"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 6 novembre 2007

I partigiani contro Spike Lee





Pochi giorni fa il primo ciak in Toscana. L'appello: «Tagli tre metri di pellicola»

Film sulla strage di Sant'Anna

Il regista accusato di revisionismo: fu atto premeditato, non rappresaglia


SANT'ANNA DI STAZZEMA (Lucca) — Il primo ciak è di pochi giorni fa, nelle sale cinematografiche uscirà tra un anno e la sceneggiatura, già scritta con la consulenza di storici dell'Università di Pisa, è ancora top secret, almeno nelle pagine più crude e oscure. Eppure «Miracolo a Sant'Anna », il film di Spike Lee sulla strage consumata il 12 agosto del 1944 dalle Ss di Walter Reder (560 morti tra cui donne e un centinaio di bambini), suscita già polemiche, accuse di falsi storici e persino di revisionismo. E alla vigilia della sentenza della Cassazione (stamani a Roma) su quell'eccidio — arrivato al capolinea dopo più di mezzo secolo di colpevole dimenticanza con i fascicoli fatti marcire negli «armadi della vergogna » — si materializzano gli spettri di mai sopite polemiche sul ruolo della lotta partigiana nell'Alta Versilia. A lanciare gli strali sul film del grande regista americano, una sezione versiliese dell'Anpi, amministratori, politici e storici locali. Arrabbiati per una presunta «licenza cinematografica » nella quale lo sceneggiatore, seguendo la trama del romanzo di James McBride (Rizzoli, 2002) al quale si ispira il film, avvalorerebbe la tesi che le Ss fossero a caccia di partigiani. Dunque non un eccidio premeditato e pianificato, un atto di terrorismo, come lo ha definito il tribunale militare della Spezia, che due anni fa ha condannato all'ergastolo dieci esecutori materiali (ufficiali e sottufficiali oggi anziani pensionati che non faranno un giorno di carcere), ma una strage in qualche modo indotta da una rappresaglia.

«È una ricostruzione cinematografica fasulla, che non tiene conto della realtà storica — accusano Moreno Costa, Enio Mancini e Giovanni Cipollini, della sezione Anpi di Pietrasanta —. È incredibile che ancora oggi si riproponga come causa della strage di 560 civili la presenza dei partigiani a Sant'Anna». E Marco Bonuccelli, capogruppo di Rifondazione alla Provincia di Lucca, scrive: «Pur stimando e apprezzando il cinema di Spike Lee non posso ritenere una "licenza cinematografica" la totale invenzione sulle motivazioni che portarono i nazifascisti a compiere la strage di Sant'Anna. Quindi è necessario, secondo me, stralciare una finzione di questo tipo altrimenti i danni alla memoria e verità storica saranno gravissimi».

Giorgio Giannelli, ex giornalista parlamentare e storico, fa un appello al regista e gli chiede un taglio: «Mi metto in ginocchio e chiedo a Spike di tagliare tre metri del suo film. La strage di Sant'Anna non è un romanzo, fu una tragedia che appartiene alla storia. E un episodio inventato può stravolgere la storia. Il film avrà una risonanza mondiale. Allora tremo a sapere che da Tokyo a New York, da Mosca a Nuova Delhi sia raccontata una storia falsa. La nostra ».

Eppure c'è chi parla di polemiche insulse, strmentali. Come il sindaco di Stazzema, Michele Silicani: «Polemiche che nascono da una sbagliata interpretazione di una scena del film, nella quale un nazista chiede al prete del paese, don Innocenzo Lazzeri che sarà poi trucidato, dove è un inesistente partigiano chiamato Papalla e se ce ne sono altri in montagna ». Una scena, sostiene il primo cittadino, «che non modifica la storia, il valore della Resistenza e soprattutto riafferma che l'eccidio fu premeditato e pianificato come confermato da testimoni e storici. Vorrei rassicurare l'Anpi che i valori della Resistenza non saranno stravolti e sono certo che Spike Lee farà un capolavoro ».

Marco De Paolis è il pm del processo contro la strage. Non vuole parlare del film: «Non è mio compito e comunque un romanzo e un film sono anche opere di fantasia — dice —. Da magistrato che ha indagato su quell'eccidio dico solo che non fu una rappresaglia. I soldati nazisti massacrarono uomini, donne e bambini e fu un atto di terrorismo, pianificato e studiato nei minimi particolari. Deciso dai vertici del comando tedesco come politica del terrore per dissuadere i cittadini ad aiutare i partigiani».

Marco Gasperetti
06 novembre 2007

fonte: http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_06/santanna_stazzema_spike_lee_gasperetti_partigiani.shtml

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REVISIONISMO? ORMAI E' UNA MODA..


L'ufficiale nazista Gerard Sommer

Strage di Stazzema, chiesto annullamento per i tre nazisti



12 agosto del 1944, a Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, gli uomini non c’erano, erano a lavorare nei boschi: le SS arrivarono, rastrellarono ogni casa e trucidarono gli anziani, le donne e i bambini che erano rimasti in paese. Cinquecentosessanta persone morirono così, in quattro ore, fatte fuori da 10 nazisti. Il tribunale militare di La Spezia nel 2005 li aveva condannati tutti all’ergastolo. Ma più di sessant’anni dopo, il procuratore generale vuole scrivere tutta un’altra storia.

Per tre degli imputati, l' ufficiale nazista Gerard Sommer e i sottufficiali Geory Rauch e Karl Glopler, coloro che ordinarono il rastrellamento e l’eccidio, infatti, la condanna è momentaneamente annullata. Il sostituto procuratore generale, Vittorio Garino, ha chiesto un nuovo processo d’appello. Motivo? I quattro soldati semplici che testimoniarono contro i tre militari dovrebbero essere indagati anche loro. Quindi, testimonianza nulla.

«Devo fare quello che mi dice la mia coscienza – ha detto il Pg Garino – nonostante i fatti contestati agli imputati siano gravissimi e raccapriccianti». Mancherebbe, secondo il pg, «la prova della loro presenza fisica a Sant'Anna di Stazzema». E soprattutto, nel processo sono stati «sentiti come testimoni quattro soldati semplici nazisti che parteciparono ai rastrellamenti e che, quindi, dovevano essere ascoltati con le maggiori garanzie riservate alle persone che hanno la qualità di coindagato».

Cavilli giuridici che sbattono la porta in faccia alla richiesta di verità e giusitizia che tutti si attendono dopo sessant’anni. E invece no, ai rappresentanti delle parti civili che si trovavano in aula, dalla Regione Toscana alla provincia di Lucca, dal Comune di Stazzema fino ad alcuni superstiti dell’eccidio, è toccata la pena di dover sentire anche una richiesta di annullamento. D’altra parte, nessuno dei nazisti imputati ha mai espresso alcun pentimento. Solo un soldato, Adolf Beckert, dopo una conversione religiosa, decise di parlare.

La prima sezione penale della Corte di Cassazione emetterà il suo verdetto giovedì mattina. Intanto, però, si sono già scatenate le reazioni del mondo politico e civile. E anche dei sopravvissuti: «Ho testimoniato più volte, adesso lo Stato deve darci giustizia e verità. Solo questo vogliamo, non abbiamo mai chiesto nessun risarcimento». A parlare è Mauro Pieri che quel giorno di agosto del ’44 aveva 12 anni: «Sono stato portato al chiuso – racconta – con mia madre che aveva 35 anni, mia sorella di 10 e i miei due fratelli di 9 e 3 anni: sono sopravvissuto tra i cadaveri solo perchè mi hanno creduto morto. Ho preso una revolverata e otto schegge di bomba. Oltre mia mamma e i fratelli i nazisti mi hanno ucciso 41 parenti». «La verità sulla strage di Sant'Anna di Stazzema è mancata per 60 anni – afferma il sindaco di Sant'Anna di Stazzema, Michele Silicati – adesso è una vergogna che la Procura della Cassazione abbia chiesto di annullare le condanne per i tre nazisti».

«Sconvolti e indignati» anche il capogruppo Prc a palazzo Madama Giovanni Russo Spena e la senatrice Lidia Menapace, ex partigiana.

Pubblicato il: 06.11.07
Modificato il: 06.11.07 alle ore 17.49

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=70389

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24 commenti:

elena ha detto...

Ovviamente questa è una notizia che il TG2 si guarda bene dal dare... troppo poco schierato, il nostro mezzo di informazione! Che trova il tempo di dire che la sinistra radicale proporrà emendamenti al pacchetto sicurezza "per dimostrare di non essere d'accordo con la destra" (parole quasi testuali del giornalista) o di annunciarci che il presidente francese ha divorziato o che è nata una povera innocente che si porterà per sempre la croce del cognome che si ritrova... ma di revisionismo strisciante sulla nostra storia, no. Quello è tabù. Oppure, che è peggio, non ci deve interessare. Bella roba...

Franca ha detto...

