"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 28 ottobre 2007

La gip Forleo piange




Il giudice Clementina Forleo sabato ha avuto una crisi di pianto mentre riceveva a Pescara il «Premio Borsellino per l'impegno sociale e civile», perché - ha spiegato sul palco - scossa per gli attacchi e i tentativi di delegittimazione ricevuti oggi da un giornale nazionale che oggi ancora tenta di delegittimarmi, dando di me l'immagine di un fiume in piena e di una pazza». Prima di entrare nel salone la Forleo alle domane dei giornalisti non ha risposto limitandosi dire : «Sostengono che faccio la diva, ma non è vero. L'altro giorno ho ricevuto un proiettile». E si è scagliata contro la campagna di delegittimazione del suo lavoro da parte di un quotidiano a tiratura nazionale, cioè il Corriere della sera, che non ha però nominato.


La giudice ha riferito anche di aver rifiutato però di essere scortata, una circostanza che viene giudicata «da far rabbrividire» dal leader della destra sociale Francesco Storace. Anche il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando esprime la sua piena solidarietà alla gip di Milano. «Sono estremamente toccato dalle parole pronunciate dal giudice Forleo - ha detto Orlando e ha annunciato -; presenterò quanto prima un atto ispettivo urgente al Presidente del Consiglio ed ai Ministri dell'Interno e della Giustizia, affinché si possa procedere con solerzia alla tutela della dottoressa Forleo e per sollecitare controlli sul suo grado di esposizione».

Intervistato da Lucia Annunziata domenica nella trasmissione In Mezz'ora in onda su RaiTre interviene sul pianto della Forleo anche Luciano Violante. «Mi sono schierato a favore della responsabilità civile dei giudici proprio perché ritengo sbagliato che i giudici si pongano come controparte del potere politico», inizia a dire Violante esprimendo poi «solidarietà umana» alla Forleo che si trova «evidentemente in un momento di difficoltà». Ma non risparmia le critiche, il presidente della commissione Affari costituzionali, sia nei confronti della gip di Milano sia nei confronti del pm Luigi De Magistris per aver partecipato alla trasmissione Annozero.

«Un magistrato non deve utilizzare i mezzi d'informazione per cercare consenso o farsi pubblicità», aggiunge. Anche su De Magistris Violante si augura che il Csm sbrogli la questione presto - dovrebbe pronunciarsi lunedì ndr - e sostiene che anche se l'avocazione dell'inchiesta "Why Not" da parte della procura di Catanzaro «è criticabile», «bisognerebbe leggere il decreto per stabilire chi ha ragione, chi ha fatto la ritorsione», inteso tra Mastella e De Magistris. Secondo Violante bisogna che la magistratura sa messa al sicuro da ingerenze del sistema politico ma non irresponsabile, ovvero - ha spiegato - che cerca consenso invece che nell'applicazione della legge sui mass media, perchè questo tipo di magistratura a suo giudizio è «pericolosa».


Pubblicato il: 28.10.07
Modificato il: 28.10.07 alle ore 15.21

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=70142

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Giudice Forleo, ma chi gli lo fa fare di occuparsi di giustizia?
Sbrighi pratiche di routine, arrestando qualche piccolo furfante e si goda il suo stipendio non tanto magro. Tanto per legge Lei avanzerà per carriera e stipendio a prescindere .........
Tutta la mia solidarietà , tanto non ne vale la pena.
Con stima

Mat

Franca ha detto...

Qualche volta i giudici sono costretti ad usare i media per uscire dall'isolamento in cui vengono rinchiusi.
Solidarietà a questi PM

elena ha detto...

Ne vale la pena eccome. Non a livello di singolo individuo certamente, che se si coltivasse il proprio orticello starebbe decisamente meglio.
Ma se tutti ragionassimo così, forse saremmo ancora nelle caverne - con gli uomini che quando vogliono una donna la tirano per i capelli etc. Magari a te piacerebbe... a me un po' meno!
Scherzo Mat. ma non del tutto. Non dovremmo aver bisogno di personaggi simbolo: dovremmo sapere tutti esattamente qual'è il nostro dovere e sopratutto FARLO. Non è così purtroppo... quindi ben vengano quelli che escono dal coro del "vorrei ma non posso e/o non mi conviene".
Opinione personale...

Anonimo ha detto...

Elena, sicuramente avrai capito che il mio commento era tristemente ironico. Forse è vero, una società sana non ha bisogno di "eroi", ma parli appunto di una società "sana".
L'Italia, invece, ha bisogno di campioni, essi catalizzano il malcontento generale e non tutti i cittadini hanno armi per combattere certe battaglie.
Infatti campioni si può essere solo se si ha l'occasione di uno scontro e con la possibilità di vincere, anche a rischio della pelle.
Osservo che se ognuno facesse il proprio dovere di cittadino e di uomo non avremmo bisogno di persone "impegnate" nella controinformazione come te :-))

ciao Mat

Anonimo ha detto...

Scusa Elena, vedo che anche tu convieni che c'è bisogno di personaggi "fuori dal coro".
Mat

elena ha detto...

Questa volta, Mat, avevo capito. Ma poiché anche a me, a volte (ultimamente più spesso di quanto mi piacerebbe) prende lo scoramento e la voglia di mandare tutto a quel paese, mi è sembrato adeguato "lanciare un monito". Innanzitutto a me stessa. Perché sì, parlo anche da sola... il che significa anche - giusto per quadrare il cerchio - che stare fuori dal coro è quasi un'abitudine... sempre per me. Ci ho provato, eccome se ci ho provato, ad adeguarmi... ma mi viene proprio male. Il minimo è una gastrite... e quando sono malata mi detesto da sola.
Però anche i "solisti", se restano tali, servono a poco... come trascinatori vanno bene, ma devono avere dietro un'orchestra, per essere incisivi. Tratto dall'elenin-pensiero, ovviamente! :)

Anonimo ha detto...

E' facile ricordarsi del solista ed anche del maestro, ma chi ricorda i visi degli orchestranti?
Vedi Elena, l'orchestra è invisibile ma c'è.
ciao :-) e curati la gastrite bevendo meno caffè.

Mat