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di Luca Sebastiani
Il notaio è pronto. Manca solo la firma del Cavaliere in calce al nome e al logo e a breve il Partito della Libertà vedrà la luce. Smentendo se stesso, dunque, il nuovo soggetto che aveva scompigliato le carte nella Casa della Libertà, Berlusconi lo farà lo stesso anche se, dicono le fonti, solo formalmente, per sventare l'eventualità che qualcuno gli rubi l'idea insieme al logo. Poi, magari, in un futuro, si vedrà. Si chiude con un colpo di scena "notarile" l'ultimo capitolo sulla misteriosa creature politica del Cavaliere che finora ha avuto come effetto solo quello di fare imbufalire gli alleati e i dirigenti di Forza Italia.
La diretta interessata, intanto, si è trincerata in un impenetrabile silenzio stampa. Del Partito della Libertà Maria Vittoria Brambilla non vuole proprio parlare. Eppure fino a due giorni fa, dicevano le indiscrezioni, era lei, con i suoi Circoli della Libertà, la segretaria designata dell'ultima trovata di Berlusconi per ridare fiato alla propria leadership e magari, contestualmente, asfissiare quella dei suoi alleati. Poi è arrivata la secca smentita del manovratore di Arcore e la parlantina della sua pupilla si è arrestata. Chi non ha smesso di parlare sono stati invece gli alleati che, seccati per gli scenari delineati della stampa, hanno levato un coro di no, anche da Forza Italia. «Ad ognuno il suo ruolo», ha detto Fabrizio Cicchitto preoccupato di difendere quello del partito di cui è vicecoordinatore. Nella Cdl ci sono già una serie di «partiti consolidati» e al limite, in prospettiva, concede all'Unità, «i Circoli possono essere un partito in più nella Cdl che tenga insieme quelli che percepiscono le altre organizzazioni come troppo burocratizzate». Ma Brambilla dice che i circoli che dovrebbero formare il Pdl sono ormai cinquemila. «Mi sembra una cifra molto larga».
E se Umberto Bossi fa sapere che «per la libertà c'è solo la Lega», i più infuriati all'idea del Pdl sono però quelli di An. C'è da capirlo. Era stato Fini a lanciare l'idea del partito unico del centrodestra e a incassare la contrarietà del Cavaliere. «Il Pdl non è solo di Berlusconi e non può essere una costola di Fi», ha dichiarato Adolfo Urso deputato di Alleanza nazionale a cui non va giù neanche l'idea del partito in più: «Ridurre il Pdl a uno dei tanti partiti della cdl o peggio uno strumento da utilizzare contro qualcuno significa snaturare il lavoro di molti». Insomma il Pdl sarebbe solo una creatura giornalistica, un equivoco? «Berlusconi è troppo intelligente per fare il Pdl - dice a l'Unità Francesco D'Onofrio dell'Udc - ma ho troppa stima per i giornali per credere che inventino tutto». Semmai il Cavaliere dovrebbe pensare di passare dal cartello elettorale «all'alleanza politica del centrodestra. Altrimenti il Pdl sarebbe solo una ripetizione del movimento populista del '94». Senatore, i Circoli della Libertà della Brambilla sono omai cinquemila: «Non conosco nessuno che ne faccia parte».
Pubblicato il: 21.08.07
Modificato il: 21.08.07 alle ore 14.27
fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=68265
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4 commenti:
Se la Brambilla sarà il segretario, non credo che che il PdL avrà vita lunga. Sarei curiosa di sapere cosa pensano i vari personaggi di Forza Italia e di Alleanza Nazionale della nomination della Brambilla!
E' in occasioni come queste che ho la conferma che "le donne" non sono una categoria, né una classe... per fortuna!!! :)
Quanto alle reazioni, non mancheranno certamente!
Lo Stato della Menzogna
03/09/2007
E’ uno stato che affonda nella PURA MENZOGNA l’italia terminale.
Nella paranoia e MALATTIA MENTALE comunista e unitarista.