I TG italiani ormai esistono solo per dispensare pettegolezzi da cronaca rosa e soddisfare il nostro voierismo per quella nera.
Il revisionismo ormai non si può definire strisciante, ma è apertamente manifesto.
Cosa accadrà quando perderemo tutti coloro che posseggono la memoria diretta dei fatti?
Basterà quello che possiamo tramandare noi che, perlomeno, stiamo stati i diretti ascoltatori di chi questi fatti tragici li ha vissuti in prima persona?

Anonimo ha detto...

Non credo che si perderà la memoria storica del nazismo, ci sono troppi documenti e video che non potranno essere distrutti. Lo stesso Spike Lee è testimone, con la sua opera, delle atrocità commesse, anzi ne darà rilievo in campo internazionale. Che cercassero un partigiano o fosse solo un raid pianificato ha poca importanza a fronte dell'enorme delitto.
Eppure erano uomini sia gli assassini che le vittime, e gli uomini non sono frenati nelle loro pulsioni dalle "memorie storiche".

Mat

Anonimo ha detto...

Ho guardato con attenzione la foto di Gerard Sommer. Non sembra un lupo o un assassino.
Forse solo un cane addestrato.
Mat

Anonimo ha detto...

Mi sono imbattuto casualmente in questo blog e devo dire che non sapevo se ridere o piangere per le cretinate STORICHE che vengono continuamente scritte. Insomma devo dire che il blog interpreta molto bene la vulgata resistenziale e le menzogne antifasciste! Mi sa che ci vorranno altri 10.000 Giampaolo Pansa e Renzo De Felice per riportare alla luce la realtà dei fatti negata dai vincitori al prezzo della morte di migliaja e migliaja di fascisti!
Una domanda: Ma che gusto e divertimento provate a tenere ancora odio? Che divertimento provate a stare quì dentro a sparare notte e giorno centinaja di cretinate senza allargare i propri orizzonti mentali???
Mah...

Equo ha detto...

L'apertura degli orizzonti mentali prevede di sostituire la "i" con la "J"? O colui che si firma "Decima Mas" e che sicuramente ha molta ammirazione per quel fallito anche come golpista di Junio Valerio Borghese ha semplicemente la tastiera guasta? Mah! Sta di fatto che sono sempre stupito di vedere come i fautori dell'italianità compiano scempi sulla lingua italiana.
Nel merito "politico" non entro neppure: non credo che ne valga la pena...

Equo ha detto...

Errata corrige: avevo letto Decoma Mas anziché Decima LEgio, quella dei pretoriani di quell'altro golpista che si chiamava anche lui Cesare e Giulio.... corsi e ricorsi storici. La sostanza non cambia.

elena ha detto...

Hai ragione Equo: la cosa più mi "divertente" della maggior parte dei nostalgici che si affacciano - per sbaglio, beninteso! - a questo blog è la loro... diciamo "precaria" conoscenza dell'italiano. Un errore di battitura ci sta, ma che a strapazzare la nostra lingua siano proprio coloro che si ergono a paladini dell'italianità...
Cmq per quel che mi riguarda non c'è odio. Incomprensione sì - nel senso che proprio non li capisco, ma nemmeno ci tengo troppo. Perché io sono sempre disposta al dialogo, ma se uno viene in casa mia a dirmi quanto son cretina... per quel che mi riguarda se ne può stare in mezzo ai suoi pari.

Equo ha detto...

Quando sono stato a visitare il lager di Buchenwald devo ammettere d'aver provato anche qualche conato d'odio per gli autori di tutto quel freddo e calcolato orrore, ma verso questi nipotini di SS col cranio rasato provo solo pietà...

Anonimo ha detto...

Da quanto avete scritto non fate altro che dar man forte alla mia prima impressione: vi credete intelligenti quando non siete altro che ignoranti!
Se non conoscete la Lingua Ialiana evitate di "correggere".
La Lingua Italiana prevede l'uso della "j" semivocalica.
Si ha "j" semivocalica quando regge una vocale ad inizio parola (es. Jgoslavia, jone, jao), o quando si trova tra due vocali (operajo, migliaja, alleluja).
Dunque, oltre la storia, ripassatevi pure l'italiano.
Non commento neppure la gaffe di chi scambia la X LEGIO creata da Giulio Cesare prima e da Agusto poi, con la X MAS!
Non commento neanche chi crede che i fascisti siano i pelati col cranio rasato, tatuaggi e catene! Questi sono solo imbecilli che vanno allontanati!
Io non sono quì per offendere o provocare, mi reputo preparato in storia, e sono disponibile al dialogo. Ma da quanto sin'ora letto mi son fatto una opinione, spero errata, su di voi.

Equo ha detto...

No. Ti sei fatta un'opinione giusta. E credo che anche la nostra nei tuoi confronti lo sia. Per quanto riguarda la "J" ti faccio notare che l'alfabeto italiano ha 21 lettere... e quella non è compresa e, semmai, il vezzo di usarla tra le vocali è un arcaismo francesizzante che il tuo amato duce aborriva :-) Sono lieto per te se non hai la testa rasata ed una svastica tatuata sul cranio: tu potrai anche voler cacciare quei ragazzotti, ma sta di fatto che essi credono nelle tue stesse cose e non in quelle in cui credo io ed altri frequentatori di questo blog. La cosa dovrebbe farti riflettere. Forse tu t'ispiri alla Repubblica Sociale od alla prima Carta dei Fasci (quella dei Sansepolcristi, per capirci)... ovvero a quel programma vagamente ancora socialisteggiante che Mussolini tradì in ogni sua parte nel giro di pochi mesi. Dici di voler cercare il dialogo, ma è una caratteristica del fascismo criminalizzare chi la pensa in un altro modo (come la Storia, che tu conosci bene, c'insegna)... ergo non credo che si possa né si debba dialogare con chi, se lo potesse, vorrebbe ridurti al silenzio. Il fascismo non è stato altro che la "longa manus" del potere economico agrario-industriale... e tutto il resto sono romanticherie di persone perse in un passato che, per altro, fu anche ignobile e sordido.

Equo ha detto...

PS: a proposito di Legio o MAS chiedo scusa: avevo proprio letto male la firma...come ribadito la sostanza non cambia.

Anonimo ha detto...

Carissimo equo,
quanto alla "i" semivocalica (j) il suo uso in dette circostanze non è obbligatorio, ma è ortograficamente e stilisticamente più corretto, come ben sapeva appunto Pirandello.
Lungi dall'essere un francesismo, era molto usato dai grandi della letteratura italiana (Manzoni ad esempio scriveva "notajo"), Pirandello ne era un sostenitore convinto come me. Quanto a Mussolini sbagli ad affermare che lo abolì, basti ricordare uno dei più celebri saluti fascisti: eja eja alalà :-)
comunque se vuoi puoi informarti meglio sul forum dell'Accademia della Crusca ;-)
detto ciò, vedo che dalla tua risposta traspare una minima possibilità al dialogo(mi sbaglio ancora?).
Anzitutto chiariamo che il Fascismo è un'idea UNIVOCA, che non cambiò mai i suoi principi di fondo, ma cambiò i mezzi con cui attuare pragmatisticamente il suo fine: LA COSTITUZIONE DELLO STATO ETICO CORPORATIVO! Un modello sociale dove il popolo è artefice del proprio destino e fa parte a pieno titolo della vita politica dello Stato totalitario.
Un modello tutto spirituale in opposizione al materialismo gretto dei comunisti e alla loro assurda lotta di classe! Il Fascismo vuole la collaborazione tra le classi per la grandezza della Patria!

Dunque Mussolini NON tradì alcun ideale iniziale, poichè fu sempre lineare e coerente con l'obiettivo finale.
Il Fascismo potere degli agrari-industriali? Basti solo leggere la legislazione sociale del Fascismo per accorgersi che non è vero.
Infine chiariamo una cosa:
il Fascismo è scomparso nel 1945. TUTTO CIO' CHE VIENE DOPO NON E' FASCISMO! I teppisti che sbandierano il Fascio, che urlano Sieg Heil, che stanno nella cosiddetta "area" sono a pieno titolo ANTIFASCISTI poichè fanno il gioco dell'antifascismo!

Oggi il Fascismo ha due nemici:
1) Gli antifascisti;
2) Gli pseudo-fascisti nazistoidi che si definiscono tali! Per noi DOPPIO PROBLEMA!
Tenete anche presente che NAZISMO e FASCISMO sono due cose ben diverse, accumularli come fate voi è una vulgata storica!

