"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 27 agosto 2007

Grecia, 63 morti e 80 incendi fuori controllo


Brucia la periferia di Atene. Arrestati 33 piromani

La vittoria alata sullo sfondo degli incendi di Olimpia

ATENE (27 agosto) - Sono salite a 63 le vittime degli incendi che da quattro giorni stanno devastando la Grecia. Il totale è stato aggiornato questa mattina quando le squadre di soccorso hanno trovato due cadaveri in un villaggio del Peloponneso. Oggi la temperatura è scesa un po' dovunque, mantenendosi comunque intorno ai 33 gradi, ma il vento soffia ancora oltre i 70 chilometri orari e alimenta così un'ottantina di incendi fuori controllo, anche di vaste proporzioni, soprattutto nel Peloponneso e sull'isola di Evia. Le fiamme si sono riaffacciate alle porte di Atene, nella zona di Papagou, dove sta bruciando un bosco e a metà mattinata un violento incendio è scoppiato di nuovo sul monte Hymettus, alla periferia nord-occidentale di Atene, a circa 20 km dal centro e le fiamme si stanno rapidamente estendendo alle pinete circostanti. Ieri le fiamme hanno minacciato da vicino il sito archeologico dell'antica Olimpia. Nella zona sono attivo 800 vigili del fuoco, appoggiati da quaranta velivoli antincendio e da squadre giunte da tutta Europa.

Piromani. La polizia ha fermato nelle ultime ore 33 persone sospettate di aver appiccato incendi, ha dichiarato Nikos Diamandis, portavoce dei vigili del fuoco greci. Ieri il governo ha posto una taglia fino a un milione di euro per l'arresto dei responsabili degli incendi. Il ministero per l'ordine pubblico ha offerto una ricompensa variabile da 100.000 a un milione di euro «a chiunque fornirà informazioni sicure che portino all'identificazione e all' arresto degli appartenenti ad un'organizzazione criminale resisi responsabili degli incendi divampati nel paese dal primo luglio ad oggi».

fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=7768&sez=HOME_NELMONDO

...

FOTO GALLERY:


...

Le fiamme raggiungono Olimpia ma il sito archeologico è salvo
Grecia, continua a salire il numero dei morti
Sono almeno 63 le vittime degli incendi, ma il bilancio è destinato a salire. Il governo offre soldi a chi fornisce notizie sui piromani


ATENE -
Olimpia è salva, ma il tempio di Bassae (V secolo a. C.) in Arcadia, nel Peloponneso, è minacciato da un violento incendio. Lo ha annunciato il ministro greco dell’Ordine pubblico, Vyron Polydoras. Intanto, con il ritrovamento di altri quattro cadaveri nell'Elide il bilancio delle vittime è salito a 63. Non si accenna quindi a fermarsi l'ondata di fuoco che sta devastando la Grecia. Da qualche giorno il Paese è duramente colpito dai roghi diffusi in varie zone e il primo ministro, Costas Karamanlis, ha dichiarato lo stato di emergenza. I politici hanno interrotto la campagna elettorale in vista delle elezioni di settembre, mentre le bandiere saranno a mezz'asta nei tre giorni di lutto indetti per commemorare i caduti. Inoltre il governo ha messo a disposizione ricompense fino a un milione di euro per tutti coloro che forniranno informazioni utili all'identificazione dei piromani che hanno causato l'ondata di incendi.


IL SITO DI OLIMPIA -
C'è mancato poco che i roghi che da tre giorni stanno devastando la penisola greca del Peloponneso riducessero in cenere anche Olimpia. Domenica pomeriggio le fiamme, provenienti dal villaggio di Pelopio a 4 km di distanza, si sono avvicinate al sito mettendo in pericolo l'antico stadio e il museo archeologico. Il posto è stato salvato grazie agli sforzi concentrati di una trentina di pompieri e di tanti volontari appoggiati da un elicottero e un aereo antincendio. Il forte vento che nelle ultime 48 ore ha alimentato i violenti incendi che stanno tuttora devastando il Peloponneso, è calato d'intensità nella mattinata di domenica, consentendo a pompieri e Canadair di combattere più agevolmente contro le fiamme.

CASE EVACUATE - Gli incendi propagatisi nella penisola del Peloponneso, sull'isola di Evia e in alcune zone alla periferia est di Atene, hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie abitazioni mentre centinaia di case e uffici sono stati arsi dalle fiamme assieme a decine di migliai di ettari di bosco. In diversi villaggi nella zona di Keratea, sulla costa ateniese, molti residenti hanno preferito trascorrere la notte sulle spiagge.

RICERCA DELLE VITTIME - «Ma la situazione è ancora critica», ha dichiarato un portavoce dei vigili del fuoco affermando che per ora il bilancio delle vittime è fermo ai 57 morti ma si teme che possa aumentare quando i soccorritori saranno in grado di entrare nei villaggi abbandonati ed entrare nelle case. Il timore, infatti, è che molte persone si siano barricate nelle loro abitazioni per sfuggire alle fiamme e che siano morte asfissiate dal fumo. Numerose abitazioni sono state distrutte dalle fiamme come pure sono andate in fumo estese coltivazioni di ulivi e alberi da frutta.

LA MAPPA DEI ROGHI - Gli incendi proseguono nei pressi di Megalopoli, nel centro del Peloponneso, ma le fiamme sono arrivate a minacciare anche la periferia di Kalamata, una cittadina di 40 mila abitanti sulla costa occidentale, e i villaggi nei pressi di Pyrgos. In quella zona, ha precisato il portavoce, sono in questo momento in azione oltre mille pompieri e circa 400 militari con l'appoggio di diversi aerei ed elicotteri antincendio.

AIUTI DALL'EUROPA - In Grecia sono frattanto cominciati ad arrivare gli aiuti dell'Unione europea per dare manforte ai pompieri locali: in giornata si uniranno alle operazioni di spegnimento altri cinque Canadair (due italiani e tre francesi), una sessantina di vigili del fuoco francesi e circa 30 mandati da Cipro.

TERREMOTO - Intanto un terremoto di magnitudo di grado 5,1 sulla scala Richter ha colpito l’isola di Cefalonia, nell’ovest della Grecia. Lo ha annunciato l’Istituto di geodinamica di Atene. Il sisma è stato registrato alle 9.29 locali (le 8.29 in Italia), con epicentro sotto il fondo marino a largo della costa occidentale dell’isola, 300 chilometri a ovest di Atene. Cefalonia è stata teatro di almeno un incendio boschivo, divampato nel corso della notte nella parte meridionale.

Nessun commento: