Dopo la prefazione – poco scherzosa, anche se chiamata “gioco”, di ieri, oggi pubblichiamo il link al capitolo che Mario ha dedicato a Sandro Marcucci. Perché, come si evinceva dal testo precedente, le vittime della strage di Ustica sono più della semplice somma dei passeggeri di quello sfortunato aereo.
Non lo inseriamo per intero: non solo è troppo lungo per un post (e non sarebbe neppure opportuno tagliarne dei pezzi), ma vorremmo così dare la possibilità, a chi non l’avesse ancora avuta, di conoscere qualche tassello dei silenzi su Ustica, raccontato da un testimone. Uno dei pochi, forse l’unico sopravvissuto.
Di lui abbiamo già parlato diverse volte – in quasi tutti i post che riguardano Ustica. E’ stato perseguitato, arrestato, perseguito penalmente… ma, per fortuna nostra e di tutti quelli che vogliono sapere e lottano per la giustizia, può ancora raccontare la verità che nessuno sembra voler raccogliere.
Leggete il capitolo su Sandro, ma leggete anche gli altri: vi farete un’idea di quello che, con queste parole, non siamo sicura di riuscire a far passare.
E, se volete, linkatelo, copiatelo, diffondetelo: è un modo non solo di ricordare e di continuare a chiedere che GIUSTIZIA SIA FATTA e VERITA’ finalmente RIVELATA, ma anche di tutelare la sua voce.
Concludiamo questo appello con le ultime frasi di Mario, dal capitolo su indicato:
“Sandro era solo un Uomo che voleva esclusivamente essere fedele fino in fondo alla sua umanità ed ai valori per cui aveva giurato di essere disposto a dare la vita. Se vi riesce cercate di sentirvi “familiari” di quest’Uomo (quello che il Vangelo avrebbe detto “farsi prossimo”) per sostenere la battaglia di riapertura delle indagini e per riscoprire, allo stesso tempo, quello che Borsellino chiamava il buon profumo dell’onestà contrapposto al puzzo della contiguità che si fa complicità con quei potentati che hanno ritenuto, per la loro sicurezza ed impunità, di strappare la vita a Sandro Marcucci, come agli infiniti testimoni di civiltà e di speranza nella dignità dell’Uomo.”
Per scaricare il documento in formato PDF:
http://www.mariociancarella.altervista.org/
Capitolo 7: Alessandro Marcucci ciccateci sopra e
vi troverete al link: http://wpop4.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=PzrlL5lgcQ3IaGBQbb75Wx059eVQJEAckskx8tZzv1dGt2aTfLHAzBjMX5cQbG5x&Link=http%3A//www.sendspace.com/file/cisia3
Cliccate sopra
Fatto ciò potete aprire o scaricare il file
Ne parlano anche i blog di Nilde, di Laura e di Rita Atria...
4 commenti:
Grazie Elena per questo tuo post, è importante che venga diffuso quel capitolo e gli altri di Mario Ciancarella,grazie veramente, un abbraccio Laura
Mi unisco ai ringraziamenti e non commento oltre.
Spero che serva a risvegliare l'onestà in molti di noi, ma dubito che questi gianfagiani che si elevano a guide pieni di buone intenzioni da parolaio, che si rifanno alle mode del momento, riusciranno mai a combinare qualcosa di buono.
Del resto quale altra speranza mi rimane?
Non posso pensare di prendere a schiaffi la storia io,piccolo insignificante lavoratore: nel nostro paesi ci hanno già pensato altri, incominciando da Gangi,in piena dittitura fascista,finendo per diventare padroni assoluti(salvo poche eccezioni,eternamente martiri) delle istituzioni nell' Italia di oggi.
Grazie
Val
La verità su queste "stragi di Stato" probabilmente non si saprà mai, a meno che un bel giorno non si apra un altro armadio della vergogna
Trascrizione dell’intervento in audio sopra di Sandro Marcucci all’Assemblea nazionale a Firenze della Rete nel novembre 1991 a cura di Laura Picchi
Buon giorno, non credo di essere in tema ma cercherò di farcelo entrare e mi presento. Sono un ex Colonnello Pilota dell’Aeronautica Militare italiana. Aderisco e mi accosto alla Rete proprio oggi, ma già conoscevo Leoluca Orlando e voglio rinnovare con lui un sogno che noi negli anni 1976- 1981 come rappresentanti dei Movimenti Democratici dei Militari abbiamo pagato. Mi riferisco a quel Movimento, qui c’è molta gente che ha fatto Giurisprudenza, quel movimento che ha creato da cittadini, non da militari e ha fatto in modo di scrivere sulla propria pelle la Legge dei Principi sulla Disciplina che poi il Parlamento ha giocato come ha giocato. Quel sogno lo rinnovo e accostandomi alla Rete, stringo subito e vado al nocciolo della faccenda, sembrerà strano che parlare di giustizia e Istituzioni non riguardi i militari, lo fanno anche i segretari di partito quando parlando di tutte le Istituzioni dimenticano la parte militare, quasi che sembra che i militari li ricordiamo il 4 novembre dicendo che è la parte eletta del popolo, questo riferiscono i nostri superiori a noi, la parte eletta del Popolo e invece io chiedo alla Rete di vedere il problema molto, molto attentamente anche perché molti di voi qui sono giuristi, un osservatorio sulle Forze Armate, una Commissione sulle Forze Armate, un controllo politico richiesto dalla Rete ai parlamentari che dovrebbero fare il controllo sulle Forze Armate è auspicato dalla Costituzione che dice che è sacro dovere non del militare, ma del cittadino difendere, quindi non è una questione dei militari allora i segretari non ne parlano, ma dovremmo parlarne tutti noi, ma nel momento in cui se ne va a parlare vengono fuori i discorsi di segretezza e cose varie, e quindi io questa proposta