Il Fascismo NON vuole lo stato di polizia.
Il Fascismo NON vuole la dittatura.
Il Fascismo NON vuole la violenza di Massa.
Il Fascismo NON erge a modello politico la pratica del concentrazionamento in massa degli avversari e la loro eliminazione fisica.
Il Fascismo NON si propone di sopprimere gruppi sociali o nazionali.
Il Fascismo NON vuole l'annientamento di realtà politiche nazionali.
Il Fascismo NON vuole ergere uno Stato a Dio del Popolo.
Il Fascismo, viceversa, vuole FORMARE ETICAMENTE, NELLA DISCIPLINA CORPORATIVA, gli individui componenti la comunità nazionale, per garantire una BASE MORALE E SPIRITUALE SOCIALMENTE UNITARIA di quella stessa nazione!
Questo costituisce l’essenza più profonda del concetto di totalitarismo fascista.

elena ha detto...

Certo sei “originale”, X LEGIO… Dici che sei qui per discutere ma esordisci dando dei cretini ed ignoranti a quelli che hanno scritto prima di te. Come invito al dialogo non mi sembra granché: se io entrassi in un blog fascista e parlassi di falso storico e di corbellerie epocali, credi che qualcuno mi risponderebbe in modo educato? Aggià, ma quelli non sarebbero i veri fascisti (se ti ho capito bene). Dimmi allora dove li trovo, che quando sono in vena di dibattiti magari mi ci fiondo e poi ti dico.
Per quel che mi riguarda, cerco di tenermi aggiornata anche nel campo della “conoscenza della lingua italiana” – anche se non approvo/adotto tutte le “novità” o gli arcaismi. Ma tu che sei perfetto e l’italiano lo conosci bene, per favore, illuminami: da quando si comincia una frase con un verbo alla seconda persona plurale e si continua con una generica terza, come qui: “Che divertimento provate a stare quì dentro a sparare notte e giorno centinaja di cretinate senza allargare i propri orizzonti mentali???”?
Potrei proseguire sempre citandoti, ma credo tu abbia capito il concetto: se davvero vuoi il confronto ed il dialogo, magari un po’ di umiltà non guasta…
E passiamo al resto. Il fascismo è morto nel ‘45 e tutti coloro che dicono di esserlo oggi sono fiancheggiatori dei comunisti, evinco dalle tue parole. Il fascismo vero è quello che “vuole FORMARE ETICAMENTE, NELLA DISCIPLINA CORPORATIVA, gli individui componenti la comunità nazionale, per garantire una BASE MORALE E SPIRITUALE SOCIALMENTE UNITARIA di quella stessa nazione!”, sostieni. E poi proclami che il fascismo NON vuole tutta una serie di cose che, invece, sono state ripetutamente messe in atto negli anni di regime mussoliniano (vedi leggi razziali, confino, incarcerazioni, botte, omicidi). Cos’è, tutto un falso storico? Come ha insinuato l’SS di Sant’Anna di Stazzema? E’ propaganda bolscevica? Allora siamo proprio tanti, noi komunisti! Comprendiamo uno schieramento estremamente composito, se perfino Biagi – che proprio in veste di comunista non vedo - ha partecipato alla Resistenza! Ma anche fosse (e non è) come interpreto dalle tue parole, sai qual è la differenza? Che tu, qui, ora ed in casa di una “nota sovversiva”, dici quello che ti pare senza che alcuno ti censuri. Gramsci invece – tanto per citarne uno – scriveva dal carcere. Ti pare poco? Vedi, hai l’atteggiamento tipico (che per carità, non è solo del “fascista” in senso stretto) di chi viaggia con la verità in tasca. La sua. Sembrerebbe più logico, almeno a me, lasciare perdere il fascismo e prendere un altro nome, no? Così non si ingenerano confusioni…
Parli di “COSTITUZIONE DELLO STATO ETICO CORPORATIVO! Un modello sociale dove il popolo è artefice del proprio destino e fa parte a pieno titolo della vita politica dello Stato totalitario”: spiegati meglio. A me sembra solo uno slogan. Come può un popolo, secondo la visione fascista cui ti ispiri, essere artefice del proprio destino? E cos’è uno stato totalitario? Come lo vedi? Cosa fa?
Quanto ai teppistelli che con croci uncinate e crani rasati infangano la memoria ed il luminoso destino dei veri fascisti, scusa, ma se proprio li aborrite, perché non li isolate? (ma poi, prima spiegami chi siete voi – o sei tu da solo – perché anche questa è una faccenda poco chiara, per me). Mi sembra un po’ il discorso delle varie società calcistiche: sempre pronte a vituperare, a parole, i violenti da stadio. Quando fanno macelli, tutti addosso – ma morire che una società, che pure ben conosce nomi e cognomi dei facinorosi, li allontani volontariamente. Come dire: qualcuno dovrà ben fare il lavoro sporco… e questa a casa mia si chiama connivenza.
E adesso rispondo a Myecud, cui devo una replica da tempo immemorabile – e me ne scuso.
Anzi, se ancora mi ricordo come si fa ed il computer regge, vi informo che sposterò questo dibattito – accomunandolo a “rinasce il partito fascista” di parecchio tempo fa – nel forum. Niente paura, nemmeno di là ci sono procedure strane o “identificazioni” necessarie all’ingresso.
Innanzitutto vorrei capire a quali dei tuoi passaggi non ho risposto, così magari rimedio. Quanto alle dittature ed al mio odio di parte, ti sbagli (secondo me, ovvio). Infatti sia tu che altri, come puoi ben vedere, qui dite quello che volete e io non ho mai cancellato alcun commento, neanche quelli che trovo quantomeno sgradevoli (ma penso anche che, in questo caso, la figura barbina ce la fa chi li ha scritti: c’è quindi una certa dose di perfidia nel lasciarli, lo ammetto). Io odio le dittature che non hanno le mie idee? Mah… sapevo di essere piuttosto megalomane, ma anche solipsista e totalmente autarchica no! Perché vedi, temo che l’unica a pensarla esattamente come me sia proprio io…
Dici che non c’è un partito che ti rappresenta e che questo non ti garba. Sono d’accordo. Ma perché deve proprio chiamarsi partito fascista, quello che ti rappresenta? Oggettivamente il fascismo al potere nel ventennio non ha fatto solo cose buone… e se la maggioranza (o i suoi rappresentanti, anche se non è esattamente la stessa cosa) decide che di “partito fascista” non ne vuole più sentir parlare, la democrazia impone di accettarlo. Sta stretto anche a me questo ragionamento, cosa credi… da brava anarchica, sono abituata ad essere minoritaria e, a volte (non sempre), tollerata. Non per questo mi metto a resuscitare morti o a fondare partiti: continuo a dire quello che penso, sperando di incidere in qualche coscienza e di illuminare (oscurare, diresti tu, suppongo…) qualche mente ricettiva.
E poi sì. Per me “fascismo è sinonimo di violenza”, o quantomeno di non libertà. Per te significa “onore, forza, lealtà”. Ma cos’è poi l’onore? E la forza per cosa? La lealtà nei confronti di chi? Come dire forse che chi non è fascista è bugiardo e disonesto? Ma dai…
E se tuo figlio mette le dita nella presa lo schiaffetto o glielo dai prima o non serve a nulla, perché come minimo ha imparato la lezione da solo. La mia, di figlia, mentre diceva (aveva un paio d’anni) “scotta?” ha messo il dito sulla piastra del gas appena spenta. Se n’è accorta da sola, che scottava… ma secondo te avrei dovuto darle pure uno schiaffo? E’ ovvio che, se ne avessi avuto il tempo, gliel’avrei impedito PRIMA. Ma dopo l’ho consolata e coccolata – ti assicuro che ha imparato ugualmente e le mani sul gas non le ha più messe. E comunque io parlavo di altre situazioni. Meno “urgenti” ma ugualmente importanti. Che, tu dici, sono atteggiamenti comuni a liberali e comunisti. A parte il fatto che ognuno parte dalle sue esperienze personali – e se io dico che l’hanno fatto persone che si richiamano ideologicamente al fascismo dammi almeno il credito di fidarti… oppure la chiudiamo qui: è inutile parlare con persone di cui metti in dubbio la parola, no? Io quei fatti li ho visti o ho parlato con i diretti interessati. Allora definiamo il fascismo – opinione personale, sia chiaro: mancanza e/o negazione di libertà di scelta e di parola. Sopraffazione. E non mi piace.
Dopodiché mi dici che tutti i governi hanno usato i propri soldati come carne da cannone. Vero. E se ne parla… almeno, qualcuno lo fa. Io critico – e se vai a ritroso in questo blog te ne puoi render conto da solo – non solo i fascisti ma pure gli americani e tutti quelli che, secondo me, sfruttano la povera gente. Compreso il governo italiano che manda i “missionari di pace”… Anche se poi ci sarebbe da disquisire sul fatto che questi ultimi hanno accettato di andarci o l’hanno addirittura chiesto. Quanto poi al "i morti ammazzati non resuscitano grazie al prosciugamento dell’agro pontino", non era riferito ai soldati ma ai civili. Non che cambi molto. In ogni caso ti rimando ad un mio intervento in un altro blog: forse ti può illuminare sulle mie posizioni senza che debba ripetermi (ebbene sì, sono pigra…) . Potrei anche ripostarlo qui, ma magari ti interessano anche gli antefatti e diverrebbe una faccenda troppo lunga:
http://italianiestero.blogspot.com/2007/01/compagni-e-camerati.html
Il governo perfetto non esiste e non esisterà: certo, hai ragione. In fondo siamo uomini, quindi fallibili. Ma se cominciassimo tutti quanti a metterci del nostro, anziché aspettare che siano sempre gli altri a cominciare? Se tutti rinunciassimo a qualche nostro privilegio o comodo per il bene comune?
E ci credo, che vivrai benissimo lo stesso anche senza “scontrarti” con me. Non solo, te lo auguro pure!
Non sono sicura di apprezzare l’onore che mi auguri (o professi?): prima dovresti spiegarmi cosa intendi.
E, ultima cosa: se riesci, salta la frase finale, la prossima volta. Non mi piace e trovo che non abbia molto senso: “noi” chi? Voi? Non sarebbe carino nei miei confronti. Io e te? Improbabile: dobbiamo ancora vedere se abbiamo qualche idea in comune…Noi quelli dalla mia parte? Be’, tanto per stare sul sicuro faresti meglio a dire “a te”. Ma non credo ti ci butteresti in mezzo comunque… J
Conclusione: se davvero non siete illiberali e violenti come i presupposti mi hanno spinto a credere, forse faremmo meglio a lasciare perdere le etichette…

