"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 5 febbraio 2007

MORIRE PER IL PALLONE


2007-02-05 18:36

Matarrese, mai giustificato tragedia

Presidente Lega, ho solo detto che il sistema non si regge piu'

(ANSA) - ROMA, 5 FEB - "Sono offeso per il fatto che si possa pensare che io giustifichi un sistema e una tragedia". Così il presidente della Lega, Matarrese. "Ma vi pare possibile - ha detto dopo le reazioni ai suoi commenti sugli incidenti di Catania - che una persona della mia età e con la mia esperienza possa dire certe cose? Ho solo detto che questa morte fa parte di un sistema che non può più stare in piedi, che non si regge più...".

Ma cosa aveva detto Matarrese solo poche ore prima?

“IL CALCIO NON PUO’ CHIUDERE, I MORTI SONO PARTE DEL SISTEMA”

e ancora:

“NOI SIAMO ADDOLORATI, MA LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE”

Il personaggio Matarrese è ormai arcinoto e non spetta a noi darne un giudizio a termini di legge, bastano (e avanzano) le sue dichiarazioni, che hanno il gusto inconfondibile del marcio e mettono in luce le sue, percepibili, connivenze di stampo mafioso. Tutto viene ridotto a pura mercificazione. Anche la vita umana.

Aggiungo le dichiarazioni di qualche giorno fa. Bersaglio dei suoi strali Borrelli.

Matarrese contro Borrelli: "Scuote il sistema, è inopportuno"

Ven 19 Gen, 6:00 PM

Impermeabile alle critiche, allergico ai suggerimenti, permaloso di fronte a qualsiasi sospiro contrario alla sua linea di azione e pensiero. Antonio Matarrese, numero uno della Lega calcio, non ha gradito l'intervista rilasciata dal capo ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli alla Repubblica in edicola stamattina. L'ex magistrato ha sottolineato come il maxi processo di quest'estate non abbia che scalfito il malaffare generale che affligge il calcio ancora oggi. Una denuncia che va di traverso a chi il prodotto calcio lo deve vendere profumatamente - i clubs - e di chi certi interessi è delegato a difenderli.

Per questo, secondo il capo della Lega, è più importante esportare un'immagine pulita e brillante del calcio, piuttosto che una più vicina alla realtà dei fatti: "Cercate di immaginarvi lo stato d'animo degli arbitri coinvolti alla luce delle dichiarazioni di oggi, alla vigilia delle partite - ha tuonato Matarrese contro Borrelli in riferimento all'inchiesta in arrivo dalla procura dell'Aia sui fischietti -. Sono cose che scuotono un sistema, invece bisogna essere tranquilli. Borrelli imparerà a conoscere il mondo del calcio, è inopportuna questa uscita quando avevamo ritrovato compattezza, non si può rovinare la festa in un momento del genere".

Bene, se questo è il calcio, grazie tante ma ne facciamo a meno.

mauro

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi è mai piaciuto, soprattutto quando è tornato!
Chi?
Mati, il nostro caro amico ;)
ho sempre pensato questo di lui: @#!!@*#!!!!!!

elena ha detto...

Basta... ma BASTA davvero!
Possibile che dobbiamo sorbirci un'altra volta le geremiadi di questi sepolcri imbiancati e crederci?
Per carità, mi dispiace davvero per quel povero poliziotto morto ammazzato, ma non ne posso più di questi lacrimevoli interventi che succedono solo in queste occasioni... Ma cosa credono, che siamo tutti deficienti? Dov'erano loro VENT'ANNI FA?
Io ero una giovane socia del Roma Club di Milano, che più o meno in quella data si è autosciolto perché, dopo aver chiesto alla società di mettere un freno ai teppisti che già allora circolavano ed aver avuto risposta nulla, abbiamo deciso che noi non ci stavamo più. Noi eravamo un gruppetto agguerrito e piuttosto "focoso" (siamo rimasti TUTTI fedeli alla ROMA), ma non abbiamo accettato che il nostro tifo venisse infangato con il benestare della società - la Roma, ma sono tutte uguali. Sanno tutte benissimo chi sono i tesserati casinisti, i violenti ed i delinquenti. Ma se li tengono stretti e li proteggono. Li foraggiano persino... forse che non si sono accorti di quello che stava succedendo nella curva sud del Milan? Pensano davvero che nessuno si sia accorto di nulla? Non bisogna essere scienziati per notare un qual certo "ricambio" di colori... e non fanno nulla, come quegli ipocriti dei nostri politici (Andreotti è romanista, Berlusconi è milanista... e così via, per citarne solo due. Magari nemmeno i peggiori...)
Il calcio non è uno sport, non lo è più da ANNI ormai. E' interesse economico e se anche ci scappa qualche morto, succede.... MA SCHERZIAMO DAVVERO! Questa volta, dispiace dirlo, si scaldano un po' di più perché c'è andato di mezzo un poliziotto e non un semplice tifoso - ma anche lì, non è che la delinquenza sia stata sempre estranea al tifo, anzi... è un ottimo sistema per mimetizzarsi!
Adesso si accorgono che gli stadi non sono a norma... e che dovevano aspettare, un'altra strage come quella che ha fruttato una coppa alla Juve???
Mah! Per me lo sport è un'altra cosa: sono le vasche che mi sudo in piscina, sono le sgroppate che mi faccio in bici... sono le partite di pallavolo (che ho dovuto abbandonare per anzianità ed acciacchi vari, purtroppo) in cui giochi per te e per la squadra, non per i soldi, e c'è anche poca gente che fa il tifo...
Sono proprio vecchia...
Suerte.

