"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 14 ottobre 2007

Pd: Urne aperte per le primarie



Al via il 'Pd-day'



Si svolgono, per la prima volta in Italia, le elezioni per la scelta diretta del segretario nazionale del nascente Partito democratico. Tra polemiche, tensioni e timori per possibili irregolarità.
Potranno votare tutti coloro che abbiano compiuto 16 anni, che siano cittadini italiani, cittadini europei con residenza in Italia, o cittadini di un altro paese con permesso di soggiorno in Italia. Per votare servirà un documento d'identità e la tessera elettorale, mentre per i minorenni e cittadini stranieri basterà solo il documento. Tutti dovranno comunque versare la quota minima di 1 euro.


Le urne negli 11 mila 195 seggi allestiti in tutt'Italia, resteranno aperte dalle 7 alle 20. I seggi sono allestiti in più di 7mila comuni che si possono trovare sul sito del Pd, ma anche chiamando il numero verde 800231506, inoltre su Google è possibile individuare la mappa del proprio.


Le schede sono due: una per l'Assemblea Costituente Nazionale, l'altra per quella Regionale. Si vota mettendo una croce su una sola delle liste, il leader verrò scelto votando una tra le liste che lo sostengono.


E, a meno di sorprese clamorose, Walter Veltroni sarà il vincitore, superando gli altri contendenti: Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi e Piergiorgio Gawronski.
In ogni caso, per i risultati, ci sarà una prima proiezione sulle liste dopo le 22 nel quartier generale di Santi apostoli, dove sarà allestita una sala stampa e una tenso-struttura in piazza, come per le primarie di due anni fa.

A cinque ore dall’apertura de seggi alcuni dei big hanno già espresso il loro voto. Tra i primi alle urne il vicepremier Massimo D'Alema, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e il premier Romano Prodi.
Piccolo ‘giallo’ al momento del voto. Il Professore, con la moglie Flavia, è andato al seggio, ma a quello sbagliato. Si è quindi dovuto spostare a un altro e rimettersi in coda: 'Ho sempre detto nei giorni scorsi - ha sorriso con i cronisti - che ci sarebbe stata tanta gente, almeno qui ce n'è e anche negli altri posti sembra che vada bene, anche se non ho ancora informazioni precise. Ma qui è uno spettacolo'.


La sfida, in effetti, visto che appare piuttosto scontato chi vincerà, è quella della partecipazione con l'obiettivo di superare decisamente la quota del milione di votanti.
Un aspetto sul quale si mostra ottimista il candidato alla guida del Pd, Walter Veltroni: 'Le notizie che arrivano da tutta Italia - ha detto mentre andava a votare al seggio di piazza Fiume - sono molto buone, però come sapete sono molto prudente quindi, come sempre, aspetto la fine per fare delle valutazioni. Però le notizie che arrivano da tutta Italia sono tutte abbastanza entusiasmanti'.


Ultimo giorno da segretario dei Ds per Piero Fassino: 'La nascita del Pd corona una grande 'traversata del deserto': ne sono soddisfatto'. Sono convinto che la partecipazione sarà molto alta e premierà Walter Veltroni'.
'La nostra è una risposta in positivo di buona politica - continua il segretario - alla crisi e alle critiche che vengono rivolte alla politica'. E conclude: 'Comincia un nuovo viaggio. In questa sfida ci sarò anche io'.

fonte: http://www.noipress.it/attualita/DettaglioNews.asp?ID_News=5438

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7 commenti:

andrea ha detto...

ma ... non so quanto possa essere utile questo mega partitone ... credo che la politica italiana abbia bisogno di altro ... ma cosa ... questo è il vero problema...

Franca ha detto...

Ringraziando Dio, stavolta non devo andare a votare!

Anonimo ha detto...

Che vergongna!! Far votare anche i sedicenni e diciasettenni!!!
Vergongna!!!!
Strumentalizzatori!!! Ma come possiamo accettare uno schifo del genere?!
Ho dovuto spegnere il cell altrimenti mi chiamavano e: "'Edgar'! Dai oh! Vieni a votare"
Ioooooo? Dare il voto sottoscrivendo di essere aderente al PD???

