"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 14 febbraio 2007

Marco Travaglio scrive....


Tutti parlano della missione in Afghanistan, e nessuno si misura con l'andamento disastroso di quella guerra, del fallimento di tutti gli obiettivi che l'Occidente si era prefissato, della nascita del terrorismo kamikaze in un paese che non l'aveva mai conosciuto: da una parte ci sono gli amici di Bush, dall'altra gli amici di Gino Strada, i fatti non interessano.
Tutti parlano dell'allargamento della base americana a Vicenza, e nessuno si confronta con i problemi che creerebbe a quel territorio, a quei cittadini, a quella realtà concreta: ancora una volta si scontrano filoamericani e antiamericani, stelle e strisce contro bandiere arcobaleno. Si decide a Roma, tra Palazzo Chigi, il Parlamento e Porta a Porta. Vicenza non c'entra.
Tutti parlano di Craxi e della riabilitazione che s'impone a sette anni dalla sua scomparsa, e i più arditi concedono che Bettino aveva commesso qualche "errore", anche se era un grande "statista". Ma nessuno viene condannato per un "errore": infatti Craxi fu condannato a 10 anni di reclusione definitivi per corruzione e finanziamento illecito, cioè per sonanti tangenti accumulate sui suoi conti personali cifrati in Svizzera. Uno "statista" che violava le leggi dello Stato che lui aveva governato per vent'anni, leggi da lui stesso votate in Parlamento. Di che parlano, allora, questi gaglioffi?
Si parla di previdenza sociale, tanto per cambiare da tagliare, e nessuno spiega perché abbiamo i contributi più alti d'Europa, le pensioni più basse d'Europa e la stessa età pensionabile del resto d'Europa, ma noi soli dobbiamo continuamente tagliare perché noi soli abbiamo un buco da riempire: che il buco dipenda dall'evasione contributiva, dal 30% dell'economia sommersa, dalle false pensioni di invalidità, dalla previdenza usata clientelarmente come ammortizzatore sociale lo sanno tutti, ma non lo dice nessuno. Sono tutti impegnati a piangere per la dipartita dai Ds di tale Nicola Rossi, promosso non si sa bene perché al caposcuola del "riformismo" anche se non ha mai prodotto uno straccio di riforma, e a deplorare la mancata partecipazione di tal Giuseppe Caldarola, altro riformista senza riforme, al prossimo congresso Ds. E chi se ne infischia di questi carneadi, viene iscritto d'ufficio nella "sinistra radicale" e "massimalista". Ancora una volta, i fatti sono un'opinione, anche quando sono numeri, cifre, dati matematici.
Fino a quando ci lasceremo prendere in giro col sorriso sulle labbra?


"Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività 'resistere, resistere, resistere' come su una irrinunciabile linea del Piave."
Francesco Saverio Borrelli - 12 gennaio 2002

Dal sito www.lascomparsadeifatti.com


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