la rivolgo al Professor Galasso perché condivido con lui la relazione che lui ha fatto, io porto la mia testimonianza ma dietro di me c’è tutta un’Associazione di ex militari che gioca sul fatto di essere veri difensori della patria come costruttori di Pace e di giustizia sociale basata sulla solidarietà e questo io l’ho sentito dire da Orlando e ci credo proprio su questi valori. Non m’interessa poi come verranno giostrati, io voglio partire e guardare a quei valori perché? Perché fino ad esso noi nelle Forze Armate ci siamo sentiti dire, e qui è una denuncia che faccio, che la disciplina non va bene con la democrazia e ci giocano anche usando degli emeriti giuristi, quasi che sinonimo di democrazia uguale caos per le Forze Armate e allora io non mi meraviglio da militare che voi parlando delle stragi vi dimentichiate tante cose, mi riferisco a Ustica, come vengono fuori i famosi uovo di Colombo, i cieli italiani che per compito sono difesi da una Forza Armata di cui io mi onoro, e e. non hanno difeso anzi combinazione in quei dieci minuti tutti stavano a guardare dall’altra parte e nessuno si è reso conto la genesi di queste discrepanze,come mai. Io non credo che qualcuno di voi creda che i militari siano ancora elementi di barzelletta, perché se ve lo fanno credere, voi non vi meravigliate che esiste Ustica da dieci anni. Noi militari democratici non vi diciamo se è stato il missile o la bomba, no,però vi facciamo notare che ultimamente in una trasmissione televisiva, finalmente un politico, mi riferisco a Zamberletti, ha detto coloro che sanno, coloro che sanno, aggiungo io i militari,parlino,ma perché un parlamentare lo deve chiedere dopo dieci anni quando ormai rigirata nel suo cesso, è diventata che puzza, non lo si poteva chiedere subito? Questo l’ho fatto come uno sfogo personale e ne chiedo scusa a questa nobile assemblea,che ha parlato di tutt’altre cose, però ripeto la mia richiesta, vorrei che la Rete incominciasse a fare quest’Osservatorio sulle Forze Armate, perché? Perché in questa istituzione escono fuori quelle sottoistituzioni,che si chiamano Servizi Segreti, che nessuno riesce a capire per lo meno, non lo so se qui siamo in buona fede o in cattiva fede, si capiscono benissimo, è un sistema ben fatto e congeniato che una volta ben sottomesso nell’ideologia fa quello che dice l’Esecutivo, è inutile meravigliarsi che questo o quel generale dopo un po’ ha sbagliato, non si ricorda,è il sistema specchio di quello che fanno i nostri parlamentari,che io ho notato e caso strano contro di noi ci sono buttati ex militari,io parlo della mia esperienza perché non si portano quelle degli altri, ma io in Corte di cassazione, perché sono un Colonnello giudicato eversivo,nelle carte del Sios(Servizio informazioni operative di sicurezza per l’Aeronautica)io sono un Colonnello eversivo,anzi per essere eversivo nelle Forze armate basta dire che è rosso, di sinistra,è il massimo proprio,è inutile riderci, io mi vergogno di me stesso, quando parlo di queste cose, perché mi viene da urlare all’interno e scusate il fatto che io non ho parlato mai ad assemblee di personale, io con i giudici e con i magistrati ho avuto a che fare nei Tribunali militari e questa è la mia seconda proposta,mettiamo anche un Osservatorio sulla giustizia militare,perché oggi come oggi non è vero che c’è la pari Dignità dell’ Inferiore con il Superiore, e ve lo dimostra il fatto che da dieci anni tutte le volte che il Movimento ha detto fatti criminosi a carattere penale non sono mai stati dal Tribunale competente, io parlo di La Spezia, perché sono di Pisa,non sono mai neanche state guardate, ma è bastato che un generale denunciasse un mio collega, è proprio ultima, il ventisette di coso,che è andato via dieci minuti prima, che è stato accusato di truffa nei confronti dello stato, dieci minuti prima nell’ambito aeroportuale per prendere un aeroplano e per tornare a casa, siamo proprio nell’assurdo e coltivare e foraggiare queste denunce.Quindi io penso di chiedere alla Rete, ripeto la proposta, un Osservatorio per le forze armate, un osservatorio anche sulla giustizia militare, anche perché noi militari costruttori di Pace dell’Associazione La voce, stranamente rete voce …è quelli in terza, diamo voce anche ai militari di Pisa, ex militari e militari in servizio, vorremmo portare avanti una bellissima iniziativa, alla quale abbiamo già chiesto gli aderenti delegati della Rete pisana e penso regionale toscana, anche al professor Galasso poco fa di aderire,dal tema questa iniziativa “Dare voce al silenzio degli Innocenti”, mi riferisco alle madri della Plaza de Maio che hanno combattuto e messo all’indice un sistema militare come quello argentino, i rappresentanti che hanno aderito delle stragi di Bologna e di Ustica,familiari delle stragi. Ora ho avuto l’adesione dei familiari dell’attentato a Carlo Palermo, di quella madre e i due bambini morti per una deflagrazione in un’ autobomba in una parte di Trapani, che sono molto onorato di accogliere. Io spero che quel giorno come cittadini tutti i Rappresentanti di Pisa si rendono conto che le Forze Armate come Istituzione dello stato vanno guardate, perché c’è scritto nella Costituzione che non è una questione di militari, ma una questione di cittadini. Io vi ringrazio. (applausi)
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