"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 13 aprile 2007

Ma la Cannabis non uccide














Dopo il pronunciamento del Tar del Lazio sul "decreto Turco", che in Italia ha riaperto la polemica sugli stupefacenti, la rivista scientifica inglese "The Lancet" pubblica i risultati di uno studio che sconfessa molti luoghi comuni sul tema

Se la scorsa settimana "The Indipendent" aveva recitato il "mea culpa" per la posizione assunta nei confronti della cannabis dieci anni prima, ora sarà costretto a ricredersi ancora una volta; così come il Tar, il tribunale regionale del Lazio che aveva prima sospeso e poi annullato il decreto del ministro della Salute Livia Turco, per correttezza dovrebbe rivedere la sua sentenza. Anche perché, in un passaggio della stessa veniva affermato dai giudici del tribunale che "la motivazione dell'atto, peraltro esclusivamente orientata nell'ambito delle ragioni sanitarie, non spiega le ragioni delle scelte operate, né esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti tecnici specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti in questione".

Bene. Adesso però gli approfondimenti tecnici e specifici sulle conseguenze delle sostanze stupefacenti, e non solo di quelle in questione, sono stati resi noti da uno studio condotto dalla rivista scientifica inglese "The Lancet", che in fatto di scienze mediche e politiche sanitarie di certo ha credibilità da vendere rispetto al nostro Tar.
Prendendo in esame le venti sostanze ritenute maggiormente pericolose per la salute dell'individuo e per la società in cui vive, troviamo ai primi due posti eroina e cocaina, e non poteva essere altrimenti. Ma immediatamente dopo ecco già una piccola sorpresa, perché i barbiturici sono un medicinale di quelli autorizzati dietro prescrizione. Tralasciando il metadone, che meriterebbe ulteriore approfondimento, in quanto utilizzato e distribuito nei Sert per diminuire meno drasticamente il distacco dei tossicodipendenti dall'eroina, al quinto posto di questa particolare classifica viene inserito l'alcool, addirittura prima della chetamina, analgesico per anestetizzare animali di grande stazza come i cavalli, oggi usato soprattutto dai giovani per lo sballo da discoteca.
Al settimo ci sono le benzodiazepine, famiglia alla quale appartengono potenti tranquillanti come valium e tavor, anch'essi acquisibili solo su prescrizione medica. Poi arrivano le anfetamine, eccitanti che corrodono il sistema nervoso del soggetto, mentre il nono posto, con i suoi 90.000 morti all'anno soltanto in Italia, viene occupato dal tabacco.

I lettori più attenti avranno notato che l'elenco sin qui analizzato sembra attendere un convitato di pietra. Ci si dovrebbe chiedere infatti dov'è la cannabis. Naturalmente c'è, ma "soltanto" al decimo posto, vale a dire dopo alcool e tabacco, e ben lontana da eroina e cocaina, alle quali tanti moralisti benpensanti in questi ultimi periodi hanno pensato di equipararla.
La cannabis, tra l'altro (se si esclude la componente di tabacco al momento della preparazione di un comune spinello), pare non contenga sostanze che possano determinare la morte di un individuo: anzi, come accade ad esempio nello stato della California, il "thc" degli elementi psicotropi della marijuana possono essere assunti, se non proprio come effetti terapeutici, almeno quali coadiuvanti per alleviare il dolore di un essere umano affetto da gravi malattie, senza dover ricorrere a soluzioni ben più pesanti per il corpo e la mente, come può risultare la morfina e molto altro ancora, soprattutto se si entra nel delicato terreno costituito dalla categoria degli psicofarmaci.

Sarebbe bello chiedere ora ai giudici del Tar cosa ne deducono da questo studio dell'autorevole rivista medico-scientifica "The Lancet", e se, nel caso, fossero disposti a rivedere il loro giudizio su un provvedimento ministeriale, che intendeva aumentare la dose personale di un consumatore di cannabis da 0,5 a un grammo, soprattutto con l'obiettivo di evitargli la possibilità di essere accusato di spaccio, che è tutt'altra cosa.
E cosa veramente sia lo Stato italiano lo sa bene, dato che un pacchetto di sigarette o una bottiglia di buon wishkey, possono essere tranquillamente acquistati dappertutto.


fonte: http://www.aprileonline.info/2375/ma-la-cannabis-non-uccide


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Non contenti, vi offriamo questo manuale on-line sulla coltivazione della maria.. Da intendersi come approfondimento culturale. Ovvio!