MENZOGNA SCIENTIFICA IN OGNI CANTO; sull’immigrazione. sulla criminalità, sulla democrazia. L’informazione è interamente artefatta.
Evidentissimo, i comunisti vogliono DESTRUTTURARE le città, l’identità locale. Il sistema capitalista ritenuto congenito della società occidentale. Onde creare il “nuovo mondo” privo di ingiustizia sociale, disparità economiche e razze definite, unico sistema, secondo loro, per “combattere il razzismo”. E, non scordiamolo, per “salvare l’unità nazionale”.
Ogni malizia, ogni espediente tautologico è escogitato per giustificare, incrementare l’immigrazione a creare la “società perfetta” sognato fa Marx e del compagnuccio Engels. Perché “gli immigrati servono”, “ i paesi civili sono multietnici”, “fuggono dalla miseria”, “fuggono dalla guerra”, “sono profughi” e “ormai sono qua”.
A questo punto le città del Centro-Nord, lo vedete, sono in preda alla criminalità forestiera, alla prostituzione manifesta, ai lavavetri, all’accattonaggio ubiquitario e niente e nessuno riesce a fermare il degrado.
Ogniqualvolta che un’amministrazione di qualsiasi colore politico accenna ad una reazione ecco che la stampa, sindacati e la magistratura SOTTO IL TOTALE CONTROLLO COMUNISTA aprono un fuoco di sbarramento contro ogni tentativo di tenere un minimo di decenza.
Citiamo ad esempio il caso della prostituzione come prototipo del sistema utilizzato.
All’inizio dissero che bisognava “colpire i clienti”, non le puttane, unico stato forse al mondo dove le prostitute non sono mai colpevoli. Poi la magistratua ha sancito che i comuni non potevano nemmeno prendere le targhe delle auto dei clienti poicheè violava la “privacy”. Di fatto lasciando impunta e incontrollato il più antico mestiere del mondo SEBBENE VIETATO dalla legge.
Simili trame sono inventate ogni giorno per rendere inviolabili i vucunpra, lavavetri, spacciatori, occupanti abusivi case popolari e accattoni di ogni sorta.
I telegiornali italiani sono uguali a quelli dell’ Unione Sovietica: false statistiche, previsioni del tempo, sport (in URSS tutti, da noi solo il calcio) e soprattutto abbondanti giaculatorie nel descrivere le epiche gesta del Partito (Democratico). Non uno parla più di “par condicio”, evidentemente valeva solo con il Cavaliere al governo. In questi giorni i media ci stanno saturando le meningi col PD ed il suo “leader”, Veltroni, “la meglio gioventù” della sinistra-burletta. Marginalizzato il resto dello schieramento politico. Raramente della CdL appaiono solo le macchiette come La Russa, “il lombardo”, o la Brambilla. Una che, a spanne, sembra più adatta a battere un marciapiede di alto bordo piuttosto che a esprimere una politica di altro profilo.
Qualcuno IPOCRITAMENTE nota che un omicida sta in galera 5 anni (meno dei Serenissimi) mentre agli incendiari li vorrebbero all’ergastolo. Il motivo è che gli omicidi sono quasi tutti meridionali e immigrati, i vecchi e nuovi italiani da coccolare, mentre se i piromani fossero “leoncavallini” o Rom subito si scatenerebbe la melassa mediatica sulla “tolleranza”, l’”inutilità della pena”, l’affidamento ai servizi sociali ed il bla bla bla dei media marocchini (caso Sofri docet).
Il problema della criminalità meridionale ed extracomunitaria al Nord l’hanno brillantemente risolto con la “legge sulla privacy” per cui i giornali non devono scrivere né la nazionalità né la provenienza geografica dei criminali quando i carmini avvengono in Padania. Bisogna che il cittadino faccia ragionamenti “indiretti” per arguire la provenienza dei delinquenti. Se menzionano nome e cognome dei criminali, vuol dire che sono del Nord (e del caso se ne occupano per mesi e anni), se fanno trapelare che sono “italianissimi” vuol significa che sono meridionali, se non danno dati ne anagrafici ne di origine o nazionalità significa che sono immigrati. Così i vecchietti rimbambiti ma ossequiosi delle direttive del Partito dentro i circoli Arci possono fieramente dibattere che “Non risulta che gli immigrati delinquono, anzi sono i più bravi perché di loro non se ne parla mai nelle cronache dei giornali”.
