L'esponente leghista: «Le sue dichiarazioni sono il miglior viatico per la rivolta fiscale che intendiamo mettere in atto» |
MILANO - La Lega non ci sta. E prosegue la polemica sullo sciopero fiscale. «Le dichiarazioni odierne del cardinal Bertone rappresentano il miglior viatico per la rivolta fiscale che intendiamo mettere in atto». Lo afferma Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord. «Da una parte, infatti - osserva Calderoli - il cardinale sostiene che è un dovere pagare le tasse, e noi intendiamo pagarle così come abbiamo sempre fatto, cosa che tra l'altro non accade in tutto il Paese, ma dall'altra il cardinale aggiunge che è un dovere pagare le tasse quando dettate da leggi giuste e a questo noi aggiungiamo che dopo l'iniquità della Finanziaria dell'anno scorso, che ha drammaticamente aumentato le tasse e messo in ginocchio il Paese, una legge pertanto ingiusta, ci attende una Finanziaria con nuovi tributi e contributi dai 22 ai 30 miliardi di euro».
CRITICA A VELTRONI - Poi Calderoli ha replicato alla dura critica all'idea dello sciopero fiscale fatta dal sindaco di Roma e aspirante leader del Partito democratico alter Veltroni: «È impossibile che tutto il resto del mondo si metta a ridere, come sostiene Walter Veltroni, per la nostra proposta di rivolta fiscale perchè tutto il resto del mondo ha continuato a ridere fino a poco tempo fa di questo Paese, del suo governo, della sua linea politica e delle dichiarazioni della sua maggioranza». «Riso che, però - prosegue Calderoli - si sta trasformando in preoccupazione e in timore rispetto alle ambigue posizioni che questo governo sta assumendo rispetto ai Paesi o ai movimenti vicini, se non addirittura in qualche modo sostenitori, rispetto al terrorismo internazionale. In ogni caso il mondo intero non riderà, come immagina Veltroni, il giorno che ci sará una rivolta fiscale e anzi dirà finalmente, per fortuna, si sono svegliati e si sono rifiutati di subire quello che neppure nei peggiori regioni sudafricani viene più imposto».
VOLONTE' (UDC): NON SI TIRI BERTONE PER LA GIACCA - Ma dall'ala cattolica dell'opposizione non si fa attendere una decisa critica all'interpretazione di Calderoli sul presunto appoggio dato dalla Chiesa al progetto di sciopero fiscale della Lega. «E’ incomprensibile per chi conosce la dottrina sociale della Chiesa e la storia dei cristiani tirare per la giacchetta il cardinale Bertone e usare le sue parole in un senso o nell’altro». Il capogruppo dell’Udc alla Camera Luca Volontè ribatte senza mezzi termini a chi, come lo stesso senatore leghista Roberto Calderoli, vuole "piegare" le parole del segretario di Stato Vaticano in un modo o nell’altro. Per Calderoli le parole di Bertone sono "benedizione" alla rivolta fiscale rilanciata dal Carroccio, per Volontè questa lettura non può essere accettata.
ULIVO - Critica con Calderoli anche la maggioranza. «Al cardinale Bertone, che, citando il Vangelo di Matteo e San Paolo, ha ribadito con chiarezza il dovere morale e civile di pagare le tasse, Calderoli attribusce la benedizione della rivolta fiscale proposta da Bossi. Che dire? Sapendo che Calderoli non ci è ma ci fa, non possiamo dargli dell’ubriaco, ma siamo costretti ad essere più severi: c’è un limite nello stravolgere la verità, nella dissacrazione e nel prendersi gioco degli uomini di Chiesa e del loro magistero». Lo afferma in una nota Franco Monaco, deputato dell’Ulivo. «Scherzino coi fanti e con i celtici - conclude Monaco- ma la facciano finita con la bufala di difendere la civiltà cristiana».
19 agosto 2007
fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/19/calderoli_bertone.shtml
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fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/19/calderoli_bertone.shtml
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1 commento:
La Chiesa spesso predica bene e razzola male.
Sarà il caso di imparare l'italiano a Calderoli? Pare proprio che non lo capisca
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