"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 20 agosto 2007

Uragano Dean, in Giamaica decretato lo stato di emergenza

Si temono i saccheggi. Probabile un rinvio delle elezioni in programma il 27 agosto
In Messico è allerta nello Yucatan, che dovrebbe essere la prossima zona colpita




KINGSTON
- L'uragano Dean, con tutta la sua forza distruttiva, si è abbattuto sulla Giamaica. Sempre più potente e pericoloso, ha già seminato distruzione nelle Piccole Antille, nella Repubblica Dominicana e ad Haiti, dove sono morte cinque persone. Il governo giamaicano ha proclamato lo stato d'emergenza e si segnalano danni ingenti anche nella capitale Kingston. Cresce intanto la tensione sulle coste del Messico e del Texas, dove probabilmente l'uragano si dirigerà nei prossimi giorni.

In Giamaica, Dean ha colpito con venti a 230 chilometri orari, allagando la capitale Kingston, sradicando alberi, pali e tetti e lasciando molte zone senza elettricità, la cui erogazione era stata comunque sospesa quando la tempesta ha cominciato a colpire l'isola. Prima dell'arrivo dell'uragano, la gente era stata invitata a mettersi al riparo ma molti si sono rifiutati di lasciare le loro case. Almeno 4.500 abitanti hanno dovuto cercare scampo nei rifugi allestiti per l'occasione e le autorità stimano che il passaggio dell'uragano ne coinvolgerà in tutto almeno 350mila.

Il premier giamaicano Portia Simpson Miller ha dichiarato uno stato di emergenza di almeno un mese, che in caso di miglioramento delle condizioni atmosferiche potrebbe però essere revocato in qualsiasi momento. Con questo provvedimento, tra l'altro, alle forze dell'ordine saranno conferiti poteri straordinari per fare fronte alla criminalità: in varie località giamaicane si sono infatti già registrati ripetuti casi di saccheggio.

Lo stesso primo ministro ha inoltre annunciato che, in considerazione della calamità e delle conseguenze che potrebbe lasciare dietro di sé, le elezioni generali in programma il 27 agosto sono a rischio. Polizia e soldati dovranno infatti concentrare gli sforzi nell'assistere la popolazione ed è dunque tutt'altro che certo che, come prevede la legge, siano in grado di recarsi a votare già domani prima degli altri cittadini.

Dean, la cui intensità è attualmente di categoria 4 in una scala il cui massimo è 5, si muove verso ovest a una velocità di circa 32 chilometri l'ora. Nella penisola messicana dello Yucatan, che, a meno di un improbabile cambio di direzione dell'uragano, si prevede sarà la prossima zona colpita, lo Stato di Quintana Roo ha dichiarato l'allarme arancione "pericolo imminente" e la compagnia petrolifera Pemex ha annunciato di aver messo al sicuro tutto il personale di 140 piattaforme petrolifere. La località turistica di Cancun, invece, non dovrebbe essere toccata da vicino. Negli Stati Uniti è stato invece deciso il rientro anticipato dello shuttle Endeavour, nel timore che Dean possa raggiungere mercoledì il Texas dove si trova il centro di controllo della Nasa. La navicella spaziale atterrerà come previsto a Cape Canaveral in Florida, ma lo farà domani e cioè con un giorno d'anticipo.

(20 agosto 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/esteri/uragano-dean/giamaica-dean/giamaica-dean.html

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1 commento:

Franca ha detto...

Quando cominceremo a ragionare seriamente su cosa fare per contrastare i cambiamenti climatici in corso?