Il presidente George W. Bush presenterà oggi un piano di riforme volto ad aiutare le vittime
WASHINGTON
La Casa Bianca corre ai ripari sull’ondata di insolvenze nei mutui subprime, che dopo aver trainato crolli a catena delle Borse mondiali nelle scorse settimane ora rischiano di contagiare altri settori, come le carte di credito e i prestiti al consumo. Oggi il presidente George W. Bush annuncerà un piano di aiuti per i titolari di mutui in difficoltà, assieme ad una serie di iniziative che cercheranno di «tamponare la situazione»: l’ombra degli aumenti delle rate che incalza minacciosa oltre 2 milioni di americani che hanno acceso mutui a tasso variabile. Ma allo studio ci sono anche riforme che puntano ad evitare il ripetersi di situazioni simili.
Secondo fonti della casa Bianca, oggi Bush affiderà al Segretario al Tesoro Henry Paulson e al segretario di Stato per il settore immobiliare, Alphonso Jackson, il compito di studiare misure di emergenza per aiutare i titolari di mutui a ottenere strumenti in grado di evitare le insolvenze.
Contemporaneamente Bush chiederà al congresso di approvare un pacchetto di riforme che assicureranno all’autorità di vigilanza sul settore immobiliare, la Federal Housing Administration, maggiore flessibilità nell’assitenza e nel controllo sui mutui subprime. La casa Bianca proporrà al congresso anche di studiare possibili riforme fiscali per agevolare la rinegoziazione dei mutui, e un aumento dei controlli volti a punire il marketing troppo aggressivo nel settore.
Negli ultimi mesi negli Stati Uniti le insolvenze sui pagamento delle rate dei mutui si sono moltiplicate, specialmente su quelli subprime, ovvero accesi a favore di persone che offrivano garanzie di solvibilità basse o nulle. Inoltre l’aumento dei tassi e il calo dei prezzi degli immobili hanno reso per molti impossibile far ricorso a nuovi finanziamenti, o di mettersi al riparo dai rischi di fallimento vendendo la propria abitazione.
E la situazione appare destinata a peggiorare. Tra quest’anno e il prossimo circa 2 milioni di mutui a tasso variabile accuseranno aumenti delle rate, e i ritardi sui pagamenti comportano pesanti sanzioni.
A inizio anno l’economia americana ha mostrato segnali di ripresa, e proprio ieri il dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo il dato sul Pil del secondo trimestre, con una crescita del 4% su base annua. Ma l’immobiliare, che sta accusando la fase più debole degli ultimi 16 anni, ora rischia di zavorrare tutta l’espansione della prima economia globale.
La crisi dei mutui suprime intanto miete un’altra vittima. Si è dimessa infatti Kathleen Corbet, la presidente di Standard & Poor’s. Lo ha reso noto la capogruppo McGraw Hill. Corbet da tre anni in S&P, sarà rimpiazzata da Deven Sharma, 51 anni, che dallo scorso novembre ha ricoperto la carica di vicepresidente esecutivo dei servizi d’investimento e delle vendite globali. Nella sua nuova funzione Sharma riporterà direttamente al presidente e amministratore delegato di McGraw-Hill, Harold McGraw III.
La compagnia non ha specificato i motivi dell’abbandono da parte della 47enne Corbet limitandosi ad osservare che la manager «intende perseguire altre opportunità». Le agenzie di rating sono nell’occhio del ciclone per le critiche sui mancati controlli sulla solvibilità di alcuni fondi e sui rischi legati ad alcuni tipi di investimenti.
fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200708articoli/25285girata.asp
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