Anonimo ha detto...

X Elena:

"Certo sei “originale”, X LEGIO… Dici che sei qui per discutere ma esordisci dando dei cretini ed ignoranti a quelli che hanno scritto prima di te".

Beh da quanto ho letto la storia è quì vista in modo fazioso. Comunque tranquilla, sono anche il primo a far notare queste "vulgate" anche dall'altra parte (quella peseudo-fascista).
Ad ogni modo intendo accantonare i miei giudizi personali ed instaurare un, spero proficuo, dialogo.

"Per quel che mi riguarda, cerco di tenermi aggiornata anche nel campo della “conoscenza della lingua italiana” – anche se non approvo/adotto tutte le “novità” o gli arcaismi. Ma tu che sei perfetto e l’italiano lo conosci bene, per favore, illuminami: da quando si comincia una frase con un verbo alla seconda persona plurale e si continua con una generica terza, come qui: “Che divertimento provate a stare quì dentro a sparare notte e giorno centinaja di cretinate senza allargare i propri orizzonti mentali????"

Sono andato a rileggere ma non mi pare di aver cominciato con un verbo in seconda persona plurale. Mi son mantenuto sul generico salvo poi parlare in terza persona plurale.

"Potrei proseguire sempre citandoti, ma credo tu abbia capito il concetto: se davvero vuoi il confronto ed il dialogo, magari un po’ di umiltà non guasta.."

Ma ci mancherebbe altro! Mi rimangio eventuali offese personali.

"E passiamo al resto. Il fascismo è morto nel ‘45 e tutti coloro che dicono di esserlo oggi sono fiancheggiatori dei comunisti, evinco dalle tue parole"

Più che "fiancheggiatori dei comunisti" è più corretto dire che fanno il gioco dell'antifascismo.
Questi individui, lungi dall'essere con noi conniventi, sono i nemici primigeni da combattere perchè deformano l'immagine del buon fascista portatore di sani ideali e CIVILI.

"Il fascismo vero è quello che “vuole FORMARE ETICAMENTE, NELLA DISCIPLINA CORPORATIVA, gli individui componenti la comunità nazionale, per garantire una BASE MORALE E SPIRITUALE SOCIALMENTE UNITARIA di quella stessa nazione!”, sostieni. E poi proclami che il fascismo NON vuole tutta una serie di cose che, invece, sono state ripetutamente messe in atto negli anni di regime mussoliniano (vedi leggi razziali, confino, incarcerazioni, botte, omicidi)".

Il Fascismo non è necessariamente legato al mezzo della dittatura ma tale evento fu provocato da contingenze storiche. Lo stesso Stato durante la R.S.I non fu meno "totalitario " dello Stato Fascista del "ventennio". Eppure fu Istituzionalmente diverso. Cosa che non gli impedì di essere pienamente fascista. In un libro di Carlo Silvestri ( Matteotti Mussolini ed il dramma italiano ), lo stesso fondatore ed ideologo per eccellenza del partito delle camice nere, Benito Mussolini, afferma che se il caso Matteotti non fosse esploso, lo Stato Etico Corporativo avrebbe trovato condizioni istituzionali completamente diverse in cui poter essere realizzato!
Mussolini non aveva intenzione di creare una dittatura, anzi la sua azione fu diretta alla creazione di un Governo di coalizione nazionale comresi i socilisti.
Ma l'uccisione di Matteotti ad opera di fascisti fuori legge lo costrinse a dare vita alla dittatura.
Una dittatura che, però, fu solo in ambito istituzionale poichè NON EBBE LE CONNOTAZIONI PRATICHE DELLE ALTRE DITTATURE.
La dittatura mussolianiana, oltre che a poggiarsi su un vastissimo consenso popolare, non uccise i propri avversari politici il più delle volte se ne andarono di spontanea volontà dall'Italia.
Se ci fossero state davvero tutte le persecuzioni INVENTATE dalla resistenza, come poteva esserci la resistenza? Se gli avversari fossero stati eliminati o perseguitati davvero e in massa, come potevano I CAPI POLITICI E STORICI delle opposizioni ORGANIZZARE la resistenza stessa? Pertini in testa? Se la "violenza fascista" fosse stata davvero il TERRORE che voi inventate, come potevano i fascisti contare storicamente PIU' MORTI E TORTURATI di quanti mai una "dittatura" che si presuppone "attiva" abbia mai contato?
Tutti sanno che Trilussa poteva tranquillamente pubblicare le sue vignette satiriche contro la dittatura, che Benedetto Croce non fu mai disturbato!

"sai qual è la differenza? Che tu, qui, ora ed in casa di una “nota sovversiva”, dici quello che ti pare senza che alcuno ti censuri. Gramsci invece – tanto per citarne uno – scriveva dal carcere. Ti pare poco? Vedi, hai l’atteggiamento tipico (che per carità, non è solo del “fascista” in senso stretto) di chi viaggia con la verità in tasca. La sua. Sembrerebbe più logico, almeno a me, lasciare perdere il fascismo e prendere un altro nome, no? Così non si ingenerano confusioni…"

Noi oggi non possiamo dire TRANQUILLAMENTE quello che vogliamo, perchè le pressioni sono varie e di varia misura. Sono usate in modo "dosato", all'occorrenza. Poi in passato si trovò il modo di "ricorrere" per non subire le punizioni della "apologia di reato"... Ma questo è un altro discorso.
Sta di fatto che una formale DEMOCRAZIA (non parliamo di una dittatura!) legalizza il reato di opinione, non garantisce la libertà di parola e di stampa. Ha costituito una nomenklatura atta a garantire l'indiscutibilità di ORDINI diramati dalla "repubblica".
Ha fatto in modo di blindare la ricerca storica e politologica, perseguitando coloro che, DA LIBERI, vogliono seguire un ricerca AUTONOMA, sempre rispettosa della legge e dei costumi.

Prendi Pansa. Nonostante sia antifascista ha subito attacchi vergognosi e non è stato eliminato dalla nomenklatura solo per i suoi trascorsi. Ma Renzo Martinelli, ad esempio, regista del film Porzus non ha avuto la stessa fortuna e non ha più potuto lavorare!


Come tanti non possono lavorare e non possono "ambire" a determinati settori (direi quasi tutti. Anche i più umili) della società se NON HANNO LE TESSERE dei più svariati partiti. E questa non è retorica. E' CRONACA NAZIONALE.

"Parli di “COSTITUZIONE DELLO STATO ETICO CORPORATIVO! Un modello sociale dove il popolo è artefice del proprio destino e fa parte a pieno titolo della vita politica dello Stato totalitario”: spiegati meglio. A me sembra solo uno slogan. Come può un popolo, secondo la visione fascista cui ti ispiri, essere artefice del proprio destino? E cos’è uno stato totalitario? Come lo vedi? Cosa fa?"

Il discorso è lunghissimo ed è difficile se non impossibile parlarne in un blog.
Prima chiedevi dove sono questi "fascisti veri" così magari verrai a trovarci.
Bene mi farebbe molto piacere, l'invito è aperto a tutti. Ecco il nostro forum, potremo instaurare li un bel dibattito:

www.ilcovo.mastertopforum.net

"Quanto ai teppistelli che con croci uncinate e crani rasati infangano la memoria ed il luminoso destino dei veri fascisti, scusa, ma se proprio li aborrite, perché non li isolate? (ma poi, prima spiegami chi siete voi – o sei tu da solo – perché anche questa è una faccenda poco chiara, per me). Mi sembra un po’ il discorso delle varie società calcistiche: sempre pronte a vituperare, a parole, i violenti da stadio. Quando fanno macelli, tutti addosso – ma morire che una società, che pure ben conosce nomi e cognomi dei facinorosi, li allontani volontariamente. Come dire: qualcuno dovrà ben fare il lavoro sporco… e questa a casa mia si chiama connivenza".

