"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 8 settembre 2007

Napolitano: «A scuola la storia della Resistenza»



«Le scuole contribuiscano a fare conoscere la storia di queste grandi esperienze». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine delle celebrazioni a Porta San Paolo, a Roma, in omaggio ai caduti della Resistenza e in ricordo della battaglia che qui si svolse il 9 e il 10 settembre 1943.

Il presidente Napolitano, durante la cerimonia in memoria dei caduti della Resistenza, ha incontrato un gruppo di bambini della scuola Principe di Piemonte che hanno raccontato al capo dello Stato gli episodi dell'armistizio italiano nella Seconda guerra mondiale che precedette i combattimenti di Porta San Paolo e Magliana, a Roma.

«Che avete fatto di bello?», ha chiesto Napolitano andando incontro ai bambini che avevano preparato una sorta di mostra fotografica, prima di invogliarli a ricordare la storia di quei tristi episodi perché, ha detto il presidente, «è sempre meglio rinfrescarla».

Parlando a margine delle celebrazioni, il capo dello Stato ha poi ricordato che quella di sabato è «una cerimonia che si rinnova con la partecipazione dei rappresentanti delle generazioni più anziane, ma è importante che si rinnovi anche con la partecipazione dei ragazzi che hanno dato il senso di un impegno di educazione civica, di educazione alla comprensione della nostra storia, della rinascita della democrazia».

Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Arturo Parisi, alla presenza del vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia, del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, del nuovo prefetto della Capitale Carlo Mosca e dei più alti vertici militari, ha deposto una corona di fiori presso la lapide di Porta San Paolo in ricordo dei caduti della Resistenza. Il capo dello Stato, quindi, si è spostato al Parco della Resistenza, dove ha deposto un'altra corona.


Pubblicato il: 08.09.07
Modificato il: 08.09.07 alle ore 11.29

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=68736

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2 commenti:

Franca ha detto...

Sarebbe ora che la conoscenza della Resistenza e dei suoi valori venga fatta a scuola.
Gli artefici di quella stagione stanno scomparendo e la memoria si sta perdendo e questo lascia il posto al revisionismo più becero

Val ha detto...

Conviene anche studiare in modo molto più approfondito la storia d'Italia dal risorgimento al giorno d'oggi ,passando dall'inerzia governativa liberale, al perchè di una cosi forte presenza cattolica (addirittura fatta partito)nel nostro paese.
Del cos'era e cos'è stato il fascismo,delle divisioni del socialismo,della costituzione quasi interamente inapplicata,delle stragi impunite ,della stagione delle tangenti,del ruolo del sindacato dal grande DiVittorio in poi.
Delle cose belle e delle cose brutte come gli eccidi dei nazifascisti e le vendette(nostre) che son seguite.
Certo il revisionismo più becero : ma anche senza rimembranze(tutte!) non siamo migliori.
Un popolo che non ricorda o nasconde le verità "un vale na sega"