Anonimo ha detto...

Certo, i morti ammazzati sono tutti uguali. Voglio dire, non è che perché muore un poliziotto che la cosa in se sia più rivoltante. Quello che è rivoltante (ed Elena l'ha sottolineato molto bene quando mette in causa la responsabilità diretta delle società calcistiche), è lo scoprire le trame mafiose che portano a queste estreme conseguenze. Magari non espressamente volute (in questo caso nella sua estrema conseguenza), ma che capitano, prima o poi, inevitabilmente se a realizzare queste trame sono i delinquenti da stadio, foraggiati per la bisogna come si diceva poc'anzi.
Perché dico questo? Perché (grazie anche alle esternazioni di Pippo Baudo, che in questo caso ritengo attendibile e puntuale) è venuto in luce come il tafferuglio che ha generato l'omicidio NON sia stato casuale, ma abilmente orchestrato.
Tutto era pronto, dai bastoni alle spranghe, immagazzinati all'interno dello stadio da un custode del Catania f.c. (arrestato, insieme a moglie e figlia), per aggredire poliziotti e carabinieri, ma sopratutto QUEL poliziotto che, guarda caso, aveva da poco testimoniato in tribunale contro un ras della tifoseria organizzata locale.
E' stato un omicidio, quantomeno preterintenzionale.
Ed ha ragione ancora Pippo Baudo nello scandalizzarsi sul fatto che la festa patronale si sia svolta ugualmente, a Catania, facendo svolgere (proprio per non disturbare) i funerali all'alba!
Ed anche il vescovo in pectore si è prestato a questo scandaloso gioco delle parti, mentre il nostro caro Ratzi non ha speso una parola su questo brutale assassinio. Questo sì, lo trovo un vero comportamento mafioso. E non mi si dica che il Papa ha ben altre responsabilità.
mauro

ollastu ha detto...

No cara Elena, non sei vecchia, sei una donna che non ci sta a farsi trascinare da una massa di persone aizzate dal primo prepotente che passa, che esso sia politico, ultrà o santone.
Su i fatti di Catania, mi sono ritrovato a parlarne con alcuni conoscenti, la mia teoria è stata: ragazzi a mio parere esiste un male sociale che trova libero sfogo in queste manifestazioni, bisogna interrogarsi sull'origine, sul perchè la gente ha tanta rabbia in corpo e la riversa nel campo di calcio, ma non solo, in mezzo al traffico, nei nuclei familiari verso i più deboli, verso i bambini indifesi.
Quando accadono queste cose, non so perchè ma assimilo la razza umana al branco che segue il capobranco, oggi viene chiamato leader.
Poco più di dieci giorni fa, un dirigente fu ammazzato con un pugno...se ne parlò per un giorno; oggi è toccato al poliziotto.....forse se ne parlerà per una settimana.
Interroghiamoci sul perchè accadono certe cose.

RED58 ha detto...

Non ci sono parole per definire il disgusto provocato dallo scempio che si compie quotidianamente da parte delle istituzioni e da chi ci dovrebbe rappresentare a tutti i livelli.
Tra l'altro ci sono sempre gli stessi che girano sulle stesse sedie (posti) da una barca di anni.
Ma non vanno mai in pensione????
Come siamo ridotti male!!!!
Suerte
RED58

elena ha detto...

Ben arrivato/a, RED58.
E' vero, certa gente non va mai in pensione... e che si tratti di politici, imprenditori o "uomini d'affari" in generale poco cambia.
Certo non consola sapere che all'estero la situazione non è molto diversa (vedi colui che ha "incoronato" Zidane).
Ma allora il nostro destino è solo continuare a lamentarci e subire???
Perché poi quanti, pur deprecando i fatti (restiamo nello specifico-calcio) hanno rinunciato all'abbonamento?