A dire la verità noi li combattiamo, semmai, perchè voi continuate ad usarli???
Berlusconi li usa nella CDL per accaparrare voti, voi antifascisti li usate per proporre una immagine falsa sul Fascismo.
Secondo te, un servizio su una rete televisiva nazionale sull’
"area", che mostra dei rasati che gridano "sieg heil" e "morte agli
ebrei", condendo il tutto con la "fede per Mussolini", quanti risultati
ottiene in termini di antifascismo???? Te lo dico io: tanti!
L'antifascismo GODE nel vedere questi servizi e le persone comuni hanno
un motivo in più per ODIARE il fascismo che viene associato falsamente
a quelle teste pelate!

Quindi per noi un doppio problema! Ma secondo te come si fa a far
cambiare parere al cittadino qualunque? Con le spranghe o con la
politica corretta? NO! Con la cultura e l'informazione che si trova in mano vostra!

Equo ha detto...

Premetto che, per quanto mi riguarda, ognuno è libero di credere anche che Babbo Natale esiste...e, in questo, sono diverso da fascisti, nazisti, falangisti e salazaristi vari che, sempre, hanno impedito agli avversari politici di esprimersi, con lo scioglimento di partiti, la chiusura di giornali e l'imbavagliamento di altri, la proibizione di libere elezioni, ecc. Pertanto se qualche "nostalgico" vuole credere che il fascismo sia stato "patria, onore e gloria" e cose simili... libero di farlo, anche se rema contro tutte le evidenze storiche. Il discorso di X Legio mi risulta fumoso e notevolmente contraddittorio, ma, francamente, ho di meglio da fare, di solito, del prestarmi a servire da uditorio per dei comizi farneticanti. Nell'Europa del primo dopoguerra si profilava lo scontro tra una vecchia classe dirigente ed il "popolo" che, nelle trincee, aveva iniziato a voler prendere il destino nelle proprie mani. La risposta degli industriali e degli agrari al nascente movimento operaio fu l'istituzione di movimenti eversivi armati che imposero in Italia, Germania, Spagna e Portogallo delle dittature senza mezzi termini (in Italia con la determinate complicità dei Savoia), proibendo per vent'anni che il popolo si esprimesse con elezioni od anche solo che manifestasse opinioni diverse da quelle del regime. O, forse, la "nobiltà" del fascismo VERO sta nelle guerre coloniali in cui, primi nel mondo, facemmo un largo uso di gas... per altro finendo poi per farci cacciare a calci in culo? O nelle leggi razziali? Nella ridicola retorica di regime? Nel coinvolgimento in una guerra sciagurata e nel mandare gli Alpini in Russia con scarpe con la suola di cartone? Se, al di là degli slogan, ci si prendesse la briga di studiare veramente la Storia probabilmente molte banalità potrebbero evitare d'essere dette: durante il ventennio non è vero che ci fosse meno delinquenza (basta consultare i rapporti di polizia dell'epoca); è vero, invece, che i giornali avevano ordine di non parlare di fatti di cronaca nera per dare l'immagine di un Paese ordinato! Non è vero che Mussolini fu qualcosa di diverso da Hitler, se non nel senso che ne fu un servo sciocco: prova ne è che l'annessione dell'Austria da parte della Germania, che andava contro tutti gli interessi italiani, fu ingoiata borbottando... ma non facendo nulla per impedirla... Per non parlare, ovviamente, dell'adesione alle leggi razziali tanto care al Fhurer o dell'entrata in una guerra che ci ha portato solo vergogna e morte. Il caro Duce che, si dice, fu "costretto", poverino, a diventare un dittatore suo malgrado è quello che occupò il Parlamento dichiarando: "Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco per i miei manipoli..." cosa che si affrettò a fare subito dopo il delitto Matteotti che lui stesso ha ordinato, come quello dei fratelli Rosselli e molti altri. Insomma: sempre parlando a titolo personale, "dibattere" con ruderi del passato m'interessa poco e, semmai volessi farlo, andrei, appunto, in uno di quei siti (come quello segnalato) allo stesso modo con cui entro in un museo per guardare i fossili di dinosauro. Mi auguro che su "Solleviamoci" si possa tornare presto a parlare di cose che rivestono un interesse ed un valore maggiore, lasciando i fascisti della prima e dell'ultima ora nel loro stantio brodo.

Anonimo ha detto...

Equo sei veramente un "duro" .
La penserei davvero come te se tu ammettessi che tutti gli estremismi hanno fallito. il concetto è che qualsiasi forma di governo ideologico si serve di uomini.
Ecco il difetto di ogni ideologia, ha bisogno di uomini per realizzarsi.
Utopie, parole, tragedie, utopie, parole, tragedie......

Tu, Elena e xlegio avete una cosa in comune: credete in quel che pensate, ma soprattutto pensate che il marcio stia solo sulla sponda opposta.
Qualcuno si illuminò affermando che la giusta strada stava nel mezzo.
ciao
Mat

Anonimo ha detto...

"sono diverso da fascisti, nazisti, falangisti e salazaristi vari che, sempre, hanno impedito agli avversari politici di esprimersi, con lo scioglimento di partiti, la chiusura di giornali e l'imbavagliamento di altri, la proibizione di libere elezioni, ecc. Pertanto se qualche "nostalgico" vuole credere che il fascismo sia stato "patria, onore e gloria" e cose simili... libero di farlo, anche se rema contro tutte le evidenze storiche"

Scioglimento di partiti? proibizione libere elezioni? Chiusura di giornali?
Guarda che furono le contingenze storiche a determinarlo. OGGI IL FASCISMO NON E' LEGATO A QUESTA PRASSI E PUO' BENISSIMO FARNE A MENO!
Quella degli anni venti la chiami opposizione??? Guarda che l'Italia era sull'orlo della catastrofe spirituale e materiale, la democrazia era degenerata in oclocrazia. Mussolini trasformò l'Italietta che aveva abbandonato la Conferenza di Versaglia in una Nazione rispettata e temuta! Sta di fatto che tutti i contemporanei di Mussolini lo elogiarono per le misure prese.

"Il discorso di X Legio mi risulta fumoso e notevolmente contraddittorio, ma, francamente, ho di meglio da fare, di solito, del prestarmi a servire da uditorio per dei comizi farneticanti".

Cerca di provare quello che dici!

"Nell'Europa del primo dopoguerra si profilava lo scontro tra una vecchia classe dirigente ed il "popolo" che, nelle trincee, aveva iniziato a voler prendere il destino nelle proprie mani. La risposta degli industriali e degli agrari al nascente movimento operaio fu l'istituzione di movimenti eversivi armati che imposero in Italia, Germania, Spagna e Portogallo delle dittature senza mezzi termini (in Italia con la determinate complicità dei Savoia), proibendo per vent'anni che il popolo si esprimesse con elezioni od anche solo che manifestasse opinioni diverse da quelle del regime"

Nell’Italia del primo dopoguerra, tra il 1919 e il 1922, si assiste ad una lotta politica tra la sinistra social-comunista, i democratici liberal moderati di vario orientamento e i fascisti.
I primi, prendendo spunto da quanto accadeva in Russia per opera di Lenin, volevano l’abbattimento del parlamentarismo borghese e l’instaurazione immediata della “dittatura del proletariato” tramite la lotta insurrezionale di classe;
I secondi volevano mantenere sostanzialmente invariata la procedura parlamentare; i terzi il ripristino dell’ordine a qualsiasi costo e l’affermazione politica dei principi ideologici nazional-sindacali.
A questo punto della storia del fascismo non ritroviamo una dottrina, il perché lo spiega lo stesso Mussolini: "Il fascismo nacque come strumento per risolvere i problemi della società. In quel momento la risoluzione dei problemi stava, in primo luogo, nel ripristino dell’ordine. Il fascismo nacque da un bisogno d’azione ed azione fu".

Al popolo venne impedito di esprimersi con le elezioni??? Mi viene da ridere a pensare come voi, paladini della vostra democrazia, siete così legati al voto!
A quell'epoca al popolo non interessava minimamente il voto, e se vai ad informarti scoprirai che il voto si tenne in Italia fino al 1934, quindi per ben 12 anni il Fascismo lasciò questa prerogativa.
Tuttavia se ne vide l'inutilità: oltre 10 milioni di italiani votarono per il Fascio.

