"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 13 ottobre 2007

TV: REGALI SEGRETI A BERLUSCONI

"Giuro di amarti ed onorarti.../... finché morte non ci separi"
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di Giulietto Chiesa - 8-10-07

Riceviamo dal Signor Ugo Cortesi questa segnalazione. Ci era sfuggita. E solo un occhio attento poteva rilevarla. Non a caso. Perchè si tratta di un vero e proprio tentativo di scasso "a mano finanziata", con dolo, anche se senza effrazione. Un pò d'attenzione ai trucchi che vengono usati per fregare il pubblico. Si tratta della cosiddetta finanziaria, emessa dal governo di lor signori che formalmente si chiama ancora di centro sinistra. Per meglio dire si tratta del Decreto legge 1 ottobre 2007, n.159 che è il collegato della finanziaria.



Al quarto comma dell'art. 16 si affrontano le "Disposizioni in materia di sistema digitale terrestre". Mentre il signor Cortesi racconta ed enumera, noi cominciamo a sentire puzza di bruciato.

Un normale cittadino, che legga le righe seguenti, non ci capirebbe niente. Sono scritte apposta perchè nessuno, o quasi, ci capisca niente. Così si può farla franca, e, in genere, la fanno franca. Ed ecco le righe in questione, fatevi forza:

All'articolo 2 -bis , comma 5, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66, come modificato dall'articolo 19, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51, le parole: «entro l'anno 2008» sono sostituite dalle seguenti: «entro l'anno 2012 ”.

A occhio e croce chi riesce a superare i "decreti", le "conversioni"”, le successive "modificazioni" e a mettere in ordine le date, capisce che una certa cosa, che doveva avvenire "entro l'anno 2008", avverrà adesso "entro l'anno 2012".

E che cos'è questa cosa che slitta? Nientepopodimeno che il passaggio della Terza Rete della Rai e della Rete Quattro di Mediaset sul satellitare.

Adesso tutto è chiaro. Il governo di centro sinistra, alla chetichella, sta regalando a Berlusconi altri quattro anni di sontuosa pubblicità, per svariate centinaia di milioni di euro. Naturalmente per fare questo disattende tutti i suoi impegni con gli elettori e contribuisce a eludere le sentenze della Corte Costituzionale. Cioè il governo, di nascosto, viola la legge.

E non vorremo mica pretendere che lo faccia alla luce del sole!

Infatti ci riesce. Nessun giornale, nessuna tv sembra essersi accorta della nube fumogena che è stata inserita nel decreto. Forse distratti, forse complici, forse entrambe le cose, a turno.

E poi ci vengono a dire che, se cade il governo Prodi, c'è il rischio che venga Berlusconi. E, nel frattempo, loro si mettono d'accordo con Berlusconi alle nostre spalle.

Un trucchetto molto simile a quello della precedente finanziaria, quando, sempre alla chetichella, qualcuno introdusse un comma che avrebbe eliminato i reati di corruzione nel pubblico impiego.

In quel caso, come in questo (ancora grazie signor Cortesi!) qualcuno se ne accorse e scoppiò lo scandalo.

Adesso lo scandalo non è ancora scoppiato e vorremmo che i parlamentari della sinistra (e quelli onesti che ancora siedono, non importa dove, negli scanni del Parlamento) lo facessero scoppiare, lo bloccassero, lo impallinassero.

E poi bisognerebbe sapere anche chi ha scritto quelle righe e per ordine di chi.

Cosa ha dato in cambio Berlusconi? Sarebbe interessante saperlo. Quanti altri mesi di tregua? Quali altri inciuci nei mesi a venire?

E poi dobbiamo leggere i soloni del giornalismo italiano (una pattuglia dei quali, al comando del caporale D'Avanzo, è saldamente dislocata nelle trincee del nuovo organo del Partito Democratico, cioè La Repubblica ), che parlano di "barbarie" quando Santoro si permette di trattare da malfattori coloro che fanno le malefatte.

