"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 22 ottobre 2007

Decimoputzu: Emergenza agricoltura, trattori in tutte le strade




Coldiretti manifesta contro l’indebitamento, previsti rallentamenti nelle principali arterie


CAGLIARI. Trattori in tutte le strade per sopravvivere. Targati Coldiretti, l’associazione che rappresenta trentamila imprese nell’isola. L’annuncio arriva da Cernobbio, in provincia di Como, dove ha preso il via il settimo Forum sull’alimentazione. Lì il presidente Scalas ha annunciato la fine della tregua. «Oggi porteremo i nostri trattori in tutte le strade dell’isola, ci saranno grandi disagi, ma è una battaglia che dobbiamo combattere, e per la quale abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».


Presenti a Cernobbio il presidente di Coldiretti Sardegna, Marco Scalas, e il direttore Luca Saba e al delegato per la Sardegna Aldo Mattia, che ieri hanno messo a punto gli ultimi dettagli, in contatto con i colleghi delle Federazioni provinciali. Le ragioni della protesta riguardano la garanzia della sopravvivenza delle imprese agricole e si chiede alle Istituzioni, fra cui la Regione, uno sforzo straordinario per evitare che ci si continui a indebitare con le banche. Vanno pagate tutte le domande per l’indennità compensativa, il benessere degli animali, la virosi del pomodoro. Vanno sbloccati i fondi per le calamità naturali. Vanno gettate le basi per la soluzione dei problemi più urgenti legati all’indebitamento. Coldiretti Sardegna ha chiesto scusa ai cittadini per i disagi che la manifestazioni potrebbero causare «Ma è una battaglia per la sopravvivenza, una lotta anche per il consumatore cui si chiede solidarietà».


La vicenda nei giorni scorsi era arrivata anche in parlamento, con l’allarme per il rischio scomparsa di oltre cinquemila aziende lanciato dal segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, e i deputati Elias Vacca e Rosalba Cesini «Tutto - avevano spiegato i parlamentari Pdci - inizia dal 1988 quando la Regione Sardegna intervenne con un provvedimento per abbattere i tassi di interesse per i prestiti contratti nel settore agro-pastorale. Nel 1991 l’Ue dichiarava illegittimo tale provvedimento provocando l’aumento dei tassi e il progressivo rientro dei fidi già concessi. Successivamente molti istituti di credito a fronte dell’insolvenza dei piccoli imprenditori agricoli hanno predisposto la vendita all’asta delle relative aziende agro-pastorali determinando il tracollo di un intero settore economico».


In provincia di Cagliari, a Decimoputzu, i coltivatori hanno recentemente occupato la Sala Consiliare del paese e avviato lo sciopero della fame. Sciopero al quale il comico Beppe Grillo ha annunciato nel suo blog di voler aderire «Vorrei che qualcuno si occupasse del futuro di queste migliaia di famiglie. Io lo farò andando presto a Decimoputzu. A cosa servono le Regioni se non a tutelare territorio, cultura, cittadini e produzioni locali?». Provocazione al quale il presidente Soru ha risposto a stretto giro di posta. «La Regione sta chiedendo alle banche creditrici degli imprenditori agricoli strozzati dai mutui di bloccare le aste giudiziarie dei beni di questi ultimi».

(22 ottobre 2007)

fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Emergenza-agricoltura-trattori-in-tutte-le-strade/1841067/6

...

2 commenti:

Franca ha detto...

Come ho già detto in un commento precedente, è la politica che dovrebbe risolvere questo casino (Grillo permettendo...)

Anonimo ha detto...

Franca mi sembra che le aste sono in corso e qualcuna forse già definita. La politica (?) se non viene "spinta" non si muove.
Grillo, se non altro, ha il prestigio e ora anche il potere (consenso al 15%) di solleticare l'orgoglio di Soru.
Mat