Che dire della questione musulmana?
I comunisti non credono in Dio ma in Allah invece sì!
Bramano promulgare una legge sulla “libertà di religione” per cui COSTRINGERE gli enti locali ad accettare moschee (ma poi cimiteri, quartieri etnici, vere e propie enclave) anche contro la volontà degli abitanti. Notate la menzogna nella menzogna: l’uso della parola “libertà”. Al solito la libertà è solamente per chi DECIDONO LORO. Il cittadino onesto non ha alcuna emancipazione ma sempre acrresciuti obblighi e vessazioni perche “tutti devono pagare le tasse”, “tutti” quelli che LORO decretano meritevoli del supplizio fiscale.
Chiarissimo il progetto di alleanza prefetti – centri sociali - imam per controllare lo stato allo scopo di sottomettere le zone riottose al tricolore della penisola usando, se necessario, la violenza immigrata in cambio di ogni regalia e beneficio.
PER QUESTO MOTIVO lo stato italiano favorisce in ogni modo spaccio, prostituzione, lavavetri, microcriminalità; perché sono le attività preferite dai NUOVI ITALIANI!
Le STATISTICHE sono usate per falsificare tutto, identicamente agli altri regimi comunisti. Avrete capito che per qualsivoglia statistica ai primi tre posti della classifica vi sono sempre una città (o provincia o regione) del Nord, Centro e Sud variamente assortite. Solo quando bisogna giustificare i soldi dati alla mafia ecco apparire i piagnistei corroborati dalle statistiche farlocche sulla “arretratezza del meridione” bisognoso delle amorevoli cure pecuniarie di Roma capitale.
La DEMONIZZAZIONE e la FALSIFICAZIONE sistematica della realtà sono la sigla indelebile della MENZOGNA COMUNISTA.
Il caso della mafia, appunto. Per i comunisti la mafia esiste solo in Sicilia e Lombardia, regioni governate dal centrodestra. Sui media nulla trapela del controllo TOTALE e VIOLENTO degli appalti pubblici e privati a Reggio Emilia e Modena da parte delle feroci famiglie cutresi. Roma veltroniana stessa è da anni sotto scacco da parte della camorra campana (clan dei Casalesi su tutti) il cui “espansionismo“ ha raggiunto l’Urbe dal sud del Lazio.
I marxisti non amano la DEMOCRAZIA, ma non possono farlo scoprire troppo platealmente. Inscenano la FINTA contrapposizione coi sindacati aguzzini, per meglio abbindolare gli operai e fregargli i soldi. Ricorderete la SCHIFOSA sceneggiata delle trasmissioni Rai-Mediaset-La7 in onda DA ROMA a reti unificate a spiegare l’infinita bontà dei fondi pensione, riforma valida solo per i dipendenti privati, dopo avere fatto malvagiamente credere che l’avrebbero estesa anche agli “statali”. Se volte questa, l’abbiamo già scritto, è la prova INCONTROVERTIBILE che la riforma del TFR è una TRUFFA. Altrimenti, siatene certi, l’avrebbero applicata “in primis” all’impiego pubblico, “feudo” comunista.
In italia si svolgono solo i referendum che i progressisti ammettono, gli altri sono fatti dichiarare “incostituzionali” (nota 1). Non si possono fare referendum sulle tasse, sugli immigrati, sulle moschee, sui gay. Come mai, la “democratica” sinistra fiorentina, non propone referendum consultivo a livello comunale sulla questione lavavetri?