Sveglia compagni! Il 20 si scenda in piazza non solo per il welfare, ma anche per dire che è ora di finirla con i trucchi.

Giulietto Chiesa

fonte: http://www.giuliettochiesa.it/modules.php?name=News&file=article&sid=285

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10 commenti:

Franca ha detto...

I conati di vomito mi impediscono di scrivere...

Val ha detto...

L'uso della burocrazia per impedire il completo processo d'azione politica della democrazia circolare.
Il concepire la carità e la solidarietà fine a se stesse,investendo entrambe di valenza,riconoscendo quindi l'esistenza della povertà è un palliativo che non appartiene a chi dice di appartenere alla sinistra perchè,chiunque appartenga(senza secondi fini)alla sinistra,vive ,lavora e lotta per rimuovere queste ingiustizie.
Che cosa c'entrano quindi questi cultori della carità cristiana con il socialismo,resta per me un mistero che assume contorni chiari finchè si è di loro solo alleati,ma che diventa strabiliante nella stupidità quando lo si vuole far passare come nuova forma meritoria o disdicevole di rappresentanza di ben due correnti di pensiero.
Ripeto il socialismo,in tutte le sue forme(quindi dal comunismo alla socialdemocrazia)e parte avversaria del liberismo e insieme ad essa unica forma finale politica.
Il mio ideale non nega la libertà di culto, di tendenze sessuali e di appartenenza al proprio tempo storico.
Non dovrebbe nemmeno inseguire sogni che appartenevano alle risoluzioni delle pessime condizioni di vita dei lavoratori del '800 e del '900 e dovrebbe,con nuovo slancio,riproporsi nei progetti e nelle proposte per la difesa della parte che rappresenta di fronte ad una globalizzazione sempre più caratterizzata nella completa diversità dalla capacità funzionale a se stessa del liberismo.
Marx tra le altre cose parlava,in un linguaggio che apparteneva al suo tempo,di proletari,unione e mondo di socialismo e poi di comunismo,senza imposizione alcuna ,così come invece è avvenuto nel paese guida(URSS per Lenin e non URCS).
Parlava anche del fatto che si sarebbe dovuto fare i conti con il liberismo tramite "il rapporto sociale del capitalismo di produzione", ma certamente ne per fondersi ne per appiattirsi su di esso,bensì per rilanciare il lavoro con strumenti che siano in grado di soddisfare le parti in causa che,per conoscenza dello stato e dei sindacati,ma anche delle varie confederazioni d'impresa legate al concetto del profitto a tutti i costi, sono: chi offre e presta l'opera,senza smentita alcuna.
Il bene comune per uno della sinistra così deve essere inteso.
Un mondo dove le tasse sia bellissimo pagarle e quel mondo dove il sacrificio economico del benestante ritorni in servizi efficenti a lui e a chi, altrimenti non potrebbe permetterselo.
Anche la dignità,i diritti,i doveri e i diritti di avere i doveri sono indicazioni del livello di civiltà e valori democratici raggiunti da un popolo e,senza di essi è certa la sconfitta dell'onestà di fronte alle tirannie esplicite o ancor peggio implicite.
Quindi il nostro processo per riunificare la sinistra deve astenersi dal continuare ad inseguire il momento storico che ci vede al governo e in controtendenza a tutte le inibizioni che qualcuno porta avanti,proseguire per la sua strada naturale che porterà le future generazioni,attraverso il nostro lavoro e i nostri progetti a disporre di un contenitore dei vari pensieri della sinistra,vecchi e nuovi,per una sinistra che sappia rappresentare un potere ben diverso da quello dominante,pregno di democrazia circolare,comprensiva di quella orizzontale e verticale,dove il ruolo di guida e il suo significato e le sue funzioni siano ben presenti in chi chiede la rappresentanza.
Di rappresentazioni e mode del momento ne abbiamo piene le palle.
Molto meglio che nessuno si elevi a capitano del bastimento e se serve ,che nascano pure le correnti interne più o meno indirizzate ad ottenere il raggiungimento dei propri ideali senza che nessuno guardi con sospetto all'altro.
La nostra,quella che legherà un socialista come me ad una comunista(entrambi con il cuore anarchico) sarà sicuramente la stessa e probabilmente,vista la completa mancanza di formazione politica,conoscenza del capire quanto siano importanti l'ascolto la comprensione e la risoluzione dei problemi,diventerà come "fenice zapateriana"della sinistra stessa,se sapremo fare in modo di restare in un partito che al momento non attrae gli onesti o di chi ha ormai fatto di ogni erba un fascio(cose per molti versi più che reale),sapendo di dover lavorare sodo per la rinascita di una sinistra priva di tare mentali limitatitive alla nostra cultura e ai nostri ideali di uguaglianza e di far crescere uomini e donne che il potere non potrà mai cambiare.
A Roma ci sarò con il pensiero e con il cuore,anche se sono SD e i miei rappresentanti si sono limitati al si con riserva.
Scriveva Mauro del rinascimento riformista che,a mio parere,dovrebbe permettere di non vedere mai più simili progetti di welfare che continuano a turare falle e che non servono ne al paese ne ai suoi abitanti,lavoratori o imprenditori che siano.
Un grande abbraccio a tutti i compagni che intendono una sinistra come questa dove il senso della giustizia eil significato della stessa vadano oltre al fatto delle leggi temporanee dettate dai vetusti onnipresenti e credenti del vecchio sistema politico che non ha mai visto nascere nella realtà una seconda repubblica.
Suerte
Val
PS:sono stato chiaro Elena?:)

