"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 4 febbraio 2008

Marini: "Ho rimesso l'incarico"

Crisi governo, verso elezioni ad Aprile

An e Fi: "Al voto". Il Pd: "Ancora un'occasione mancata". Nel pomeriggio i presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi hanno ribadito "la necessità di non andare al voto con questa legge". E "Il Giornale" parla di un accordo tra Berlusconi e Veltroni.

"Se correremo lo faremo da soli perchè non c'è altra possibilità per chi vuole differenziarsi dal contesto". Lo ha ribadito Bruno Tabacci, che insieme a Mario Baccini ha dato vita nei giorni scorsi alla Rosa Bianca. "Se c'è la spinta dal basso -ha aggiunto a margine di un incontro con Savino Pezzotta e Leoluca Orlando- la Rosa bianca può dare un contributo generoso a rompere lo schema bipolare che ha manifestato tutti i suoi limiti".

La campagna elettorale è iniziata ed è bene cominciare con i dfistinguo. Casini: "La Cdl è una coalizione dettata da
questa legge elettorale: in politica l'errore più grosso è quello di confondere i desideri con la realtà, io avrei desiderato una coalizione più stretta e questo si sarebbe potuto fare con una legge elettorale sul modello tedesco".

Il direttivo di Sinistra democratica non vuole la falce e il martello nel simbolo de La Sinistra-L'Arcobaleno. "L'unità della sinistra è un fatto politico importante e nuovo, più profondo che ambizioso del semplice cartello elettorale e per questo va rappresentato di fronte agli elettori con un unico simbolo elettorale quello della Sinistra-L'arcobaleno, no ai simboli vecchi, compreso falce e martello".

Sinistra democratica "ritiene necessario che venga avanzata da parte della Sinistra arcobaleno al Partito democratico la proposta di una coalizione di centrosinistra su basi programmatiche rinnovate con la quale affrontare la campagna elettorale, con un programma condiviso, per il governo del paese". Lo ha deciso oggi il direttivo di Sinistra Democratica in relazione alle future alleanze elettorali.

L'Udc si presenterà alle elezioni politiche e a quelle amministrative col simbolo tradizionale dello scudo crociato e l'aggiunta del nome del suo leader, "Casini", così come avvenne alle ultime politiche. Lo ha deciso all'unanimità la direzione nazionale del partito.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha preso atto di quanto riferito dal Presidente Marini e lo ha ringraziato per l'alto senso di responsabilità con cui ha svolto il compito affidatogli.

Il Presidente del Senato Franco Marini ha rimesso l'incarico nelle mani del Capo dello Stato "con molto rammarico - dice - per l'impossibilità di raggiungere l'obiettivo che mi era stato assegnato, cioè di trovare una maggioranza per modificare in pochi mesi la legge elettorale".

"Un polo moderato equidistante che serva a stemperare le asprezze del confronto politico attuale". Lo ha detto l'ex segretario della Cisl Savino Pezzotta, a Torino per presentare il progetto della Rosa Bianca assieme a Bruno Tabacci. Nella sala gremita di San Filippo Neri, molti simpatizzanti della ex Margherita oltre che naturalmente dell'Udc.

Il Presidente del Senato Franco marini ha lasciato palazzo Giustiniani per recarsi a colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il Presidente del Senato Franco Marini riferirà alle 18 e 30 l'esito di quattro giorni di consultazioni a palazzo Giustiniani

"Ho telefonato al Presidente della repubblica Giorgio Napolitano e ho chiesto di essere ricevuto questa sera stessa. Sono in attesa di conoscere l'ora della convocazione". Questo ha detto il presidente Marini appena concluse le consultazioni

Il presidente Marini ha concluso le consultazioni. In cinque giorni ha ascoltato e si è confrontato con 29 delegazioni

"Io credo che non debba essere lasciato nulla di intentato per evitare di andare alle elezioni con questa legge elettorale che è stata causa grave di destabilizzazione e confusione. Si potrebbe dire che in quanto a confusione i due schieramenti hanno garaggiato e hanno vinto entrambi". Lo ha detto il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, a Palazzo Giustiniani, al termine del colloquio con il presidente del Senato Franco Marini sulla crisi di governo.

"Non ho nessuna voglia di entrare in quella bolgia che è il Parlamento". Con queste parole al settimanale della scuola di giornalismo della Luiss, Beppe Grillo ribadisce che non è sua intenzione candidarsi alle sempre più probabili elezioni anticipate. "Il mio obiettivo - aggiunge - è mandare a governare dei giovani che possiedano determinati requisiti. Queste sono le persone che stiamo cercando di formare".