Il governo Prodi, l’altro, aveva eliminato il turno elettorale autunnale; l’attuale si appresta ad eliinare comunità montane, piccoli comuni e perfino le province col pretesto della “razionalizzazione”. Cercherà di trasformare ogni tipo di elezione come le “primarie” del PD , consultazione ridicolmente “bulgara” sicché si sa già risultato e vincitore a mesi dalle “primarie”. Poiché la magistratura, braccio armato dei “trinariciuti” dell’URSS e dell’italia terminale, dichiarerà ineleggibili per “razzismo” o “mafia” qualunque avversario politico del Partito “democratico”. Nessun appellativo fu più indegno per un movimento politico. Ma, anche questa l’avete capito, è una caratteristica dei “democratici”; fare credere al popolino teledipendente l’esatto OPPOSTO delle loro intenzioni.
E incredibile pensare come a destra vi sia ancora qualche imbecille che ritiene che la “democrazia non funziona, era meglio quando c’era Lui”. Possibilmente, per certi versi, il Fascismo era più democratico di questa fasulla democrazia “bulgara” di cui siamo sempre più schiavi. La sedicente “seconda repubblica” nacque da un’operazione, chiamata “tangentopoli”, epurazione in perfetto stile stalinista, usando la magistratura per spazzare via gli avversari politici dei “democratici”. Ma non andò a buon fine, momentaneamente, poiché Bossi e Berlusconi li gabbarono con l’alleanza del ‘94.
Adesso il PIANO COMUNISTA sta riuscendo, ma non durerà, come non durò l’URSS.
La MALATTIA MENTALE sta dilagando (nota 2), non risparmierà alcunchè. Nemmeno una delle capitali culturali dell’Occidente come Firenze. Forse proprio per questo.
Si attaccheranno a tutto, daranno il voto a immigrati dopo un mese di residenza, concederanno il voto perfino ai dodicenni, regaleranno diplomi e case popolari a chiunque; i fankazzisti ministeriali ci faranno diventare una repubblica islamica pur di sopravvivere nell’ozio e nei privilegi.
Uno stato in cui invece di parlare di infrastrutture CHE SERVONO, università di punta, ricerca scientifica, si parla solo di “solidarietà” verso spiantati analfabeti provenienti dal terzo mando fatti arrivare APPOSTA per dibattere unicamente di quello.
Nell’economia globalizzata che fine può fare uno stato del genere, secondo voi?
Il traboccare della criminalità e dello sfascio sta intaccando l’economia tutta. I giovani precarizzati e col cervello spappolato dalle droghe, i pensionati impoveriti e terrorizzati dalla microcriminalità. I cittadini onesti oberati da sempre più esosi e bizantini adempimenti fiscali.
Come per TUTTI i regimi comunisti il crollo sarà tragicamente finanziario poiché l’ECONOMIA ha SEMPRE il sopravvento sulla IDEOLOGIA MENZOGNERA. Dalle macerie tricolori sorgerà un altro Kossovo, un’altra Bosnia nel cuore dell’Europa. Perché gli stranieri, al collasso, edificheranno enclavi, piccole patrie, a simulacro della LORO patria lontana. Nel Sud le mafie assumeranno il potere e la Magna Grecia ritornerà a una situazione geopolitica preunitaria.
Sempre SFIDIAMO chicchessia a dare prova che le cose non staranno così.
di Domenico Gatti del Canna-Power Team
Mota 1: Fu il caso del referendum leghista contro la legge Turco-Napolitano.
Nota 2: Leggi intervista di Tornatore al Corriere. Oppure questa dichiarazione del sindaco di Padova Zanonato: "La «ricetta» di Zanonato, in sintesi? Sono per il rispetto della legalità, da sempre. Ma la repressione è sintomatica. Poi occorre aggredire le radici dei fenomeni. Ci sono due supporti: la risposta sul versante della legge e quella sociale, culturale, valoriale. C'è la repressione, ma anche l'inclusione. "
da
www.fottilitalia.com
Lo Stato della Menzogna
03/09/2007
E’ uno stato che affonda nella PURA MENZOGNA l’italia terminale.