Anonimo ha detto...

Sta tutto qui il segreto: "il governo, di nascosto, viola la legge."

Un salutone a Val

Anonimo ha detto...

VAL,

è sorprendente come ti esprimi, a me sembra puro burocratese :-)
Forse volevi dire:

La burocrazia un'ostacolo alla vera uguaglianza.

Il cristianesimo, concetto inutile per chi coltiva gli ideali di sinistra che già contemplano giustizia e solidarietà per i ceti deboli.

Socialismo e comunismo dovrebbero guardare al presente e al futuro, alleandosi per la realizzazione dei comuni ideali, riconoscendo al liberismo il ruolo di motore economico, gestendo i rapporti di classe con la concertazione sindacale e politica.


La sinistra deve essere coerente ai propri ideali, senza quei compromessi che la snaturamo solo perchè vuole governare.

Noi giovani dobbiamo restare in questa sinistra "corrotta" per farla rinascere, immacolata da ogni compromesso con il capitalismo speculativo, per lasciare ai nostri figli un paese migliore.

Val, ti consiglio di modificare il linguaggio, giusto per non sembrare un portaborse.

by Mat

Anonimo ha detto...

Scusate non mi sono registrato ma sono Val
Perfetto!
Con Mat ho raggiunto lo scopo che mi prefiggevo:far crescere voi giovani nel rispetto di un'etica politica necessaria..davvero necessaria.
Vai tranquillo che preferisco di gran lunga lasciare a voi giovani questa bellissima esperienza di far rinascere gli ideali di sinistra.
Capisco che le parole possono sfuggire alla comprensione se devono raggiungere tutti e comprendo anche che la situazione storica,la mia età o il mio livello d'istruzione possano far temere o far capire di essere di fronte al solito servo del giogo ma,non è affatto così perchè per nulla sarò al vostro fianco e niente sarà il mio compenso.
Anzi si,uno si e cioè quello di vedre l'entusiasmo di voi giovani che avete creduto in noi sfociare nel riconoscimento di aver posto bene le vostre speranze,rendendo voi stessi protagonisti del vostro destino.
Il resto lo lasciamo volentieri ai parolai e ai convinti assertori dei dibattiti continui sulle stesse questioni che mirano a sfiancare le nostre,le vostre speranze e i vostri e i nostri entusiasmi e con l'amletico dubbio che servino ad appagare i loro.
Quello che a me preme non è la poltrona o il merito personale, ma una cosa molto più grande e cioè,mettere la mia esperienza della conoscenza al servizio del mio ideale e di chi so,guardandolo negli occhi, che sarà in grado di farlo senza tradire la mia fiducia.
Insegnare e prodigarsi al consiglio migliore o a trovare la soluzione più giusta è e deve essere motivo di soddisfazione perenne per quelli come me e senza bisogno di ritorno alcuno.
Questo dovrebbe essere di spunto ad ogni compagno che termina di fare politica nelle amministrazioni ai vari livelli:tornare ad insegnare politica ai propri giovani, in fondo...alla loro continuazione,se si è compagni.
Suerte
Val

Anonimo ha detto...

Scusa VAL , ti dispiace che traduco anche questo? Lo faccio per chi non ha la tua cultura:-)

Sono Val, mi presento: Sono stato un un dirigente sindacale (?), ota in pensione.
Il mio sogno, oggi a riposo, e di insegnare gli ideali di sinistra ai giovani.
Non cerco incarichi e poltrone, traggo soddisfazione dai risultati che voi giovani otterrete anche grazie al mio pensiero.

Sai Val, sono anch'io un pensionato :-)

by Mat

elena ha detto...

Mat, grazie per le preziose delucidazioni... però io ritengo che, se uno ha bisogno di un interprete (e parlo contro gli interessi di categoria) lo chiede.
Ognuno ha il suo modo di esprimersi e ha il diritto di usarlo, non credi? Dal mio punto di vista, i tuoi commmenti sarebbero stati molto più accettabili se, anziché tradurre, avessi scritto qualcosa tipo "io ho capito così: è giusto?" Poi vedi tu...
Quanto al fatto di riconoscere al liberismo la funzione di motore economico, beh... non sono per nulla d'accordo. Ovviamente. E non credo sia nemmeno l'opinione di Val, ma anziché tradurlo preferisco chiederglielo direttamente: Val?

Anonimo ha detto...

Olà Elena, ci ritroviamo sempre.

Aspettando Val, sicuramente uomo di cultura e lo dico senza ironia, specifico che la "traduzione" mi è servita a capirlo.
Almeno fino a smentita.

by Mat

Anonimo ha detto...

Comunque Elena accetto il tuo richiamo, non sono stato carino con Val e gli chiedo scusa.

Scusami Val.

by Mat

Val ha detto...

Ciao Elena,
nessun problema Mat.
Mai stato sindacalista in vita mia.
Figurati, credo nel sindacato apolitico e difensore dei diritti dei lavoratori, cosa che avrebbe valutato diversamente e in maniera più appropriata il protocollo sul Welfare.
E come Di Vittorio, unico sindacalista di fama da me apprezzato, sarei disposto a difendere chiunque anche se non iscritto al mio sindacato.
Per quanto riguarda il mio pensiero, essendo appunto tale, non devo inculcarlo nel cervello di nessuno, perché ciò sarebbe alquanto in contraddizione con la mia sincera convinzione democratica.
Ai giovani ed alle giovani dico solo di non ripetere i nostri stessi errori nel delegare la rappresentanza.
Per il resto il mio lavoro mi porta a parlare di fatti oggettivi e di vita vissuta che l'esperienza mi porta a trasmettere nudi e crudi, così come sono, al loro giudizio.
Loro giudicheranno se ciò che dico e ciò che suggerisco loro di fare, è veritiero e positivo per la soluzione dei problemi, ben venga, altrimenti possono tranquillamente farne a meno.
Infine ciò che sono non spetta a me definirlo.
Saranno le azioni ed i comportamenti di ogni giorno e chi mi conosce a confutare lo spessore della mia persona e della mia etica morale.
Un abbraccio
Val