è molto simile all'odio e, quando uno arriva a provarlo vuol dire che un episodio negativo ,più o meno grave nella vita,ti è per forza capitato.
Non voglio dare giudizi(oltretutto non tocca a me darne)pero',chissa perchè,ho la presunzione-sensazione, di credere che questo giornalista egiziano sia omosessuale, ed essere tali nel mondo islamico non è conveniente: anche se si diventa ricchi.
Sbagliero'?
Mah.....
Suerte a te e tutti
Val

Anonimo ha detto...

Maaaaaaaa!!! E se avessi proprio ragione Val? Allora tutto sarebbe più chiaro! Caspita!

Ciao a tutti.

zefirina ha detto...

io veramente non ne posso più della suscettibilità di taluni islamici, e di chi gli va dietro, e quando si sberleffa il papa??? qualcuno magari si indigna ma nessuno viene minacciato di morte, tuttalpiù gli si paventa l'inferno o il purgatorio.....
veramente non posso più delle persone suscettibili!!!