"O, forse, la "nobiltà" del fascismo VERO sta nelle guerre coloniali in cui, primi nel mondo, facemmo un largo uso di gas... per altro finendo poi per farci cacciare a calci in culo? O nelle leggi razziali? Nella ridicola retorica di regime? Nel coinvolgimento in una guerra sciagurata e nel mandare gli Alpini in Russia con scarpe con la suola di cartone? Se, al di là degli slogan, ci si prendesse la briga di studiare veramente la Storia probabilmente molte banalità potrebbero evitare d'essere dette: durante il ventennio non è vero che ci fosse meno delinquenza (basta consultare i rapporti di polizia dell'epoca); è vero, invece, che i giornali avevano ordine di non parlare di fatti di cronaca nera per dare l'immagine di un Paese ordinato! Non è vero che Mussolini fu qualcosa di diverso da Hitler, se non nel senso che ne fu un servo sciocco: prova ne è che l'annessione dell'Austria da parte della Germania, che andava contro tutti gli interessi italiani, fu ingoiata borbottando... ma non facendo nulla per impedirla... Per non parlare, ovviamente, dell'adesione alle leggi razziali tanto care al Fhurer o dell'entrata in una guerra che ci ha portato solo vergogna e morte".

Quì è palese la tua IGNORANZA ABISSALE in materia storica.
1= vatteli a leggere tu i rapporti della polizia e vedrai come ai tempi del Duce si poteva davvero dormire con le porte aperte!

2= Nazismo e Fascismo sono due cose TOTALMENTE DIVERSE!
Ma non voglio sprecare oltre il mio fiato verso uno che NON ASCOLTA. Meglio parlare coi muri, loro almeno ascoltano!

"Il caro Duce che, si dice, fu "costretto", poverino, a diventare un dittatore suo malgrado è quello che occupò il Parlamento dichiarando: "Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco per i miei manipoli..."

Perchè non continui il discorso?
"Potevo ma NON HO VOLUTO".
Ripeto: le circostanze indussero Mussolini a proclamare la dittatura.
Mussolini non ha ordinato l'omicidio di Matteotti.
Poichè spari sentenze arbitrarie, quando invece tutt'oggi gli storici continuano ad "investigare", portami il documento che provi la tua affermazione. Portami il documento con la firma di Mussolini ove viene ordinato di uccidere Matteotti. Di Stalin e di Hitler ce ne sono pervenuti parecchi, ma di Mussolini??? Provami COI DOCUMENTI che abbia ordinato UN SOLO OMICIDIO POLITICO!!!

"cosa che si affrettò a fare subito dopo il delitto Matteotti che lui stesso ha ordinato, come quello dei fratelli Rosselli e molti altri. Insomma: sempre parlando a titolo personale, "dibattere" con ruderi del passato m'interessa poco e, semmai volessi farlo, andrei, appunto, in uno di quei siti (come quello segnalato) allo stesso modo con cui entro in un museo per guardare i fossili di dinosauro. Mi auguro che su "Solleviamoci" si possa tornare presto a parlare di cose che rivestono un interesse ed un valore maggiore, lasciando i fascisti della prima e dell'ultima ora nel loro stantio brodo"

Benissimo prendo atto che non sei più disposto al dialogo, per chi lo dovesse essere il forum da me linkato è aperto a tutti. ANZI la presenza di gente che la pensa diversamente è auspicata sia per dibattere, sia per crare una certa vivacità all'ambiente.

Equo ha detto...

Una risposta dovuta a Mat: non so cosa ti faccia pensare che io ritenga che "il marcio sta solo dalla parte opposta". Io non ignoro i crimini dello stalinismo e, anzi, se fossi vissuto nell'URSS dell'epoca sarei molto probabilmente finito in un gulag o ammazzato a picconate; sono stato, in epoca non sospetta, pesantemente critico nei confronti della mancanza di libertà d'espressione nei Paesi del blocco sovietico e ritengo che NESSUNA CIRCOSTANZA giustifichi la menomazione delle libertà individuali... e questo vale per Mussolini come per Castro. Pur essendo consapevole che le "idee" (più che le ideologie) hanno bisogno di uomini per dar loro gambe, e del fatto che gli uomini sono fallibili e soggetti ad egoismi, continuo a credere che "libertà, uguaglianza e legalità" siano valori per i quali vale la pena di battersi e sbattersi e che, al contrario, ogni forma di fascismo, comunque mascherato, sia qualcosa da osteggiare. Il voler assimilare chiunque abbia delle convinzioni, al di là del loro merito, è un altro sintomo di quel comodo pressapochismo pragmatico che contraddistingue l'attuale momento storico e che porta dritti al revisionismo dal quale questa discussione è partita: io non sarò mai uguale a X Legio, così come i caduti per la libertà non saranno mai uguali a quelli morti per difendere una dittatura o come gli Ebrei, gli Zingari o gli omosessuali uccisi nei lager non saranno mai uguali ai gerarchi fucilati dopo il processo di Norimberga. Molto spesso, Mat (e parlo genericamente perché ti conosco troppo poco e troppo male per dare un giudizio sulla tua persona) il "collocarsi in mezzo" è solo un modo per giustificare il proprio disimpegno e la coltivazione del proprio asfittico "orticello"...

Anonimo ha detto...

"io non sarò mai uguale a X Legio, così come i caduti per la libertà non saranno mai uguali a quelli morti per difendere una dittatura o come gli Ebrei, gli Zingari o gli omosessuali uccisi nei lager non saranno mai uguali ai gerarchi fucilati dopo il processo di Norimberga".

Hai le classiche idee dell'antifascismo pù obsoleto.
Dstingui tra morti e morti, tra morti partigiani e morti fascisti.
Davvero patetico!
Potrei farlo anch'io dicendo che i partigiani erano dei banditi schierati col nemico, dei traditori della Patria che lottavano per l'avvento DI UNA DITTATURA PIU' SANGUINARIA E TOTALITARIA DI QUELA FASCISTA: QUELLA COMUNISTA!
Ma non lo facci, poichè penso che le logiche spietate di quegli anni erano frutto di una guerra civile sinonimo di tragedia della Patria.

La libertà non è un diritto ma un dovere! Essa deve essere meritata.
Quando un popolo cade nel disordine e nell'oclocazia la dittatura diventa una necessità organica che pone un freno all'eccessivo libertinaggio.
Troppa libertà porta una decadenza dei costumi e un pericolo per la razza umana (leggiti un po di Hobbes e Machiavelli, o Polibio).
Eppoi la storia ci insegna che la libertà è quella che ognuno riserba per se e nega agli altri.
La Rivoluzione francese simbolo stesso della libertà tolse la vita a milioni di persone!
La Resistenza simbolo della libertà tolse la vita e la lbertà a migliaja di fascisti!
Il mondo di oggi portatore della libertà la nega agli Stati più deboli sfruttati secondo le logiche della globalzzazione!
L'America simbolo della libertà continua ad infiammare interi popoli con le sue guerre imperialiste!
La libertà è un concetto vago e indefinito.
IL FASCISMO RIAFFERMA LA LIBERTA', LA VERA LIBERTA' SPIRITUALE DI OGNI UOMO!

Equo ha detto...

Credo che le ultime aggiunte di X Legio siano un autogol di dimensioni epocali e si commentino da sé per chiunque dotato di un minimo di ragione. Se i fascisti odierni fossero tutti così potremmo relegarli al ruolo di barzelletta. Purtroppo quelli come X Legio non contano niente neppure tra i loro camerati, quelli "veri"... al punto che il poveretto è costretto a frequentare un sito decisamente antifascista per avere qualcuno con cui parlare. L'unica parola che mi viene alla mente è : patetico.

elena ha detto...

