"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 10 ottobre 2007

Libellule e zanzare ci spiano

Una mosca meccanica creata da Harvard Microrobotics.
Apertura alare di 2 cm, pesa meno di un grammo

Misteriosi avvistamenti alle manifestazioni politiche. L'Agenzia ammette: ci stiamo lavorando Dal Pentagono emerge che sono oggi in uso un centinaio di modelli diversi

La Cia collauda gli insetti robot

di RICK WEISS



NEW YORK - Vanessa Alarcon li ha visti per la prima volta il mese scorso, nel corso di una manifestazione contro la guerra a Lafayette Square. "Ho sentito qualcuno esclamare: "Santo cielo, guardate là"". Così ricorda la studentessa di New York all'ultimo anno di università. "Ho alzato lo sguardo e mi sono chiesta che cosa fossero... sembravano libellule o elicotteri in miniatura. Di certo, però, non erano insetti". Bernard Crane, avvocato di Washington, era anche lui tra la folla. "Mai visto nulla del genere in vita mia. Erano troppo grandi per essere libellule".

Questi sono soltanto alcuni tra i tanti avvistamenti avvenuti nel corso di recenti avvenimenti politici a Washington e New York. In molti sospettano che si possa trattare di droni (veicoli aerei telecomandati, Ndt) a forma di insetto, strumenti hi-tech di sorveglianza messi forse a punto dal Dipartimento per la Sicurezza Interna. Altri, invece, pensano che dopo tutto non sono altro che libellule, un'antica specie di insetti che perfino i biologi concordano essere molto somiglianti tanto a robot che a piccole creature.

Nessuna agenzia ammette di aver messo a punto droni spia delle dimensioni di un insetto, ma molteplici agenzie governative ed enti privati degli Stati Uniti effettivamente hanno ammesso che ci stanno provando. Alcune società di ricerca sovvenzionate con fondi federali stanno perfino allevando insetti vivi nei quali sono stati inseriti chip elettronici. Gli insetti robot - in inglese "robobug" - avrebbero la possibilità di seguire i sospetti, di guidare sul bersaglio i missili o di perlustrare le macerie degli edifici crollati alla ricerca di sopravvissuti.

A onor del vero, la Cia aveva messo a punto una libellula spia già negli anni Sessanta, e perfino gli scettici ammettono che un'agenzia potrebbe realmente essere riuscita in gran segreto a rendere una cosa del genere operativa e funzionale. Velivoli robot sono usati dall'esercito sin dalla Seconda guerra mondiale. Dai documenti del Dipartimento della Difesa emerge che sono oggi in uso un centinaio di modelli diversi, alcuni piccoli come uccellini, altri delle dimensioni di un piccolo aereo.

Nonostante tutto, però, passare dalle dimensioni di un uccellino a quelle di un insetto non è soltanto questione di dimensioni più minuscole. È soltanto in tempi molto recenti che gli scienziati sono infatti pervenuti a comprendere fino in fondo in che modo gli insetti riescano a volare, un'impresa biomeccanica che, nonostante tutti quanti ne siamo testimoni oculari, per decenni è stata ritenuta "teoricamente impossibile".

Risale soltanto a un mese fa la scoperta, effettuata da alcuni ricercatori della Cornell University di come le libellule regolino il movimento delle loro ali anteriori e posteriori per risparmiare energia quando si librano in volo. Problema che gli esperti di robotica non riescono invece a risolvere in quanto i loro velivoli (almeno quelli conosciuti) tendono a consumare molta energia e necessitano quindi di batterie molto grandi e pesanti.
La Cia è stata tra le prime ad affrontare il problema.

L'insectothopter, messo a punto dall'ufficio Ricerche e Sviluppo della Cia trenta anni fa, era in tutto e per tutto simile a una libellula e conteneva un minuscolo motore a benzina in grado di azionare quattro ali. Era in grado di volare, ma alla fine fu considerato un insuccesso perché non era riusciva ad affrontare i venti di traverso. Che il Dipartimento della Difesa sia impegnato a cercare di mettere a punto una cosa del genere pare però pressoché assodato. Alcuni ricercatori stanno inserendo alcuni chip nelle pupe delle falene - lo stadio intermedio tra il bruco e la farfalla adulta in grado di volare - per far sì che si schiudano "falene cyborg" perfettamente sane.

