"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 8 febbraio 2007

Sesso: sondaggi e conclusioni





Lunedì nel tardo pomeriggio ascoltavo su RTL i risultati di un sondaggio sulle abitudini sessuali delle italiane, sia in termini di “prestazioni” che di contraccezione.

Sono rimasta allibita.

Premetto che parlo con cognizione di causa, avendo partecipato allo stesso – ma non dirò da che parte ho fatto pendere la bilancia!

Commentatore ringalluzzito perché le italiane hanno dichiarato di “farlo” almeno un paio di volte alla settimana – se è ancora vero che le donne sono in maggioranza rispetto agli uomini, ciò significa che i maskietti non possono lamentarsi!

Poi subentra l’esperto, che parla di contraccezione. Le donne italiane non ne vogliono sapere della pillola. Sono il fanalino di coda dell’Europa: “… le donne italiane” – cito a memoria – “sono contrarie all’assunzione di ormoni…”

Embé? Forse che assumere ormoni sia indice di progresso? Di civiltà e di cultura? Io non ci vedo nulla di male. Anzi! Ma, ovviamente, io parto dal presupposto che nulla di quanto prodotto di sintesi sia poi così sano e naturale e giusto… a proposito: ho dovuto smettere di donare sangue perché – giustamente, da un certo punto di vista – siccome da piccola mi hanno somministrato l’ormone della crescita, estratto da non so quale scimmia, il mio sangue avrebbe potuto rappresentare un pericolo per l’eventuale trasfuso.

Lo so, c’entra poco. Gli ormoni di laboratorio (del tutto sintetici) sono cosa diversa dagli ormoni estratti dagli animali. Però il concetto di base (a parte il discorso animalista, che comunque è importante ma rischia di far diventare un calderone per tutti gli usi questo post) è che non si capisce bene perché una si debba impasticcare di cose non naturali.

C’è anche un altro aspetto, che non è stato assolutamente considerato – e ad un ascoltatore che non ha presente quel sondaggio è sicuramente sfuggito: nessuno ha chiesto PERCHE’ le donne italiane non usino la pillola, se per convinzione religiosa o etica (è diverso) o per altri motivi.

Esempio: la pillola, in me, è stata una delle cause di feroci attacchi di mal di testa. Ecco perché ho dovuto sospenderla. Però le domande del sondaggio evitavano l’approfondimento.

Allora, è logico che da una risposta a domanda del tipo “che contraccettivo usi? barra la crocetta tra pillola, preservativo, spirale etc" non è che hai molta scelta… se poi le domande successive sono “chi te l’ha consigliato, dove lo compri, che marca prediligi” ma non "perché usi proprio quello?" e poi un bello spazio di testo libero, ognuno nella risposta ci legge quello che vuole.

Appunto.

Quindi ci leggiamo un certo qual disappunto delle case farmaceutiche che si ritrovano con un mercato femminile recalcitrante… da criminalizzare e far sentire ignorante…

Forse sarebbe stato più importante dare la percentuale di utilizzo dei preservativi (ma anche qui, una può decidere di usarli “perché almeno ci pensa lui” oppure per motivi di prevenzione di malattie a trasmissione sessuale – non è la stessa cosa, anche se il risultato è identico, ma anche qui solo noi che abbiamo risposto sappiamo perché).

Non si trattava di problemi di spazio: c’erano domande ridondanti ed incrociate, non si sa se per verificare il livello d’attenzione dei soggetti o per quale altro motivo (annoiarli e spingerli a non rispondere più?), quindi ci poteva ben stare un minimo di approfondimento. Magari non come commento libero, magari sempre con risposte obbligate, ma avrebbe avuto più senso…

Resta il sospetto che il PERCHE’ di questo sondaggio sia l’interesse delle aziende produttrici di pillole… oddio, non è che mi consoli essere una potenziale benemerita delle fabbriche di materie plastiche… che faccio, torno all’amico Ogino, che già mi è stato tanto utile quando cercavo di concepire con scarso successo? Al primo colpo, zac!



Miracolo!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Quindi ci leggiamo un qual certo disappunto delle case farmaceutiche che si ritrovano con un mercato femminile recalcitrante… da criminalizzare e far sentire ignorante…"

Come hai ragione!!
Ieri sera era anche l'argomento di Porta a Porta su rai1.

Unknown ha detto...

Io non faccio testo... ho raggiunto la pacs dei sensi...

Scherzo, comunque,non prendo altri ormoni perchè quelli miei, entravano in conflitto d'interessi con gli extracomunitari assunti con la pillola. Mi causavano feroci malditesta (non tattici)... Ho smesso malvolentieri... e non rientro nel sondaggio. Non credo di essere italiana...

ska ha detto...

Penso tu abbia ragione, Elena, sulle case farmaceutiche.
In passato ho usato la pillola senza preoccupazioni. Da parecchi anni uso solo preservativi, ma stavo pensando ad un'alternativa. Però nel frattempo sono diventata un pochino più purista per quanto riguarda medicinali e affini, non per principio ma perché non mi fido molto dell'onestà delle case farmaceutiche.
Ciò non toglie che credo non ci sia nulla di male ad assumerla, se una se la sente, poi dipende anche dal medico che te la prescrive e a cui sta la responsabilità di trovare quella adatta al tuo corpo; ma che non si sia in effetti entrati nel dibattito _ non ho visto la trasmissione - mi pare davvero un po' sospetto.
La mia migliore amica, che è medico, ascoltate le mie esigenze, mi ha consigliato un anello: sempre un corpo estraneo, ma di cui ti puoi liberare quando vuoi, a differenza di quelli chimici..