Avrei voluto prendermi il tempo necessario per rispondere in modo articolato… invece il dibattito va avanti anche senza di me (giustamente), quindi mi adeguo e mi butto nella mischia, rischiando di trascurare alcuni punti importanti e facendomi prendere dalla foga. Ma è sempre meglio del silenzio.
Lascio perdere la questione prettamente linguistica originaria semplicemente per brevità – disposta a riprenderla in un qualsiasi momento, magari altrove.
“la storia è quì vista in modo fazioso”, dice Xlegio. Non sarò certo io a smentire il fatto che la storia viene scritta da chi vince, come non sono io a difendere la storia solo perché raccontata in un certo modo dalla maggioranza. Infatti non ho mai creduto alla conquista del west da parte dei coraggiosi uomini bianchi, o alla versione ufficiale dell’11 settembre… ma non continuo con gli esempi: ci siamo capiti. Il fatto è, però, che la mia personale analisi si basa innanzitutto su una domanda, alla cui risposta concorre poi la formazione delle mie convinzioni (chi frequenta questo blog ormai lo sa bene). La domanda è semplice: A CHI GIOVA? Difficilmente porterà benefici agli indiani pellerossa la rivisitazione dell’americanizzazione degli USA (sono rimasti talmente pochi e la loro cultura è stata talmente massacrata che al massimo possono sperare di sopravvivere un po’ meglio), o al portiere delle torri gemelle, mentre mi sembra piuttosto evidente che una riabilitazione del periodo fascista farebbe molto comodo a chi ancora auspica ad un ritorno in campo del fu pnf. Ci rifacciamo una verginità e poi torniamo a riproporre l’ordine… chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Tendenzialmente lo fanno tutti. Ma questo non altera la scorrettezza della suddetta morale. Vedi, Xlegio, se aspetti vent’anni forse ti andrà meglio. Già ci sono in atto – trasversalmente, peraltro – tentativi di revisione della storia in modo da far passare il ventennio come un periodo di normale vita politica… quello che frega è che, purtroppo per i revisionisti, esistono ancora dei testimoni. Mettiamo pure che tutti gli storici siano di parte eccetera: ma i testimoni e le vittime di pestaggi, soprusi e violenze cosa sono, tutti mitomani e/o pazzi e/o sognatori? Se dici che “Questi individui, lungi dall'essere con noi conniventi, sono i nemici primigeni da combattere perché deformano l'immagine del buon fascista portatore di sani ideali e CIVILI” insulti – neanche tanto implicitamente – quantomeno mio padre, mio nonno socialista e pure il gerarca, che non ha MAI nascosto certe “attività secondarie” del suo partito. Nessuno dei tre ci guadagna qualcosa, a sostenere che nel ventennio la libertà d’espressione era una barzelletta – tanto per dirne una. Io sono disposta ad ammettere che alcune cose buone sono state fatte anche nel ventennio – e siccome non ho voglia di ripetermi, gli interessati possono andare a rileggersi il post “rinasce il partito fascista” di vecchia memoria. Ma da qui a sostenere che quel periodo è stato un idillio di conquiste sociali, di pace e di non coazioni…
“Mussolini non aveva intenzione di creare una dittatura, anzi la sua azione fu diretta alla creazione di un Governo di coalizione nazionale compresi i socialisti.
Ma l'uccisione di Matteotti ad opera di fascisti fuori legge lo costrinse a dare vita alla dittatura” dici tu. Sì, posso effettivamente credere che il suo ideale sarebbe stato quello di essere idolatrato liberamente dalle folle. Ma poiché Matteotti (per dirne uno) si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, ecco che il suo piano plebiscitario va a pallino e si ritrova costretto a ricorrere alla dittatura… proprio un bel metodo democratico, non c’è che dire! Certo, ragionando così si giustifica tutto: se mio nonno socialista avesse smesso di voler pensare con la sua testa e si fosse piegato al pensiero fascista, non le avrebbe prese e non gli avrebbero somministrato l’olio di ricino… se i partigiani non si fossero ribellati, le fosse ardeatine sarebbero un luogo di villeggiatura… ma questa è solo la legge del più forte – nemmeno la legge della natura, perché quella, se la si lascia fare, ha una sua logica. Qui di logico non c’è nulla. Solo la sopraffazione.
Un manipolo di fascisti fuori legge (!) ammazza Matteotti (ma Mussolini non voleva, tant’è vero che non sta scritto da nessuna parte: ma tu non hai mai sentito parlare di ordini a voce? O di ordini sottintesi? O di connivenze? No, eh?), e allora il povero Mussolini, detto anche duce, non può che instaurare la dittatura. Per carità, bello il discorso al parlamento, in cui virilmente si assume la responsabilità dell’accaduto… ma si vede proprio che sono un’inguaribile romantica. Perché per me, se uno del mio partito sbaglia e mi manda a monte i piani (ancor più se io sono il capo), lo piglio e lo mando almeno per vent’anni a rieducarsi sul significato di stare al mondo. Invece che succede ai responsabili? Che non solo non vengono buttati fuori dal partito fascista, ma vengono difesi, al processo, da nientemeno che Farinacci. Processo un po’ farsesco magari, visti i dubbi risultati: parecchi dei cosiddetti colpevoli si sono arricchiti e han fatto carriera… e poi certo, alcuni aspetti della vicenda non sono mai stati approfonditi abbastanza – prima per via di un possibile coinvolgimento affaristico della monarchia, poi degli americani. Ma in concreto, Mussolini cos’ha fatto per dimostrare il suo sincero non coinvolgimento ed il fatto che quest’”omicidio preterintenzionale” gli fosse totalmente inviso? Mah! “la dittatura non uccise i propri avversari, che se ne andarono spontaneamente all’estero”: chiaro esempio di democrazia. Ma com’è che un Rosselli venne ammazzato all’estero? Ah già, colpa dei fascisti francesi – fuori legge pure quelli? O è l’eccezione che conferma la regola?
“Se ci fossero state davvero tutte le persecuzioni INVENTATE dalla resistenza, come poteva esserci la resistenza?” Se davvero il regime birmano massacra i monaci, come mai ce n’è in circolazione ancora qualcuno? Se Stalin ha mandato tutti gli oppositori in Siberia, com’è che adesso al governo non c’è Stalin due – il ritorno? Ma dai… forse è perché le idee non le imprigioni… forse è perché molta gente che inizialmente era quantomeno non contraria al fascismo, vedendolo poi nella pratica, ha deciso che non era quello che voleva… poi mi vieni a parlare di elezioni. “noi democratici” teniamo tanto al voto, ma tu che sei favorevole all’ordine ovviamente non hai mai sentito parlare di brogli… o di costrizioni. No, vero? Perfino la chiesa spesso s’è schierata (chi non ricorda “Dio ti vede, baffone no?”)
La cosa ridicola è che, stando a te, bisognerebbe applicare tutti i concetti di politica ed etica più pura al duce e a tutti gli altri solo l’infamia. Dovresti dirmi quanti anni hai: così capisco se imputare le tue affermazioni all’idealismo massimalista della gioventù o se invece ti stai cercando di ricostruire la storia a tuo uso e consumo. Tipo il buon selvaggio di Rousseau. Ma te l’ho detto, aspetta ancora una ventina d’anni: così non ci saranno più testimoni diretti a confutare le tue pensate.
(inciso per Mat: Aristotele parlava di aurea mediocrità, ma a me non piace. Quanto al fatto che io ed Equo pensiamo che il marcio stia tutto da una parte, ti sbagli: più volte entrambi abbiamo espresso ben altre convinzioni… a differenza di Xlegio, che butta a mare chiunque allo stesso modo tranne i fascisti veri, cioè loro)
Ed andiamo a “versaglia” – che, se capisco bene, si identifica in Versailles. Ma non ti rendi conto di quanto sia ridicola quest’italianizzazione coatta? Te lo dice una che aborre l’utilizzo forzoso di inglesismi, ma a tutto c’è un limite! Come si dice in fascista New York? Nuovaiorca, nuova città o cosa? E Liverpool? Liverpulla? Se iniziaste a pretendere che (mass) “media” venisse pronunciato appunto “MEDIA” e non “midia”, avreste la mia approvazione. Posso capire Marsiglia anziché Marseille, visto che è stata italiana. Ma cerchiamo di non esagerare… Bush diventa “Buscio”? Suvvia… anche se gli starebbe bene…!
E torniamo all’annosa questione dei partigiani che volevano instaurare la dittatura comunista. Ne abbiamo già parlato… comunque: questo sì che è un falso storico! Perché se fosse vero, significherebbe che TUTTI I PARTIGIANI erano comunisti: vallo a dire a, chessò, Enzo Biagi…
Ma ovviamente la Resistenza tolse la vita ai poveri fascisti che volevano solo il bene della patria… peccato che fossero solo loro a poter stabilire quale fosse effettivamente questo bene! Invece i fascisti, quando incontravano i partigiani, gli offrivano da bere e davanti ad una tavola imbandita cercavano di convincerli della giustezza delle loro idee…
La libertà è un dovere? Questo è un ossimoro. La libertà è una conquista. Nessuno te la regala, ma nessuno te la può imporre. Soprattutto se ti vuole imporre la sua… come (in questo siamo d’accordo) gli USA che esportano la loro.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

Mi scuso per l'intrusione ma è derivata dal fatto che sono stato chiamato in causa direttamente da un utente.

Ho scoperto per puro caso questo "blog" nella "galassia" della Rete, dopo aver controllato sul motore di ricerca la "parole-chiave" del Libro di cui sono co-autore, citato in questa discussione in alcuni suoi brani (peraltro non argomentati dall'utente che li ha inseriti) e del Forum di cui sono co-amministratore.

Non potrei trovare una situazione diversa da quella che ho letto in questi interventi, e non potrei pretenderlo, poichè questo spazio ospita resoconti pregiudiziali di "schieramenti" che in modo alternato attaccano e si difendono.

Io non appartengo a schieramenti conosciuti o conoscibili dell' "universo" partitocratico italiano. E in questo senso mi sento più "libero" e meno inseribile nelle diatribe nostrane.

La retorica di parte, di cui gli intervenuti hanno fatto gran sfoggio (e parlo di tutti), troppo spesso deforma la realtà a causa della finalità pregiudiziale di chi "contende".