Ma c'è anche chi prendendo ispirazione dalla Cia, sta cercando di costruire velivoli in grado di volare con carburanti chimici piuttosto che a batteria. L'Entomopter, ancora nelle fasi iniziali di sviluppo presso i laboratori del Georgia Institute of Technology, simile a un aereo giocattolo più che a un insetto, trasforma il combustibile liquido in gas bollente, che aziona quattro ali che battono e attrezzature varie.

Anche se un giorno tutte le difficoltà e gli ostacoli tecnici dovessero essere superati, i micro-velivoli dalle dimensioni di un insetto saranno sempre un investimento rischioso. "Possono essere ingoiati da un uccello, rimanere impigliati in una ragnatela. Per quanto intelligente possa essere se un uccello arriva a 30miglia orarie non c'è modo di evitarlo. Insomma non sono utilizzabili per operazioni di spionaggio".

Ma allora, che cosa hanno visto Crane, Alarcon e qualche altro manifestante presente alla marcia di Washington? E che cosa vide nel 2004, durante la Convention Nazionale Repubblicana di New York, un osservatore - forse un manifestante paranoico che marciava per la pace - che descrisse su Internet una "libellula nera immobile nell'aria a una trentina di metri d'altezza, nel bel mezzo della Settima strada, che pareva fissarci"?

Con ogni probabilità, secondo Jerry Louton, entomologo del Museo Nazionale di Storia Naturale, hanno visto delle vere libellule, se si tiene conto che Washington ospita alcune specie di grandi dimensioni e decorazioni spettacolari, che possono lasciare sbalorditi. Ma in realtà ci sarebbero anche alcuni dettagli che secondo lui non quadrano affatto. Tre distinte persone presenti alla dimostrazione di Washington hanno descritto una fila di sfere, dalle dimensioni di piccole bacche, attaccate alla coda delle grandi libellule - un'attrezzatura che Louton non riesce a spiegarsi. Oltre tutto hanno anche riferito di aver visto almeno tre libellule far manovra all'unisono e "le libellule non volano mai in gruppo".

Mara Verheyden-Hilliard di Partnership for Civil Justice ha detto che il suo gruppo sta svolgendo indagini sulle dichiarazioni dei testimoni e ha presentato una richiesta formale di informazioni con il Freedom of Information Act inoltrata a svariate agenzie federali. Secondo lei, se simili dispositivi dovessero essere usati per spiare gli attivisti politici si tratterebbe di una "significativa violazione dei diritti civili della popolazione".

(Copyright The Washington Post-la Repubblica
Traduzione di Anna Bissanti)

(10 ottobre 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/zanzare-cia/zanzare-cia/zanzare-cia.html

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9 commenti:

warszawa ha detto...

come le odio queste diavolerie... dalla politica poi passerà ai mariti sospettosi e cornuti?!... e finirà la pace nei secoli dei secoli amen

ska ha detto...

Avevo già visto insetti-telecamera simili in un documentario tempo fa: prima mi sono stupita delle dimensioni, poi mi sono domandata appunto quali avrebbero potuto essere le altre eventuali applicazioni....

Equo ha detto...

Niente paura: sto collaudando un Ragno Elettronico studiato per dar la caccia agli Insetti Spia! Ed è allo studio un Rospo Robotico per tenere sotto controllo i Ragni Elettronici. Ovviamente faranno seguito una Serpe Bionica, un Riccio Positronico e una Volpe Automa.
"Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare..." :-)

Franca ha detto...

Non siamo già spiati a sufficienza? Ci mancano solo gli insetti finti!

lasposina ha detto...

Skakki, l'ho letto proprio oggi sulla Repubblica online, è tremendo, sono dei folli. Ma io mi dico nessuno si alzerà mai e dirà a queste persone che ci siamo stancati del loro operato e che non ce la beviamo stà storia della sicurezza e che non vogliamo essere sotto il perpetuo controllo di nessuno? Queste cose mi spaventano davvero tanto.

Anonimo ha detto...

Grande Equo! Non sono bravo come assemblatore, ma verrò a darti una mano comunque... a passarti i ferri.
Ciao.

ska ha detto...

Il guaio, cara Lasposina, è che non siamo poi in molti a non berci la balla della sicurezza...altrimenti negli Stets non potrebbero fare quello che stanno facendo col patriot act...e che tutti accettano di buon grado "in nome della sicurezza"...

ska ha detto...

Aarghhhh...STETS!!!!!!! :D (ho proprio dita e cervello in pappa, scusate... :D)

Anonimo ha detto...

per Ska: ...e come farebbe Nelson dei Simpson: ah! ah!