Nella paranoia e MALATTIA MENTALE comunista e unitarista.
MENZOGNA SCIENTIFICA IN OGNI CANTO; sull’immigrazione. sulla criminalità, sulla democrazia. L’informazione è interamente artefatta.
Evidentissimo, i comunisti vogliono DESTRUTTURARE le città, l’identità locale. Il sistema capitalista ritenuto congenito della società occidentale. Onde creare il “nuovo mondo” privo di ingiustizia sociale, disparità economiche e razze definite, unico sistema, secondo loro, per “combattere il razzismo”. E, non scordiamolo, per “salvare l’unità nazionale”.
Ogni malizia, ogni espediente tautologico è escogitato per giustificare, incrementare l’immigrazione a creare la “società perfetta” sognato fa Marx e del compagnuccio Engels. Perché “gli immigrati servono”, “ i paesi civili sono multietnici”, “fuggono dalla miseria”, “fuggono dalla guerra”, “sono profughi” e “ormai sono qua”.
A questo punto le città del Centro-Nord, lo vedete, sono in preda alla criminalità forestiera, alla prostituzione manifesta, ai lavavetri, all’accattonaggio ubiquitario e niente e nessuno riesce a fermare il degrado.
Ogniqualvolta che un’amministrazione di qualsiasi colore politico accenna ad una reazione ecco che la stampa, sindacati e la magistratura SOTTO IL TOTALE CONTROLLO COMUNISTA aprono un fuoco di sbarramento contro ogni tentativo di tenere un minimo di decenza.
Citiamo ad esempio il caso della prostituzione come prototipo del sistema utilizzato.
All’inizio dissero che bisognava “colpire i clienti”, non le puttane, unico stato forse al mondo dove le prostitute non sono mai colpevoli. Poi la magistratua ha sancito che i comuni non potevano nemmeno prendere le targhe delle auto dei clienti poicheè violava la “privacy”. Di fatto lasciando impunta e incontrollato il più antico mestiere del mondo SEBBENE VIETATO dalla legge.
Simili trame sono inventate ogni giorno per rendere inviolabili i vucunpra, lavavetri, spacciatori, occupanti abusivi case popolari e accattoni di ogni sorta.
I telegiornali italiani sono uguali a quelli dell’ Unione Sovietica: false statistiche, previsioni del tempo, sport (in URSS tutti, da noi solo il calcio) e soprattutto abbondanti giaculatorie nel descrivere le epiche gesta del Partito (Democratico). Non uno parla più di “par condicio”, evidentemente valeva solo con il Cavaliere al governo. In questi giorni i media ci stanno saturando le meningi col PD ed il suo “leader”, Veltroni, “la meglio gioventù” della sinistra-burletta. Marginalizzato il resto dello schieramento politico. Raramente della CdL appaiono solo le macchiette come La Russa, “il lombardo”, o la Brambilla. Una che, a spanne, sembra più adatta a battere un marciapiede di alto bordo piuttosto che a esprimere una politica di altro profilo.
Qualcuno IPOCRITAMENTE nota che un omicida sta in galera 5 anni (meno dei Serenissimi) mentre agli incendiari li vorrebbero all’ergastolo. Il motivo è che gli omicidi sono quasi tutti meridionali e immigrati, i vecchi e nuovi italiani da coccolare, mentre se i piromani fossero “leoncavallini” o Rom subito si scatenerebbe la melassa mediatica sulla “tolleranza”, l’”inutilità della pena”, l’affidamento ai servizi sociali ed il bla bla bla dei media marocchini (caso Sofri docet).
