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FIORONI, E LA SCUOLA DEI "FICHI" ...
Precarietà, privato, presidi manager
di Fabiana Stefanoni
Questo avviene mentre, contestualmente, la Finanziaria vecchia e quella in arrivo prevedono pesantissimi tagli alla scuola pubblica, con conseguente drastica riduzione degli organici. Ogni insegnante o lavoratore della scuola sa bene qual è la tragica realtà degli istituti pubblici di ogni ordine e grado: strutture fatiscenti, laboratori e aule inagibili, materiale che manca. Il fatto che, a fronte di una situazione di questo tipo, il ministro Fioroni dispensi generosamente regali ai privati fa parte di un disegno ben preciso: inserire la scuola privata a pieno titolo nel sistema pubblico d´istruzione.
È stato il precedente governo di centrosinistra, con le leggi di Parità scolastica del 1999, a equiparare di diritto le scuole private a quelle pubbliche. Con Fioroni, si serve l´ultima portata e il pranzo è completo: ora le scuole private, con i contributi economici statali diretti - che si affiancano alle già esistenti borse di studio per gli alunni, ricchi, che le frequentano - sono equiparate alle pubbliche anche di fatto. Ciò significa che presto avremo una scuola privata di qualità (grazie alle salatissime rate che pagano gli studenti che la frequentano) riservata ai figli dei ricchi, una scuola pubblica scadente e sempre più fatiscente, da lasciare agli studenti impossibilitati a sborsare migliaia di euro all´anno. Non è un caso che il figlio del cattolicissimo ministro Fioroni, diplomatosi l´anno scorso, frequentasse un cattolicissimo istituto superiore privato...
Tutto questo si associa al fatto che le stesse scuole pubbliche verranno trasformate, come annunciato a più riprese dallo stesso ministro, in fondazioni, con l´entrata di imprese e privati nella gestione economica e didattica delle stesse: in altre parole, anche la scuola pubblica sarà sempre più privata. Nemmeno il governo precedente, con la Moratti, si era spinto tanto in là: il processo di smantellamento della scuola pubblica conosce con Prodi e Fioroni il punto più alto finora raggiunto. Questo è possibile grazie, anzitutto, alle politiche concertative dei sindacati confederali e all´avallo della cosiddetta sinistra radicale di governo, Rifondazione e Sinistra Democratica in primis: il ritiro sciagurato dello sciopero dei confederali del 4 giugno in cambio di un miserrimo contentino in busta paga ha permesso a Fioroni di sferrare l´attacco finale all´istruzione pubblica e ai lavoratori della scuola.
Ha dell´incredibile, di fronte a una situazione di questo tipo, l´ignobile campagna lanciata dal ministero dell´Istruzione, con il solerte contributo di zelanti intellettuali milionari, contro gli "insegnanti fannulloni". Si tratta di una manovra evidente per giustificare i provvedimenti che il ministro sta prendendo in questi giorni, a partire dalla definitiva "aziendalizzazione" degli istituti: il preside diventa sempre più un manager a pieno titolo, con la possibilità di sospendere, in modo discrezionale quasi fosse il "datore di lavoro", gli insegnanti "indisciplinati", senza nemmeno consultare il collegio docenti. Se consideriamo che, di recente, quando ancora tanto potere i presidi non lo avevano, un insegnante di un istituto nel milanese è stato sospeso per aver costruito con gli studenti un percorso contro la guerra, non osiamo immaginare le implicazioni di questa nuova misura. Altrettanto incredibili sono le timide reazioni di Rifondazione e Cgil: quasi non stesse succedendo nulla di grave, Liberazione, il quotidiano di Rifondazione, delega a Bifo il compito di fare le pulci al ministro in un articoletto autobiografico, mentre la Cgil si limita a parlare di "luci e ombre" ("misure positive e qualche sorpresa amara").
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2 commenti:
Aggiungi anche che l'ora di religione diventa curricolare...
Condivido il tuo articolo, ma la critica a Rifondazione e agli altri partiti di sinistra mi sembra eccessiva.
Sono d'accordo che si potrebbe e dovrebbe fare di più, ma hai presente la situazione politica che la sinistra al governo sta attraversando?
E i sindacati dove sono? Invece di sostenere la lotta che la sinistra faceva contro la proposta del governo, firmano l'accordo sul welfare!
Cosi nel paese di pinocchio se si ragiona al bar o tra amici si può facilmente dire che la scuola pubblica, tranne sempre le eccezioni che pur ci sono, è un disastro. Si può facilmente dire anche che molti insegnanti non sono all'altezza del compito, si può dire che tra i docenti di ruolo esiste un discreto fenomeno di assenteismo. Tutto si può dire purchè niente cambi.
Però se qualcuno tenta di mettere qualche paletto, tentare una cura (dico tentare perchhè in italietta le leggi si fanno e sfanno), allora si grida "all'attentato", chiaramente le vittime sono un sistema funzionante al meglio, con docenti preparati e dediti agli studi, professionisti senza macchia.
Chiudo con il grido di battaglia del buffone Grillo: VFC
by mat
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