Indice

1. Premessa

2. CANAPA
2.1 Ciclo di crescita ella canapa
2.2 Cannabis sativa
2.3 Ulilizzazioni possibili della canapa
2.4 Breve storia della canapa in Italia

3. COME COLTIVARE LA CANAPA
3.1 Scelta del seme
3.2 Scelta e preparazione del terreno
3.3 Nutrimenti richiesti e quando
3.4 Semina
3.5 Trapianto
3.6 Lavori complementari
3.7 Fioritura
3.8 Sinsemilla
3.9 Ermafroditismo
3.10 Raccolta
3.11 Conservazione
3.12 Derivati
3.13 Cicli lunari
3.14 Ibridazione
3.15 Talee
3.16 Parassiti e nemici della canapa

4. CONCLUSIONE
5. APPENDICE (Esempio di Coltivazione Indoor)
6. Bibliografia

http://www.mariuana.it/canapaio2/canapaio2.htm


2 commenti:

ska ha detto...

» Nuh Se Po' Proibire «

Rit.: L’erba è bona e nu serve sulamente cu se fuma
dillila a ogne persona ca nun bete iddhra lu probema

prima o poi sa sapire ca nun b’è perché se fuma ca ete illegale
prima o poi sa sapire ca lu è perché ete na chianta speciale
de cui se face tuttu e dappertuttu se po’ coltivare
è quistu lu veru motivu nun te fare ingannare
ca de lu stelu se face la fibra ca de nume se chiama canapa
ca pe seculi a stata usata perché de qualità ete ottima
quannu alli primi te lu novecentu cu l’avventu de l’industria chimica
era la prima concorrente de la fibra sintetica
e de li semi se face l’oliu ca raffinatu è combustibile
praticamente comu petroliu e nu me dire ca ete impossibile
ca d’energia pulita ci nnè tanta e b’è tutta utilizzabbile
ma c’è chi lo impedisce perché l’energia soa de merda a binnere

Rit.

ca poi c’è la sostanza attiva de la chianta ca e puru medica
perché cura lu glaucoma, l’asma e la sclerosi multipla
lu dice ci l’ha studiata lu dice lu malatu su cui se applica
se vogliono il progresso cu busanu le risorse cu obbittività
ma lu problema reale è ca lu sistema é del tutto ipocrita
perché intra sta babilonia ogne tipu de merda circola
menu ca l’informazione su ogne sostanza lecita o illecita
moi a tutti dinnila ca sta chianta tene n’utilità

Rit.

prima o poi annu capire ca nu so po’ chiu proibire
prima o poi annu capire ca le leggi annu cangiare
prima o poi annu capire ca è de stupidi negare
la libertà alla gente sulu pe nu pregiudiziu mentale
prima o poi annu capire ca l’erba a bbessere cussi comu lu fumatore
perché fra le droghe leggere iddhra è una delle chiu leggere
le sigarette e l’ alcool de sicuru fannu chiu male
se quista nun b’è n’opinione personale moi
azza le manu all’aria e indica a iddhri la strada migliore
quiddhra te la libertà,quiddhra de ci sape quiddhru ca ole
de ci è consapevole de ci ama se stessu,la vita e se la vive
de ci mai se scunne perché brilla nnanti lu sule
Cu bazza le manu all’aria ci ole libera la mariuana
facimuli bidere a tutti ca pe nui è cosa sana
cu bazza le manu all’aria ci ole fuma sulu erba bona
ca la meiu ete sempre la paesana

SUD SOUND SYSTEM

Anonimo ha detto...

Ah sì?
Da queste parti si ascoltano i Sud Sound Sistem??... Ma bravi!