CHE FARE?
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riceviamo e pubblichiamo
In un reportage realizzato il 12 aprile, nella festa della vittoria di Prodi, una ragazza mi aveva colpito perché aveva detto chiaramente di non essere disposta a subire un altra caduta del governo Prodi, come quella del 1998.
Testualmente: "il primo della coalizione che prova a sfiduciare questo Governo, scendiamo in piazza con i kalashnikov ...".
Il video della ragazza, e la possibilità di dire la vostra lo trovate QUI
Aspetto i vostri commenti
Gianfranco Mascia.
gianfranco@gianfrancomascia.it
Da: Il sito dei Girotondi e dei Movimenti
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E noi, cosa ci raccontiamo sul tema?
4 commenti:
Rispondo con le parole di Michele Serra di Repubblica.it
I Cavalieri dell'Ideale
di MICHELE SERRA
SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l'onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c'erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.
Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d'oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell'applauso ai Cavalieri dell'Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.
Potevo forse esimermi dall'esprimere il mio profondo dissenso ai responsabili (be', per ora solo uno perché dell'altro manco ricordo il nome... quello di Rifondazione, se qualche anima buona vuole aiutarmi...)? No, ovviamente.
Quindi, dopo che Mauro gli ha mandato la poesia di Pasolini (perché lui è il letterato!), io ho "solo" detto:
"Senatore,
mi è difficile scriverLe questa mail.
Vorrei riuscire ad esprimerLe tutta l'amarezza che provo senza infierire contro di Lei, non solo perché comunque altri si sono comportati in modo analogo ed il Suo solo agire contrario non avrebbe cambiato le cose, ma anche perché penso che la Sua sia stata comunque, anche se non condivisa, una scelta sofferta.
Però adesso noi, elettori "coglioni", ci ritroviamo non solo con lo spauracchio di una destra in ripresa, ma anche con un ex governo che ci ha delusi ed in certo modo traditi... e che ora non c'è più.
Lo sapevamo già da prima delle elezioni però, che un governo guidato da Prodi non sarebbe stato il paradiso... Prodi non è mai stato uomo di sinistra, e se ha accettato nella coalizione la "sinistra radicale", è perché non ne poteva fare a meno. Sapevamo che sarebbe stata dura per noi "sinistri"... che avremmo dovuto anche sopportare qualche compromesso.
Avremmo potuto evitarlo, certo. Tanti l'hanno fatto: se ne sono stati a casa anziché andare a votare e non si sono fatti eleggere.
Fare i "duri e puri", senatore, non paga troppo - e comunque, paga solo chi lo fa sempre.
Saluti comunisti.
elena e cognome" (IHIHIH!)
Va bene. Almeno qui siamo tutti d'accordo...per ora. Se vuoi fare il duro e puro non ti immergi nel "cretinismo parlamentare" e, se invece lo fai, accetti le regole del gioco, perché a metà di una partita a briscola non è lecito dichiarare che tu usi le norme degli scacchi o della pelota basca. Onestamente in questo momento trovo stridenti anche le grida di giubilo che arrivano dalla Sinistra più radicale, alla quale, purtuttavia, mi sono sempre sentito vicino. Trovo che sia una prova di miopia politica, del tipo "tanto peggio, tanto meglio" come se l'eventuale ritorno della Destra al governo del Paese permettesse lo scoppio di chissà quali contraddizioni, mentre l'unica cosa che accadrà saranno altre leggi ad personam, il sanzionamento della sacralità della famiglia tradizionale, la permanenza dei nostri militari in scenari di guerra, la costruzione d'inutili opere faraoniche, speculative e distruttive per l'ambiente, ecc.
Come si diceva un tempo : "Un' altra vittoria così e siamo rovinati!"
Ma sai, mi torna in mente quello che mi disse tempo fa uno che considero un amico - anche se lo conosco poco: Gino Girolomoni.
Sosteneva che, a volte, alcuni gruppi protestano tanto per protestare, non per il risultato (di cui gli importa poco...) e qui è lo stesso: "siamo contenti che questo governo sia caduto perché non ci piaceva"... ma a quello che arriverà non riescono a (o non vogliono) pensare. Là sì che ci sarà da stare poco allegri... hai ragione tu con la tua conclusione.
VOGLIAMO PERDERE, perché se queste sono le vittorie... scherzo - amaro.
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