Il problema della criminalità meridionale ed extracomunitaria al Nord l’hanno brillantemente risolto con la “legge sulla privacy” per cui i giornali non devono scrivere né la nazionalità né la provenienza geografica dei criminali quando i carmini avvengono in Padania. Bisogna che il cittadino faccia ragionamenti “indiretti” per arguire la provenienza dei delinquenti. Se menzionano nome e cognome dei criminali, vuol dire che sono del Nord (e del caso se ne occupano per mesi e anni), se fanno trapelare che sono “italianissimi” vuol significa che sono meridionali, se non danno dati ne anagrafici ne di origine o nazionalità significa che sono immigrati. Così i vecchietti rimbambiti ma ossequiosi delle direttive del Partito dentro i circoli Arci possono fieramente dibattere che “Non risulta che gli immigrati delinquono, anzi sono i più bravi perché di loro non se ne parla mai nelle cronache dei giornali”.
Che dire della questione musulmana?
I comunisti non credono in Dio ma in Allah invece sì!
Bramano promulgare una legge sulla “libertà di religione” per cui COSTRINGERE gli enti locali ad accettare moschee (ma poi cimiteri, quartieri etnici, vere e propie enclave) anche contro la volontà degli abitanti. Notate la menzogna nella menzogna: l’uso della parola “libertà”. Al solito la libertà è solamente per chi DECIDONO LORO. Il cittadino onesto non ha alcuna emancipazione ma sempre acrresciuti obblighi e vessazioni perche “tutti devono pagare le tasse”, “tutti” quelli che LORO decretano meritevoli del supplizio fiscale.
Chiarissimo il progetto di alleanza prefetti – centri sociali - imam per controllare lo stato allo scopo di sottomettere le zone riottose al tricolore della penisola usando, se necessario, la violenza immigrata in cambio di ogni regalia e beneficio.
PER QUESTO MOTIVO lo stato italiano favorisce in ogni modo spaccio, prostituzione, lavavetri, microcriminalità; perché sono le attività preferite dai NUOVI ITALIANI!
Le STATISTICHE sono usate per falsificare tutto, identicamente agli altri regimi comunisti. Avrete capito che per qualsivoglia statistica ai primi tre posti della classifica vi sono sempre una città (o provincia o regione) del Nord, Centro e Sud variamente assortite. Solo quando bisogna giustificare i soldi dati alla mafia ecco apparire i piagnistei corroborati dalle statistiche farlocche sulla “arretratezza del meridione” bisognoso delle amorevoli cure pecuniarie di Roma capitale.
La DEMONIZZAZIONE e la FALSIFICAZIONE sistematica della realtà sono la sigla indelebile della MENZOGNA COMUNISTA.
Il caso della mafia, appunto. Per i comunisti la mafia esiste solo in Sicilia e Lombardia, regioni governate dal centrodestra. Sui media nulla trapela del controllo TOTALE e VIOLENTO degli appalti pubblici e privati a Reggio Emilia e Modena da parte delle feroci famiglie cutresi. Roma veltroniana stessa è da anni sotto scacco da parte della camorra campana (clan dei Casalesi su tutti) il cui “espansionismo“ ha raggiunto l’Urbe dal sud del Lazio.
I marxisti non amano la DEMOCRAZIA, ma non possono farlo scoprire troppo platealmente. Inscenano la FINTA contrapposizione coi sindacati aguzzini, per meglio abbindolare gli operai e fregargli i soldi. Ricorderete la SCHIFOSA sceneggiata delle trasmissioni Rai-Mediaset-La7 in onda DA ROMA a reti unificate a spiegare l’infinita bontà dei fondi pensione, riforma valida solo per i dipendenti privati, dopo avere fatto malvagiamente credere che l’avrebbero estesa anche agli “statali”. Se volte questa, l’abbiamo già scritto, è la prova INCONTROVERTIBILE che la riforma del TFR è una TRUFFA. Altrimenti, siatene certi, l’avrebbero applicata “in primis” all’impiego pubblico, “feudo” comunista.
In italia si svolgono solo i referendum che i progressisti ammettono, gli altri sono fatti dichiarare “incostituzionali” (nota 1). Non si possono fare referendum sulle tasse, sugli immigrati, sulle moschee, sui gay. Come mai, la “democratica” sinistra fiorentina, non propone referendum consultivo a livello comunale sulla questione lavavetri?