Le corde retoriche della resistenza sono state suonate benissimo dalla utente Elena. Corde consolidate che oggi si avvalgono anche della retorica moralista (morale resistenzialista). Tale da far emettere sentenze tanto approssimative quanto false su una pseudo-ondata barbarica di non si sa quali tiranni che starebbe eliminando i "valori" inculcati dalla resistenza stessa!
Il "revisionismo", categoria imposta come "politica" dalla stessa "cultura" post-bellica, starebbe negando (SIC!) crimini di governi e stati "vari", tra cui ovviamente primeggia il governo Fascista Storico.
In realtà la falsità e strumentalità di queste affermazioni, che sono solo politiche e fatte per fini politici, è data dalla stessa Ricerca Scintifica. Che in quanto tale, dovrebbe essere confutata con fatti e interpretazioni corrette e non con la politica o il moralismo resistenzialista.
Chi fa una affermazione, per essere credibile deve argomentarla e provarla! Non vedo per quale motivo se un fatto va letto alla luce delle prove che lo mostrano, non si debba diffondere perchè altrimenti "la resistenza viene intaccata"!!! Poi il moralismo deteriore è con ben Usato proprio quando si estendono furbescamente le condanne di indegnità, piovute giustamente addosso ai veri negazionisti di mostruosità come il genocidio ebraico, a tutti coloro che vogliono sondare, sviscerare, ricercare la Verità storica e politica. In questo modo si usa bene l'arma del razzismo culturale e politico, dandogli anche connotati morali!! Come si usa bene anche l'arma della oligarchia politica, che ha molto in comune con le armi usate dai tanto vituperati regimi "liberticidi", prevedendo una legislazione che ammette reati d'opinione!!! E non solo...

Ebbene, è impossibile pretendere dalle persone la completa neutralità ideale. Chiunque di noi "la pensa in un certo modo". E magari quel "certo modo" lo guida appassionandolo in ricerche ed approfondimenti. Ma dove finisce la "partigianeria" (in senso etimologico) e inizia l'Essere Uomo? Essere Uomo equivale a Essere Onesto. Per cui davanti ad una evidenza dei fatti particolare, sarebbe opportuno arrendersi. Anche perchè i fatti stanno lì! Non è che dipendano dal fatto che io li riconosca o meno.

I Ricercatori in tanti anni e in mezzo a problemi immani hanno ormai demolito l'impalcatura resistenziale e pregiudiziale costruita sul Fascismo Mussoliniano. E lo hanno fatto non sulla base degli elementi di propaganda diffusi anche qui. Ovvero perchè "non ci sono più i valori di una volta", "i testimoni muoiono", ecc. Lo hanno fatto sulla base di fatti. E molti di loro mossi proprio dallo spirito di Libertà tanto proclamato dai "valori della resistenza"! Come l'AntiFascista De Felice, Del Noce, E.Gentile, ultimo Pansa. Tanti Antifascisti, come la Filosofa Ebrea Hannah Arendt. Tanti studiosi di Scienze Politiche come il Professore Ebreo Zeev Sternhell. Insomma, tanti hanno creduto davvero nella "libertà" che la resistenza andava tanto propagandando. Ma alla fine hanno scoperto che era una libertà di regime! Libertà PER la resistenza e per la sua ideologia! Libertà di ESSERE parte della "resistenza"! E non altro.
E in questo ci hanno visto le accuse rivolte strumentalmente proprio a quel regime che è stato "combattuto con tanto eroismo"! Come? Non erano i Fascisti i "dittatori"? Non erano loro a insabbiare la Ricrca, a dirigerla, a negare il confronto a 360°, a commettere crimini di stato (in alcune interviste lo stesso De Felice, come anche Pansa, fece proprio questi riferimenti generici)?
Insomma, qui c'è un problema di Verità e Libertà. Ha dato più prove, dati alla mano, di tirannide la "repubblica antifascista nata dalla resistenza" che il precedente regime dichiaratamente fondato su una dittatura dal 1925-26 in poi (infatti il Fascismo, dati e fatti alla mano, non fu subito dittatura. Ci si è mai chiesti perchè? E ci si è sempre "accontentati" dell'ipotesi liquidatoria degli "appoggi" dati al Fascismo? A maggior ragione, se hai "appoggi", perchè non ti fai dittatura da subito?).
Scorrere gli attentati alla Libertà dei cittadini e dello stato sarebbe fatica improba e già mi sto dilungando troppo. Ma la dolorosa realtà parla per noi, purtroppo.
Il Fascismo fu un Regime di Popolo almeno per 15 anni! Mussolini occupava il suo posto, e lo ha fatto per molto, perchè nessuno si sognava di rivoltarsi contro di lui (sono i c.d. "anni del consenso" di cui ci dette ampia documentazione anche De Felice)! A parte minoranze veramente risibili ed emarginate dagli stessi "sostenitori", il Governo Fascista non afforntò alcun episodio di guerriglia, di rivolta o di strage! Inoltre non applicò nessuna tecnica "purgativa", senza far ricorso al "terrore di massa", ai metodi di polizia terroristica, concetrazionari o sterminatori.
Questi, purtroppo per quelli che ci hanno campato e ci campano ancora, sono fatti! Sono anche fatti quelli inerenti la soppressione di varie Libertà ad opera della Dittatura Fascista. Sono fatti quelli inerenti la pretesa della "tessera" per una più piena partecipazione (e remunerazione) nella vita dello Stato. Sono fatti le c.d. "spedizioni punitive" in cui lo Squadrismo Fascista usava violenza. Sono fatti le Leggi che vengono impropriamente dette "razziali" (un discorso da approfondire).
Altrettanti fatti sono costituiti dall' Appello ai "Fratelli in Camicia Nera" del Compagno Togliatti! Sono fatti le relazioni vergate di suo stesso pugno in cui ammetteva che Mussolini era forte perchè aveva seguito ed era AMATO.

Sono Fatti anche quelli inerenti l'assoluta assenza oggi di una formazione Fascista.
Le Scienze Politiche hanno mostrato con chiarezza non solo l'esistenza (sempre negata strumentalmente) ma la assoluta novità della Dottrina Politca del Fascismo.
Il Fascismo, come lo stesso fondatore ribadì e gli stessi suoi ex-compagni sostennero, affonda le sue radici dottrinarie nel Sindacalismo Nazionale. Il Fascismo ne è sviluppo organico e lo si vede nei documenti dottrinari e anche nella prassi legislativa.

Il Sindacalismo Nazionale è quella corrente politica che in Italia prese connotati prima Mazziniani, poi inerenti al gruppo Mussolini-Michels-Olivetti-Bianchi.

Il Sindacalismo Nazionale è la via Italiana e Mussoliniana al Socialismo. L'Uomo di Predappio di formò su Mazzini, Sorel, Lagardelle, Peguy. Marx venne subito riformato dal romagnolo in modo etico, spiritulista,volontarista e unitarista. Per questo Mussolini fu il più grande esponente della critica al Marxismo e l'unico Socialista, morto tale, che fece uscire il Socialismo dal pantano materialista e marxista dandogli una Identità originale e assolutamente innovativa! Tanti si affrettavano a essere Socialisti applicando il Socialismo, materialisticamente, in modo più o meno adattato alle loro realtà nazionali. Lenin, Hitler, e altri.
Mussolini fece del SUO Socialismo la continuazione della Tradizione Latina dell'Europa! E per questo motivo il razzismo nel Fascismo è assente! Almeno nel senso comune che si dà alla parola (è un discorso che va approfondito proprio in merito alle c.d. "Leggi razziali" ma è troppo lungo. Al limite in un secondo momento). Capendo che il Liberal-Liberismo ed il Socialismo marxista erano due facce di una stessa medaglia che avrebbe portato al disastro totale il mondo! E così è stato purtroppo. Così è!

Ad oggi conoscitori della Dottrina Politica Fascista non esistono! Le formazioni ed i gruppi della c.d. "destra radicale" sono il prodotto degli ordini Americani! Il MSI nacque già bacato e come longa manus della DC! Dentro si trovò di tutto di più! Basta che fossero anti-sovietici!
Si sacrificò la trasversalità del Fascismo perchè si sarebbe posto ancora una volta come un'originale Sistema che avrebbe dato LA SUA VIA alla soluzione dei conflitti e non avrebbe fatto da sponda ai "blocchi" di destra o sinistra!
Mentre l'Italia dopo l'arrivo dei "liberatori" è diventata terra di nessuno! Anzi: terra Americana!

Anonimo ha detto...

Leggete il mio post "CHI HA UCCISO VERAMENTE MUSSOLINI?" nel mio blog pietromelis.blogspot.com. Ho scritto cercando di trarmi fuori da opposte ideologie. Cercando divedere le cose dall'esterno. E troverete una conclusione nuova che nessuno ha mai avuto il coraggio di cercare in rispetto della ricerca della verità. .