Lo so che il 17 febbraio è dopodomani e non oggi… quindi nessuna notizia su quanto accaduto può ancora circolare.
Ma per fare fantapolitica, come per la fantascienza, bisogna muoversi prima… altrimenti è solo
realtà!
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Prima versione: l’INCUBO
(quello che temo, che però è anche più realista di quello che spero…)
Sabato mattina, la città si sveglia con un brivido di eccitazione. Qualcuno sta già pensando a contarsi… i primi pullman ed i primi treni partono, le macchine cominciano a lasciare i box sonnacchiosi per immettersi nel traffico e poi sull’autostrada. Quella che porta a Vicenza.
Più o meno tutti sintonizzati su canali radio in grado di trasmettere notizie ed aggiornamenti. La prima è che nei pressi della stazione ferroviaria sono stati ritrovati dei volantini delle BR in un cestino della carta straccia. Ovvio, no? Quando c’è bisogno di un capro espiatorio ecco che rispunta il terrorismo rosso. Misure d’emergenza in più, prese in tutta fretta da questore prefetto e sindaco. In realtà sonnecchiavano da giorni nel cassetto del sindaco – o di un altro dei personaggi citati – in attesa che lo spettacolo avesse inizio. Come pure le “istruzioni per l’uso” da impartire ai corpi scelti selezionati per contenere i facinorosi.
Mezzogiorno arriva in un baleno, i primi gruppi di manifestanti si radunano, ma già nell’aria c’è una tensione che nessuno avrebbe voluto (oddio, qualcuno sì che la voleva… ma quel qualcuno non è nel corteo in formazione).
Giovani, tanti giovani… ma anche persone mature, mamme e bambini – in fondo, in quella città ci vivono pure loro! -, bandiere della pace e simboli di partiti, rappresentanti politici e gente “normale”.
Il corteo si snoda come concordato, dopo la solita bagarre per l’assegnazione dei posti. Insulti e qualche spintone, poi si parte. Solo che, ad un certo punto, non si capisce bene cosa succeda là davanti… e anche dietro (ricordate Genova e il G8?)… gente che urla, gente che corre… fumo nell’aria, bambini che piangono e ragazzi che non ridono più.
Cariche della polizia, anzi dei carabinieri e della celere. Ci scappa pure un morto – preferibilmente un poliziotto, il massimo sarebbe uno giovane ed inesperto. Ma anche se è un manifestante va bene lo stesso.
Il giorno dopo, i giornali titoleranno biasimando quei teppisti che hanno organizzato la manifestazione di protesta ed il Governo, oltre a non ripensare alla decisione di ampliare la base USA, otterrà con l’appoggio della destra caciarona ed infingarda l’approvazione di misure di sicurezza più dure: dalle intercettazioni telefonico/virtuali all’arresto preventivo.
Seconda versione: il SOGNO.
Il raduno si svolge nella massima tranquillità, chi arriva in auto e/o in pullman trova indicazioni precise e puntuali su come e dove andare a parcheggiare, o persone che lo guidano direttamente al concentramento. Chi arriva in treno esce dalla stazione e trova ad aspettarlo un bello striscione: “Benvenuto a Vicenza”. Si forma il corteo, nessuno fiata perché qualche gruppo “concorrente” si vuole piazzare davanti, anzi ci si sorride e si tira a sorte, perché l’importante non è la visibilità personale ma che il corteo sia numeroso ed ordinato.
Si sfila per Vicenza sotto gli occhi di celerini che, una volta tanto, non sono rimbambiti da panzane terroristiche raccontate ad hoc, né da qualche sgnapa di troppo… i poliziotti, vicentini e veneti per la gran parte, sono con la gente che protesta in modo civile, scandisce slogan ma marcia tranquilla con le sue bandiere ed i suoi figli, anche piccolissimi.
Nessun incidente, nessuna provocazione. Gli oratori dal palco esortano nuovamente Prodi ed il suo governo ad un ripensamento costruttivo, Franca è insuperabile nel perorare la causa… E mentre l’ultimo sta ancora parlando, su un maxischermo - montato all’ultimo minuto da un’amministrazione comunale recettiva - appare Prodi intervistato da un giornalista. E dice: “la protesta civile cui ho potuto assistere via televisione mi ha convinto della necessità di ascoltare con più attenzione quella parte di cittadini italiani che hanno chiaramente espresso il loro parere negativo all’ampliamento della base. Il governo indirà una serie di dibattiti, al cui termine si svolgerà un referendum, e si impegna comunque a rivedere le basi di appartenenza all’alleanza atlantica. Siamo Italiani prima di tutto ed è del nostro suolo che stiamo parlando. Questo Paese meraviglioso è retto da una democrazia reale e non solo a parole: che decida il popolo”
Scroscio di applausi da tutta la piazza. Standing ovation, qualcuno ha le lacrime agli occhi.