Il governo Prodi, l’altro, aveva eliminato il turno elettorale autunnale; l’attuale si appresta ad eliinare comunità montane, piccoli comuni e perfino le province col pretesto della “razionalizzazione”. Cercherà di trasformare ogni tipo di elezione come le “primarie” del PD , consultazione ridicolmente “bulgara” sicché si sa già risultato e vincitore a mesi dalle “primarie”. Poiché la magistratura, braccio armato dei “trinariciuti” dell’URSS e dell’italia terminale, dichiarerà ineleggibili per “razzismo” o “mafia” qualunque avversario politico del Partito “democratico”. Nessun appellativo fu più indegno per un movimento politico. Ma, anche questa l’avete capito, è una caratteristica dei “democratici”; fare credere al popolino teledipendente l’esatto OPPOSTO delle loro intenzioni.
E incredibile pensare come a destra vi sia ancora qualche imbecille che ritiene che la “democrazia non funziona, era meglio quando c’era Lui”. Possibilmente, per certi versi, il Fascismo era più democratico di questa fasulla democrazia “bulgara” di cui siamo sempre più schiavi. La sedicente “seconda repubblica” nacque da un’operazione, chiamata “tangentopoli”, epurazione in perfetto stile stalinista, usando la magistratura per spazzare via gli avversari politici dei “democratici”. Ma non andò a buon fine, momentaneamente, poiché Bossi e Berlusconi li gabbarono con l’alleanza del ‘94.
Adesso il PIANO COMUNISTA sta riuscendo, ma non durerà, come non durò l’URSS.
La MALATTIA MENTALE sta dilagando (nota 2), non risparmierà alcunchè. Nemmeno una delle capitali culturali dell’Occidente come Firenze. Forse proprio per questo.
Si attaccheranno a tutto, daranno il voto a immigrati dopo un mese di residenza, concederanno il voto perfino ai dodicenni, regaleranno diplomi e case popolari a chiunque; i fankazzisti ministeriali ci faranno diventare una repubblica islamica pur di sopravvivere nell’ozio e nei privilegi.
Uno stato in cui invece di parlare di infrastrutture CHE SERVONO, università di punta, ricerca scientifica, si parla solo di “solidarietà” verso spiantati analfabeti provenienti dal terzo mando fatti arrivare APPOSTA per dibattere unicamente di quello.
Nell’economia globalizzata che fine può fare uno stato del genere, secondo voi?
Il traboccare della criminalità e dello sfascio sta intaccando l’economia tutta. I giovani precarizzati e col cervello spappolato dalle droghe, i pensionati impoveriti e terrorizzati dalla microcriminalità. I cittadini onesti oberati da sempre più esosi e bizantini adempimenti fiscali.
Come per TUTTI i regimi comunisti il crollo sarà tragicamente finanziario poiché l’ECONOMIA ha SEMPRE il sopravvento sulla IDEOLOGIA MENZOGNERA. Dalle macerie tricolori sorgerà un altro Kossovo, un’altra Bosnia nel cuore dell’Europa. Perché gli stranieri, al collasso, edificheranno enclavi, piccole patrie, a simulacro della LORO patria lontana. Nel Sud le mafie assumeranno il potere e la Magna Grecia ritornerà a una situazione geopolitica preunitaria.
Sempre SFIDIAMO chicchessia a dare prova che le cose non staranno così.
di Domenico Gatti del Canna-Power Team
Mota 1: Fu il caso del referendum leghista contro la legge Turco-Napolitano.
Nota 2: Leggi intervista di Tornatore al Corriere. Oppure questa dichiarazione del sindaco di Padova Zanonato: "La «ricetta» di Zanonato, in sintesi? Sono per il rispetto della legalità, da sempre. Ma la repressione è sintomatica. Poi occorre aggredire le radici dei fenomeni. Ci sono due supporti: la risposta sul versante della legge e quella sociale, culturale, valoriale. C'è la repressione, ma anche l'inclusione. "
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