"Voi sapete la legge cosa prevede, allora è inutile parlare di cose inutili...". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini risponde così ai cronisti che chiedevano se sarà Silvio Berlusconi il candidato premier nel caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.

"Per me la vicenda Giovanardi è stata archiviata tre mesi fa quando in una intervista fece il suo annuncio: per me era già fuori, quindi non è una novità". Così il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, commenta la decisione di Carlo Giovanardi di lasciare il partito.

Carlo Giovanardi rassegna le dimissioni dall'Udc: "La nostra lista dei popolari liberali aderisce al progetto di Silvio Berlusconi. Non entriamo in Forza Italia ma nel Partito del Popolare della Liberta". L'ex ministro per i Rapporti con il Parlamento nell'ultimo congresso centrista ha preso il 14%, ma fa osservare che "il 72% degli elettori dell'Udc secondo un sondaggio di Mannheimer è disposto ad entrare nel Pdl".

In caso di vittoria per centrodestra alle prossime elezioni il candidato alla guida del governo sarà il leader del principale partito. Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, precisa così quanto affermato ieri sulla leadership della Cdl. "Se si parlasse di governo istituzionale - dice Cesa prima di partecipare alla direzione del partito - bisognerebbe distinguere tra il leader della coalizione e il premier, perché la scelta a quel punto non riguarderebbe più solo i partiti che hanno vinto, ma una serie di variabili diverse e di equilibri istituzionali".

Gli alleati del Pd? La prova del nove verrà dal voto sulle missioni militari. Chi non approva il rifinanziamento potrà dirsi escluso da future alleanze. Vannino Chiti, parlando a Sky Tg 24, mette in chiaro il modo in cui i democratici tesseranno i rapporti di alleanza in vista del prossimo turno elettorale. "Il Partito democratico - dice Chiti - ha l'ambizione maggioritaria ma non all'isolamento. Noi definiremo alcune priorità programmatiche come proposta del nostro partito e poi ci confronteremo: con quelli con cui ci troveremo effettivamente d'accordo costruiremo le ragioni di una nuova alleanza", spiega.

E' chiaro". Così il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, risponde, lasciando il Campidoglio dopo un incontro con il leader del Pd, Walter Veltroni, ai giornalisti che gli chiedono se ora toccherà a Prodi guidare il governo fino alle elezioni.

Adesso che anche le consultazioni di Franco Marini stanno per finire senza alcun esito positivo, appare sempre più probabile che il capo dello Stato scioglierà le Camere e si tornerà alle urne proprio ad aprile. Le domeniche in cui chiamare gli italiani al voto potrebbero essere proprio quelle del 6 o del 13 aprile, o al massimo del 20 aprile. Non devono passare più di 70 giorni per avere il nuovo Parlamento: questo il limite temporale previsto dalle norme che regolano la prassi per il voto, secondo la Costituzione.

"Mi auguro che ci possa essere continuità sui problemi sociali". E' quanto ha detto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, commentando i dati dell'Anmil sugli incidenti sul lavoro e ricordando però le azioni svolte dal governo su questi temi, a partire dalla legge di agosto per riscrivere il testo unico sulla sicurezza sul lavoro. "Il mio rammarico è che questo governo aveva iniziato a lavorare con forza per risolvere i problemi sociali a partire da quelli dei giovani e degli anziani. Ma - ha continuato il ministro - non credo sia stata fatta tanta fatica per nulla, non è fatica sprecata".

"Una legge elettorale che dà il compito al partito di nominare i suoi deputati, senza nessuna procedura democratica interna, è un'aberrazione totale". Lo ha detto Pierluigi Bersani intervenendo alla conferenza nazionale sui servizi innovativi e tecnologici organizzata da Confindustria, dicendosi convinto "che queste cose del porcellum verranno usate, perché del porcello non si butta via niente".

"Si vuole far precipitare il paese verso elezioni con una legge elettorale sbagliata e con coalizioni eterogenee e confuse. Noi abbiamo preso una scelta diversa e coraggiosa. Qualunque sia l'esito e la data delle prossime elezioni, il partito democratico, a fronte di uno schieramento avverso composto da 13-14 partiti, si presenterà sulla base della propria identità e del proprio programma". Così Walter Veltroni, segretario del partito democratico, al termine delle consultazioni con il presidente incaricato, Franco Marini.

"Per noi resta valida l'ipotesi di un governo che in tre mesi faccia la riforma elettorale, intervenga sui salari e sulla riforma della politica. Registro che il centrodestra si è espresso diversamente, si tratta di un'ulteriore occasione mancata" dice Walter Veltroni dopo aver incontrato Marini. Il segretario del Pd ha definito "irrealistico" il patto Fi-Pd ipotizzato dal Giornale: " Berlusconi l'ha definita una ipotesi Irrealistica, ma è difficile sostenere questa ipotesi se oggi ci si nega un accordo per 3 mesi per fare insieme delle regole comuni".

