"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 23 giugno 2007

Dove finisce l’Otto per Mille? Non tutto in beneficenza





di Emilio Marrese

Roma. Dove finisce il nostro otto per mille? Come ogni anno l’Aduc, associazione per i diritti di utenti e consumatori, prova, un po’ faticosamente, a ricostruire la risposta in un dossier che qui anticipiamo. La Chiesa cattolica, intanto, si conferma la principale beneficiaria dei contribuenti italiani, incassando circa nove decimi dell’intera somma. Lo Stato, invece, devolve ai progetti umanitari solouna minima parte (il 5 per cento) della sua quota.

Colpisce che solo 4 italiani su dieci esprimano una scelta sulla loro dichiarazione dei redditi. Ma, siccome la norma prevede che comunque l’otto per mille dell’intero gettito Irpef venga distribuito ai sette soggetti aventi diritto, ne consegue che, anche se solo tre italiani su dieci scelgono esplicitamente la Chiesa cattolica, di fatto nove su dieci devolvono al Vaticano il loro otto per mille.

Infatti, i soldi non assegnati dai contribuenti (sono il 60 per cento dell’intera somma) vengono ridistribuiti in proporzione alle preferenze. Eccezion fatta per i Valdesi e per le Associazioni di Dio, che hanno rinunciato alla seconda distribuzione: i soldi in più che spetterebbero loro finiscono allo Stato.

Nei prossimi anni entreranno tra i beneficiari anche l’Unione buddista, l’Unione induista, i Testimoni di Geova e la Chiesa apostolica italiana.

La Chiesa cattolica è l’unica che ha diritto ad un anticipo annuale, senza aspettare i tre anni necessari per i conteggi. Su oltre 900 milioni, la Cei ne assegna agli interventi caritativi 195 (di cui 80 al Terzo Mondo).

“L’unica confessione che presenta un rendiconto dettagliato al centesimo” afferma l’avvocato Annapaola Laldi, curatrice del dossier Aduc, “è quella delle Chiese Valdesi, che danno modo al contribuente di risalire alle singole associazioni cui è stato girato il denaro”.

Lo Stato ha bocciato tutte le domande pervenute per le calamità naturali (per 52 milioni di euro), l’assistenza ai rifugiati (8,3 milioni) ed i beni culturali (564 milioni). Ha finanziato lo le 25 domande ricevute per la fame nel mondo: 7 interamente e 17 parzialmente (la Caritas diocesana di Prato ha ricevuto 412.280 euro).

Il Governo, quindi, ha accolto 25 istanze su 1601: il 2,81 per cento. Tutti gli altri soldi se li è tenuti per “urgenti impegni statuari correnti e straordinari”.

Dal 2000 al 2009 solo in due anni (2000 e 2003) sono stati rispettati gli scopi di legge (“interesse sociale o carattere umanitario”). La Finanziaria ha stabilito che l’anno prossimo lo Stato si terrà 35 milioni, mentre nei due successivi ne tratterrà 80 all’anno lasciando, come per il 2006, solo le briciole ai progetti umanitari.

Il Venerdì di Repubblica

22 giugno 2007

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succedeva nel 2005..



dal blog di "tapiromuschiato": sito interessante e, purtroppo, non più aggiornato.




LA RAI RIFIUTA LA CAMPAGNA "OTTO PER MILLE" DELLE CHIESE METODISTE E VALDESI

Il 20 aprile la Sipra, concessionaria per la pubblicità della RAI, d’intesa con Raitrade, ha respinto la pubblicità a pagamento inviata dalla Tavola valdese per la campagna radiofonica 'otto per mille', dopo che era stato stipulato un regolare contratto. In una lettera inviata al direttore generale RAI Flavio Cattaneo, la pastora Maria Bonafede, vice-moderatore della Tavola valdese, ha chiesto chiarimenti sulla vicenda, esprimendo sorpresa e preoccupazione per una decisione "che ha il sapore della censura, della violazione di un fondamentale diritto alla comunicazione e della discriminazione nei confronti di una minoranza religiosa".

La RAI ha chiesto in particolare di modificare lo slogan "Molte scuole. Nessuna chiesa" e l’affermazione "Nemmeno un euro viene utilizzato per le attività di culto". Il rifiuto di accogliere la pubblicità è stato motivato sulla base dell’articolo 7 delle "Norme del codice deontologico sulla Pubblicità RAI", che afferma: "la pubblicità non deve esprimere o comunque contenere valutazioni o apprezzamenti su problemi aventi natura o implicazioni di carattere ideologico, religioso, politico, sindacale o giudiziario". Lo scorso anno frasi analoghe erano state regolarmente trasmesse anche da Radiorai.

La Tavola valdese ha respinto la richiesta di modificare tali frasi, le quali sottolineano un preciso orientamento delle chiese valdesi e metodiste da essa rappresentate: tali chiese, infatti, hanno scelto fin dall'inizio di utilizzare i fondi 'otto per mille' "esclusivamente per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero", come si legge nell’Intesa con lo Stato. "In altre parole – prosegue la pastora Bonafede – ciò che Sipra e Raitrade non intendono trasmettere è il richiamo ad una legge dello Stato".

fonte: http://tapiromuschiato.splinder.com/

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

“L’unica confessione che presenta un rendiconto dettagliato al centesimo” afferma l’avvocato Annapaola Laldi, curatrice del dossier Aduc, “è quella delle Chiese Valdesi, che danno modo al contribuente di risalire alle singole associazioni cui è stato girato il denaro”

L'aveva detto Ska una volta, ricordate?
L'avevo avallato anch'io ;)

Ciao.

ska ha detto...

"quì sotto la pubblicità della Tavola Valdese che la RAI rifiutò di mandare in onda nel 2005"

????? :O
Non la sapevo sta cosa!!! Bella televisione pubblica, non c'è che dire!

Viva i Valdesi! Viva la trasparenza, l'onestà e la solidarietà!

Anonimo ha detto...

ciao ska.. come puoi vedere ho aggiunto l'informazione completa sul fattaccio RAI..
la tua osservazione mi ha fatto riflettere, così ho creduto fosse giusto avre un quadro a tutto tondo.
mauro

ska ha detto...

Grazie Mauro.

A quanto pare a qualcuno le posizioni degli altri paiono giudizi di merito sul proprio operato. E la Rai da brava servetta avalla.
Così i Valdesi non hanno il diritto di dire a chiare lettere l'uso (documentato, peraltro, dunque verificabile) che intendono fare dell'8 per mille, per non far sentire cattivi i cattolici.
Coscienza sporca?