Atene chiede aiuto all'Ue: «non riusciamo a domare i roghi» Proclamato lo stato di emergenza. Il premier: «È una tragedia nazionale. Il numero di roghi non può essere una coincidenza» | |
Le fiamme presso Zakharo (Reuters) |
ATENE - Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime degli incendi che stanno devastando la Grecia, in particolare il Peloponneso. Durante la notte sono stati trovati nuovi cadaveri dai pompieri. Si teme purtroppo che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Le nuove vittime sono state ritrovate all'interno di auto e abitazioni intorno al villaggio di Zakharo, nella parte sud-occidentale del Peloponneso, dove ore prima erano state rinvenute altre undici vittime. Tra le vittime una madre e i suoi quattro figli tra i 5 e i 15 anni morti su una strada non lontano da Mahista. Già tra le vittime di venerdì si segnalavano tre bambini. «Non risultano italiani coinvolti», ha reso noto la Farnesina.
STATO DI EMERGENZA - Il governo di Atene ha dichiarato lo stato di emergenza nelle province di Laconia e Messenia. «Siamo di fronte a una tragedia nazionale», ha dichiarato il primo ministro Costas Karamalis, che ha convocato una riunione d'urgenza. Il capo del governo ha anche affermato che l'alto numero di focolai «non può essere una coincidenza» dando quindi credito all'ipotesi che si tratti di incendi dolosi, aggingendo inoltre che i responsabili saranno puniti.
SOCCORSI INSUFFICIENTI - I servizi di soccorso sarebbero insufficienti a domare gli oltre 170 roghi in tutto il Paese e il ministro dell'Interno Spyros Flogaitis ha rivolto un appello ai Paesi della Ue per «mandare tutti gli aiuti possibili». La Francia ha già annunciato l'invio di due Canadair. In Laconia e Messenia la situazione è stata definita una «tragedia indescrivibile» dal primo ministro. Sabato mattina è stato evacuato un monastero e la superstrada che collega Atene all'aeroporto internazionale è stata chiusa. «Ci sono due aerei, un elicottero e venti autobotti dei pompieri per spegnare le fiamme», ha detto un portavoce dei vigili del fuoco.
ANCHE I SOLDATI - Per contrastare gli incendi nel sud del Peloponneso il governo ha inviato l'esercito e attualmente ci sono 700 soldati al lavoro per cercare di contenere le fiamme nelle tre zone più colpite: Laconia, Messenia e Ilias, a 200 chilometri a sud di Atene. Centinaia di persone sono state evacuate a bordo di piccoli traghetti da Nea Styra, nell'isola di Eubea. La Federazione greca di calcio ha sospeso gli incontri del fine settimana in segno di lutto.
25 agosto 2007
fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/25/grecia_incendi_emergenza.shtml
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fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/25/grecia_incendi_emergenza.shtml
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