"Penso che mercoledì sciolgano le Camere". Lo afferma Bruno Tabacci della Rosa bianca che oggi ha incontrato a palazzo Chigi Romano Prodi.

La presidenza di una Camera alle forze di opposizione? "E' una ipotesi plausibile", dice Silvio Berlusconi che rilancia la necessità del voto: "Spiace che andare al voto venga considerato come una tragedia o un salto nel buio. Invece è il momento più alto e più nobile di una democratica".

"Serve un governo che sia immediatamente operativo e riaffermiamo la nostra disponibilità al dialogo con l'altra parte" dice Silvio Berlusconi dopo l'incontro con Marini che ha difeso l'attuale legge elettorale ("ha dato un buon risultato"). Il Cavaliere ha definito "un'utopia" l'ipotesi di un patto con il Pd avanzata dal Giornale.

"I margini sono molto ristretti, non so se marini ha la capacità di tirar fuori un coniglio dal suo cappello". Lo ha detto Bruno Tabacci esponente della "Rosa bianca".

Un patto tra Silvio Berlusconi per andare insieme alle elezioni con un programma comune? Gianfranco Fini preferisce non commentare le indiscrezioni apparse sul 'Giornale'. "Non commento indiscrezioni. E questa non mi pare assolutamente la sede adatta per rispondere a questa domanda"

Silvio Berlusconi è giunto a palazzo Giustiniani. Accompagnano il Cavaliere i capigruppo di Camera e Senato Elio Vito e Renato Schifani, il vicepresidente del partito Giulio Tremonti e il coordinatore di Fi Sandro Bondi

"Le parole di Berlusconi sono finora nettamente diverse da quello che dice 'Il Giornale'. Non ricominciamo con i giochi, basta che emergano posizioni chiare poi si può essere critici in un senso o nell'altro" commenta Romano Prodi.

"Non esistono le condizioni per dare una vita ad una maggioranza parlamentare per fare una legge elettorale" dice Gianfranco Fini dopo l'incontro con Marini.

"Non esiste". Così il coordinatore del Pd, Goffredo Bettini risponde ai giornalisti che gli chiedono quanto sia attendibile l'ipotesi, prospettata oggi dal quotidiano 'Il Giornale', di un accordo elettorale tra Forza Italia e il Partito democratico.

E' appena iniziato a Palazzo Giustiniani il colloquio tra il Presidente del Senato, Franco Marini ed il presidente di AN Gianfranco Fini.

''Noi abbiamo fatto un'operazione politica e creato un movimento, che attualmente e' un movimento culturale e d'opinione. Non andro' sicuramente in soccorso a nessun governo creato o governicchio, ne' tantomeno in soccorso al centrosinistra''. Lo ha detto Mario Baccini (Rosa bianca, ex Udc) intervenendo questa mattina su Canale 5.

"E se facessimo una coalizione con Veltroni per le prossime elezioni? In fondo, basterebbero quindici punti di programma.... Questa sarebbe "l'ultima idea che sta accarezzando" il leader di Fi Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da il 'Giornale' in un articolo a firma del direttore Mario Giordano. Il Cavaliere avrebbe confidato ai suoi più fedeli collaboratori la proposta di fare una coalizione elettorale con il Pd di Walter Veltroni per "rilanciare l'Italia".

"Va sottolineata la correttezza istituzionale del presidente Marini, sia perchè sta operando con grande serietà, sia perchè ha posto un termine preciso a stasera al massimo domani mattina. Lasciamolo lavorare". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo

E' in corso al 'loft' del Pd un vertice per definire i particolari della posizione da tenere in vista della consultazione con il presidente incaricato Franco Marini fissata per le ore 13. Attorno al tavolo lo stato maggiore del partito con, tra gli altri, Veltroni, Prodi, Rutelli, Fassino, Fioroni, Franceschini, Bindi e Parisi.


fonte: http://www.repubblica.it/2008/02/dirette/sezioni/politica/crisi-governo-prodi/marini-scelta/index.html

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ultima ora: dopo aver proposto un governo di 12 mesi e successivamente un governo di 8 mesi, Veltroni ha appena proposto di fare un governo della durata di 1 settimana nella quale fare una nuova legge elettorale, rilanciare l'economia, combattere la criminalità e conquistare Plutone.

Anonimo ha detto...

Bum!!!
E con questo Uolter ha fatto il pieno..
Fantapolitica?
Mica tanto..

mauro

Franca ha detto...

Veltroni è Veltroni!