"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 3 febbraio 2007

SEGNALAZIONE INIZIATIVE DA NON PERDERE!

Visto che purtroppo - nonostante speri sempre di poter dare, una volta tanto almeno, notizie positive e belle – questo nostro mondo sembra sempre più fuori controllo, vi segnalo due iniziative che avranno luogo tra breve ed alle quali vale la pena di partecipare (quantomeno di tenersi informati) se davvero crediamo nella giustizia e ricerchiamo la verità – costi quello che costi.


Prima iniziativa:

Il dieci febbraio al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze, alle 09:30 si terrà un forum studentesco a cui parteciperà Mario CIANCARELLA, ex capitano dell'Aeronautica in servizio alla base di Pisa fino al 1980, imputato di insubordinazione perchè tra i fondatori del movimento dei militari democratici, processato ed espulso dall'Arma azzurra.

Mario, da sempre impegnato nella battaglia per far luce sull’”incidente” di Ustica, terrà una relazione agli studenti su legalità e immigrazione.

Per ulteriori informazioni su Mario, vi rimando ai post su Ustica o direttamente al sito di Nilde (che ringrazio per i continui aggiornamenti).


Seconda iniziativa:

Il diciassette febbraio a Reggio Calabria il movimento "E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI" promuove una manifestazione contro la mafia.

Riporto il testo della lettera pubblicata sul blog di Beppe Grillo:










AMMAZZATECI TUTTI

Caro Beppe,
mi chiamo Rosanna, ho 23 anni e sono la figlia di un giudice di Cassazione calabrese ucciso poco prima di Falcone e Borsellino. Ma non è per parlare di me che ti scrivo.
E’ trascorso più di un anno dalle grandi manifestazioni di Locri scaturite dalla rabbia per l’omicidio del Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Fortugno, ciliegina sulla torta dopo decine di delitti impuniti perpetrati nella Locride ed in tutta la Calabria.
Dopo un anno e mezzo in Calabria si continua a morire, a pagare la mazzetta, a sopravvivere soggiogati dalla ‘ndrangheta.
Dopo un anno e mezzo noi ragazzi siamo ancora qui a combattere per contrastare ogni forma di mafia, da quella di strada a quella dei Palazzi, e riprenderci la nostra terra.
...
Molto spesso ci si sente immuni al problema ‘ndrangheta, finché non ci troviamo a doverne affrontare la prepotenza. Ce ne accorgiamo al momento di aprire un’attività, quando ‘qualcuno’ bussa alla tua porta chiedendo un ‘contributo’ per lasciarti lavorare, poi il ‘contributo’ diventerà un quarto, metà, tre quarti del guadagno dell’attività e sarai costretto o a scendere a compromessi o a chiudere ed andare via. Tutto normale, preventivato, anche se completamente assurdo. Tutto consumato in silenzio.
Come quando ammazzano qualcuno a te caro e sai chi è stato, ma quel nome è troppo pesante da dire, così come diventa troppo rischioso chiedere che sia fatta giustizia, perché certi nomi sono impronunciabili. E allora si ingoiano bocconi amari e si continua la solita vita.
Oppure può succedere che un giorno un ragazzo si senta umiliare dai compagni perché non ha la maglia firmata e non l’avrà mai perché in famiglia si fanno i salti mortali per arrivare a fine mese e allora, per dare una mano, per sentirsi qualcuno e farsi rispettare eccolo rivolgersi al ‘capetto’ di turno, eccolo ipotecare la sua vita, vendere la sua dignità per diventare ‘qualcuno’. Che importa se poi rischia di finire in carcere per spaccio o per aver ucciso un uomo? Che importa se avrà buttato nel fango la sua coscienza?
Perché, sia chiaro, alla fine chi ci rimette è la povera gente, non ‘lorsignori’.
No, quelli guardano dall’alto delle loro ville al Nord, sicuri ed al calduccio! C’è chi paga per loro.
In Calabria è rimasta solo la spietata manovalanza, quella che si occupa di tenere sotto controllo il territorio e soggiogare, sostituendosi allo Stato, i calabresi. E’ quella a cui ci si rivolge per comprare i propri diritti, quella che alimentiamo con l’ignoranza e la paura.
...
Ed è proprio questo il senso della manifestazione che noi ragazzi del Movimento Ammazzateci tutti stiamo promuovendo per il prossimo 17 febbraio a Reggio Calabria.
Noi vogliamo mettere in pratica le parole del Giudice Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”
Perché se continueremo a rivolgerci al ‘capobastone’ per ottenere i nostri diritti, se lasceremo che la ‘ndrangheta continui ad interferire nelle nostre vite con arroganza e prepotenza, se ci faremo ingannare dai suoi diabolici sorrisi, non riusciremo mai a liberarci dal suo giogo.
...
E’ la prima manifestazione auto-convocata che organizziamo a Reggio Calabria, la prima completamente auto-finanziata, anche se non nascondo che vorremmo fare appello a tutti i calabresi, commercianti, imprenditori, mamme e papà, perché ci aiutino anche economicamente nell’organizzazione della manifestazione, vorremmo infatti chiedere una sorta di ‘pizzo legalizzato’, ovvero un contributo economico con tanto di certificato di acquisizione da parte loro di una ‘azione antimafia’ dal nostro virtuale pacchetto azionario.
...
Le mafie non sono un problema solo del Sud, ma sono il cancro dell’Italia intera e, finchè si continuerà a fare il loro gioco ignorando e girandosi dall’altra parte, non potremo mai estirpare questa malattia. Per questo il nostro appello non vuole fermarsi solo ai calabresi, ma vuole essere un richiamo per TUTTI gli italiani onesti, perché c’è sempre, in ogni regione, qualcosa che prende il nome di ‘mafiosità di comportamento’. E’ il pensare di poter essere diversi rispetto agli altri, il pretendere di poter comprare e vendere dei diritti, il curarsi esclusivamente del proprio bene anche a scapito degli altri.

Abbiamo attivato un blog per la manifestazione, lì potrete trovare tutte le informazioni utili “work-in-progress” fino al 17 febbraio. L’indirizzo è http://17febbraio.ammazzatecitutti.org
Un mio, seppur virtuale, abbraccio.”

Rosanna Scopelliti
figlia del giudice Antonino, ucciso da Cosa Nostra a Campo Calabro (RC) il 9 agosto 1991.
Movimento "E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI"
giovani uniti contro tutte le mafie
www.ammazzatecitutti.org

Testo completo della lettera

Postato da Beppe Grillo il 02.02.07 19:32 | Politica |

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' la mafiosità di comportamento il male maggiore, hanno ragione.
Questo lo si nota molto in alcuni uffici pubblici, dalla dirigenza fino all'ultimo impiegato.
Lo si nota in alcuni grandi studi professionali, nei costituendi valori sociali tra i ragazzi (vedi bullismo per esempio), dove aggiungendosi l'indiferrenza dei più il gioco è fatto: i malavitosi tutti possono agire indisturbati.
Ricordate che ogni comportamento nostro volto a favorire i nostri interessi a discapito della legalità è comportamento mafioso!
E' comportamento mafioso al contrario, quando lo stato "scanerrizza" il territorio ai fini delle contravvenzioni e poi permette di costruire bolidi a quattro ruote, non so se sono stato chiaro, ma questo favorisce il comportamento mafioso.