Il giorno dopo, su tutti i giornali civili si titola: “vince la civiltà”.
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Perché ho scritto tutto questo? Per tanti motivi.
1) L’incubo è già successo
2) magari scriverlo prima lo inficia ed impedisce che accada (anche se mi vengono i brividi a pensare ad eventuali piani alternativi, che non siano il sogno…)
3) la storia non ci ha insegnato nulla… magari con la fantasia andiamo un po’ meglio
4) NON VOGLIO CHE SUCCEDA.
5) Non sono così illusa da ritenere credibile il sogno, ma magari qualcuno, se gli si mette la pulce nell’orecchio, ci sente pure…
Quindi, siccome è abbastanza prevedibile che qualche infiltrato (perché no, convinto ad infiltrarsi pure…) cerchi di “fare casino”, ragazzi… stiamo calmi e buttiamolo fuori dal corteo. Non facciamo passare ancora una volta la scusa che “il corteo lo copriva” ed “erano tutti d’accordo”. E’ solo quello che aspettano. Per fare, come ormai da anni, quello che gli pare e passare sopra la testa della gente che si oppone sì, ma vorrebbe farlo in modo civile. Di chiassosi e rissosi ne abbiamo abbastanza tra quelli che, purtroppo, popolano Montecitorio!
4 commenti:
Cara Elena, con tutto il rispetto che ho ed avrò di te, il tuo sogno è bello perchè tale.
1) Cosa credi che faccia una semplice manifestazione "civile", credi sensibilizzi i politici? Fosse anche, ma dopo qualche giorno, non credi arrivi "la telefonata" dall'alto (magari proprio da un tal paese estero) che dica minacciosamente al nostro Presidente o chi per lui: "scusa, non eravate rimasti a secco di energia?" e ancora "Scusa non vi servivano i soldi per quella cosa? ... e perchè quell'altro fatto?"
2) Chi parla di movimenti pacifisti con donne e bambini al seguito, con sorrisi e sorrisoni, bandiere colorate ed altro, vuol dire che oggi può mangiare, vuol dire che oggi ha un tetto, vuol dire che oggi può considerare le sue bollete già pagate, vuol dire che ha dimenticato che in Italia esiste la mafia, la camorra e la Cia, si dimentica cos'è in pratica la prostituzione si dimentica la piaga dello strozzinaggio, la disoccupazione, ecc.
E qui si pensa ad ampliare la base americana per far vincere l'appalto a qualche impresa italiana (che schifo!).
Ho un solo sogno/visione per Vicenza:
Sperare che i partecipanti siano così tanti, ma proprio tanti, da circondare le forze dell'ordine e gridargli: "Ora voi da qui non spostate neanche un solo passo!"
E nel frattempo qualcuno scardina la recinzione della base statunitense.
Tra tutt'e due, onestamente, non saprei dire chi sogna di più... :)
Ma almeno quello per ora è gratis!
Lo so anch'io che i poteri forti vinceranno... infatti ho scritto "sogno". E i sogni non sono realtà. Ma oso sperare che l'aver preannunciato un morto possa agire da... ecco, moviola. Film già visto, proviamo a cambiare copione? E, soprattutto, basta bugie.
Ciao Nunzio, grazie!
Bene, ora che tutto è finito (si fa per dire), farò alcune considerazioni.
1) grande rilievo allo striscione inneggiante alle BR. Eggià, perché mettiamo pure che fossero in trenta (voglio esagerare) a reggerlo, ovviamente LA NOTIZIA sono loro e non i 200.000, anzi 199.970, che hanno sfilato pacificamente. Ma questa è l'informazione che abbiamo...
2) Prodi ha detto che è contento, ma che va per la sua strada. Grazie per la considerazione... ma che pensa, che in piazza ci sia scesa gente dell'opposta fazione? Come si può essere così presuntuosi ed arroganti? E detto da me...
3) mi sono scoperta una carriera insperata. Posso sempre darmi agli esorcismi! Certo non mi arrogo dei meriti che so di non avere, ma bastasse scrivere le cose che temi perché non succedano... diciamo che è stata la fortuna della principiante...
4) quanto alla professione di sognatrice, invece, sono messa così così. E' la conclusione che mi ha fregato... d'altra parte, quella è un'attività che porto avanti con scarso successo da anni, ma evidentemente devo ancora impratichirmi... :)
Be', sono contenta. Anche se non servirà a nulla, probabilmente. Unico rimpianto, il non poter dire "io c'ero".
Suerte.
3) ...io fossi in te ci riproverei... ;)
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