DALLE PROSSIME VOTAZIONI NAZIONALI, Voglio i sedicenni e diciasettenni a votare! Ormai se hanno voluto così, che sia per sempre.
Non so se rendo l'idea della mia indignazione.

(Tsè! Avevano paura di non farcela o che ci andassero in pochi sti stronzi sciapiti che non sanno di nulla.... vaffanculo! Vergongna!)

Anonimo ha detto...

Ele? Ma sta benedetta manifestazione di AC del 20 c.m. dov'è che si fa?

Val ha detto...

A mio parere non sembrava affatto malvagia l'esperienza del primo Ulivo+Rifo che poteva rappresentare una novità nel contesto elettorale del maggioritario.
Poi si è cominciato a perdere pezzi con i comunisti italiani,italia dei valori,i verdi e lo SDI in rapida successione e ci si è ritrovati con un ulivetto a due gambe e piccoli cespugli che non è stato nemmeno capace di freenare le sue uscite a alla sua sinistra così come alla sua destra rendendo del tutto privo di appeal,almeno per me questa prospettiva.
Forse,e logicamente parlo per la mia parte politica di appartenenza che è la sinistra e nulla ha a che vedere con la destra e il centro,servirebbe comprendere quale ruolo assegnare allo stato e la funzionalità delle organizzazioni sindacali in un modo del lavoro che comprenda l'accettazione di cospicue concessioni sia sulla possibilità di licenziamento,sia sulle cancellazione delle tasse d'inizio impresa da parte di giovani o meno giovani ,ma comunque nuovi soggetti imprenditoriali e nel contempo di dotare il mondo del lavoro della possibilità di accedere al salario di disoccupazione e di studiare altre forme in favore della defiscalizzazione di varie prestazioni a tutto vantaggio delle imprese e dei lavoratori destinando una percentuale di tassazione di queste prestazioni ad uso esclusivo di una cassa assistenza che deve per forza distinguersi e differenziarsi da quella previdenziale.
Già il fatto che alzare l'eta pensionabile sia posta come condizione necessaria deve farci riflettere sul che cosa in cambio?
Sentivo parlare Bersani che serviva un nuovo rapporto tra impresa,mondo del lavoro e politiche strutturali e questo conferma che serve inevitabilmente riscrivere da capo le riforme,una volta per tutte ,con coraggio e senza scontentare le parti sociali.
Certo è una rivoluzione che dovrà riscrivere e definire il ruolo delle parti in causa, ma è anche una rivoluzione che deve investire altri settori tematici della politica a cominciare dall'europa sociale e dei popoli e non solo quela dei grandi poteri economici che detta i DPEF ai vari paesi.
Certo,c'è da lavorare molto ma il punto che ci piaccia o no è sempre quello o si è socialisti nell'insieme della sua parola oppure si è altrettanto liberisti in una libera democrazia.
Ora,resta per me un mistero comprendere quale processo possano portare avanti gli eredi di un partito che non ha saputo è voluto capire che morto e sconfitto l'antagonista serve assolutamente riformare se stessi e rinnovarsi da subito.
E'successo anche per un ruolo molto più importante a livello internazionale, che ha costretto una grande democrazia a dover difendere la stessa con le armi svuotandola di significati.
Non so se il concetto sia giusto o meno, ma affidare il cambiamento necessario,anzichè alle persone capaci di essere veramente innovative,(adatte a portare nuova progettualità concreta alla risoluzione dei problemi),ai partiti involucro portatori di potere dominante,esclusivo che ci parla di aperture democratiche a giochi fatti(vale per tutte l'esperienze in cantiere,di centro di sinistra e di destra)mi sembra alquanto deprimente e che nessun popolo di qualsiasi paese del mondo merita.
Sarà ma a me sembra che la democrazia sia ben altra cosa,almeno come da me intesa.
Suerte
Val

elena ha detto...

A Roma, Edgar, a Roma... l'ho aggiunto nella locandina.

Anonimo ha detto...

thank's ;)