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mercoledì 7 novembre 2007

La Ue chiede all'Italia la lista dei beni della Chiesa che sono stati esentati dall'Ici



NUOVA TEGOLINA SUL GOVERNO..

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Richiesto anche l'ammontare di quanto sarebbe annualmente dovuto se non ci fosse esenzione.
"La Commissione è disponibile ad incontrare - qualora ritenuto utile - le autorità italiane al fine di concordare le modalità di assolvimento della presente richiesta di informazioni"



Bruxelles, 7 novembre 2007 - L'Italia elenchi dettagliatamente i beni della Santa Sede esentati dall'Ici ed anche l'ammontare di quanto sarebbe annualmente dovuto se non ci fosse esenzione. Lo chiede l'Unione europea con la lettera inviata ieri al governo di Roma sulla questione delle agevolazioni fiscali alla Chiesa.

Ecco di seguito le richieste così come elencate dall'Unione: "Si invitano le autorità italiane a fornire alla Commissione ulteriori elementi rispetto alle informazioni già comunicate con la pregressa corrispondenza per permettere alla stessa di finalizzare il proprio esame preliminare delle denunzie ricevute circa la compatibilità dei regimi fiscali in questione con le regole in materia di aiuti di Stato.



In particolare, le autorità italiane sono invitate a comunicare le seguenti informazioni:

a) La ratio e la portata del citato articolo 6 del Dl 137/1998, relativo alla determinazione della base imponibile Irap, con riguardo alla sua compatibilità con le regole in materia di aiuti di Stato, nonché alla sua giustificazione alla luce del sistema fiscale di riferimento.

b) La ratio e portata del citato articolo 159(4) del Dpr 917/1986, nonché la sua giustificazione alla luce del sistema fiscale di riferimento.

c) La lista degli immobili della Santa Sede indicati all'articolo 2 del Dpr 601/1973, l'indicazione del loro valore catastale, nonché dell'Ici che sarebbe annualmente dovuto per l'utilizzo di tali beni in assenza dell'esenzione di cui all'articolo 7 comma 1, lettera i) del decreto legislativo 504/1992. Le informazioni disponibili presso le banche dati dell'anagrafe tributaria con riferimento alle attività esercitate, al giro d'affari conseguito ed alle persone impiegate dagli enti che utilizzano tali beni immobili.

d) L'elenco dei soggetti dotati di personalità giuridica che benificiano della riduzione Ires prevista dall'articolo 6 del Dpr 601/1973 distintamente per provincia di stabilimento. Le informazioni disponibili presso le banche dati dell'anagrafe tributaria con riferimento alle attività esercitate, al giro d'affari conseguito ed alle persone impiegate dagli enti in questione. Le informazioni disponibili presso le banche dati dell'anagrafe tributaria in merito agli immobili registrati a nome di tali enti ed i relativi valori catastali.

e) L'elenco delle cosiddette società miste e delle altre aziende a partecipazione pubblica che beneficiano dell'aliquota Ires ridotta ai sensi del citato articolo 6 del Dpr 601/1973, distintamente per provincia di stabilimento e settore di attività. Le informazioni disponibili presso le banche dati dell'anagrafe tributaria con riferimento alle attività esercitate, al giro d'affari conseguito ed alle persone impiegate dalle società ed enti in questione.
Si pregano le autorità italiane di voler fornire le suddette informazioni entro 30 giorni, dalla data di ricezione della presente lettera. Si rappresenta che la Commissione è disponibile ad incontrare - qualora ritenuto utile - le autorità italiane al fine di concordare le modalità di assolvimento della presente richiesta di informazioni".

fonte: http://qn.quotidiano.net/2007/11/07/46030-italia_entro_giorni.shtml

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3 commenti:

Franca ha detto...

Preparo l'ombrello.
Sento già tuonare dal Vaticano!

Equo ha detto...

CIU' LE MANI TA MIA KIESA, YA?!

ska ha detto...

Ricordiamo che anche in questa finanziaria c'è stato un vero plebiscito contro l'emendamento che proponeva di far pagare l'ICI alla Chiesa, e che la "sinistra radicale" si è cautamente astenuta.
Altra goccia.