"La libertà del confronto politico deve rispettare i principi costituzionali"
"No agli eccessi, moderare il linguaggio"
Palazzo Chigi concorda con le parole del presidente
"Abbiamo sempre sperato toni meno accesi"
Il presidente Napolitano
ROMA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene nell'acceso dibattito sul fisco per invitare alla moderazione. Nel comunicato del Quirinale Umberto Bossi non viene menzionato ma è chiaro che la condanna degli "eccessi clamorosi nella polemica" è riferita proprio alle ultime veementi dichiarazioni del leader della Lega.
"Il Presidente della Repubblica - si legge nella nota - ha la massima considerazione per la libertà del confronto politico, anche nelle sue asprezze, e per il pieno esercizio del ruolo e dei diritti di qualsiasi forza di opposizione. Ma dinanzi a eccessi clamorosi nella polemica e nella propaganda, sente di dover esprimere un forte richiamo alla moderazione del linguaggio, e al rispetto dei valori nazionali e dei principi costituzionali".
Un monito, quello di Napolitano, che suona come indirizzato al leader del Carroccio che da giorni parla di sciopero e di rivolta fiscale e oggi è arrivato a dire che "c'è una prima volta anche per tirar fuori i fucili".
Le parole del presidente sono state apprezzate da parte del mondo politico a cominciare da Palazzo Chigi. Fonti vicino al governo giudicano quello del capo dello Stato "un richiamo dovuto ai toni troppo accesi dell'opposizione nel dibattito politico degli ultimi tempi. Abbiamo sempre sperato che si potesse ricominciare il confronto politico, dopo la pausa estiva, con toni meno accesi, aggiungono le medesime fonti".
Il ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio è ancora più esplicito: "Alimentare un clima da guerra civile parlando di fucili è pericolosissimo e rischia di innescare una spirale di violenza incontrollabile. Ascoltando certe parole irresponsabili qualche squilibrato potrebbe davvero sentirsi autorizzato ad imbracciare le armi".
Concorda con Napolitano anche il sindaco di Roma Walter Veltroni che da tempo sollecita "uno spirito costruttivo ed un rispetto reciproco come condizioni indispensabili per un corretto svolgimento della vita democratica".
Ammette che le parole del presidente sono opportune anche Maurzio Gasparri : "Napolitano dice cose sagge sul linguaggio dei politici e quello di Bossi è inaccettabile", ma poi l'esponente di An aggiunge una nota polemica: "Non mi pare che Napolitano fece un commento altrettanto tempestivo quando deputati comunisti hanno definito assassino Biagi".
Silvio Berlusconi evita invece di commentare le parole del capo dello Stato. Ai molti gionalisti che gli domandano un giudizio sul monito di Napolitano, l'ex premier ha consegnato un laconico: "No, non dico nulla..."
(26 agosto 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/bossi-milano-capitale/napolitano-modera/napolitano-modera.html
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Inizia al Passo San Marco nella bergamasca la raccolta di firme della Lega Nord sul fisco
Il Senatur: "Lotta di liberazione, il Nord ha le scatole piene di uno Stato delinquente"
"Potremmo tirare fuori i fucili"
La frase di Bossi scatena la bufera
Veltroni: "Spero che qualcuno dei suoi alleati dica parole chiare e definitive"
Umberto Bossi
PASSO SAN MARCO (Bergamo) - Umberto Bossi, Senatur, dai duemila metri del Passo San Marco in provicia di Bergamo, rilancia la battaglia sulle imposte. E lo fa usando toni minacciosi e frasi sopra le righe, nel corso della manifestazione che avvia la raccolta di firme per la protesta fiscale: "A loro interessano solo i nostri soldi - attacca, riferendosi al governo - i lombardi non hanno mai tirato fuori i fucili ma per farlo c'è sempre la prima volta". Parole che, come prevedibile, suscitano una bufera nel mondo politico, con reazioni indignate del centrosinistra.
Le parole di Bossi. "Andremo in fondo - dice il numero uno leghista - non ci fermeremo a metà, costi quel che costi. La rivolta e la protesta fiscale sono parte della lotta di liberazione in atto perchè il Nord ha le scatole piene di uno Stato delinquenziale". E ancora: "Davanti alla rapina delinquenziale dell'estate che toglie la libertà, sappiamo come reagire ed arrivare al bersaglio. La protesta fiscale non è la fine del mondo ma una parte della lotta per la libertà". E infine: "Se la Lombardia chiude i rubinetti l'Italia muore in cinque giorni perché vivono con i soldi dei lombardi. I lombardi non hanno mai tirato fuori i fucili ma per farlo c'è sempre la prima volta".
Le rezioni del centrosinistra. "Spero che qualcuno dei suoi alleati dica parole chiare, inequivoche e spero definitive su tutte le cose: Roma, tasse e fucile", commenta da Parigi Walter Veltroni - sono tre cose su cui c'è attendersi che i suoi alleati abbiano qualcosa da dire". "La migliore risposta a Bossi è il silenzio", replica al leader del Carroccio il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi. Marco Rizzo del Pdci: "I suoi sono proclami pericolosi ed eversivi". Il verde Angelo Bonelli: "E' terrorismo politico". E il diessino Giuseppe Giulietti: "Ora si scusi, come ha fatto Fanny Ardant (l'attrice aveva definito Renato Curcio "un eroe", poi ha fatto marcia indietro".
L'imbarazzo del centrodestra. Maurizio Gasparri di An: "I fucili di Bossi sono verbali, con Prodi invece sono arrivati in Parlamento personaggi che hanno usato pistole vere nelle file del terrorismo; e nel suo schieramento ci sono consigliori come chi ha ordinato l'esecuzione di Calabresi. Per non dimenticare le esecuzioni politiche, come quella del generale Speciale decisa da Visco". Comprensivo ma non troppo verso il leader leghista il vicepresidente del gruppo Udc alla Camera, Maurizio Ronconi: "Bossi è come al solito un cane che abbia, ma non morde e, tuttavia, con le sue affermazioni continua ad offrire argomenti ad una sinistra ormai con l'acqua alla gola".
(26 agosto 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/bossi-milano-capitale/bossi-26ago/bossi-26ago.html
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3 commenti:
E se la smettessimo di essere tolleranti con tutti i Terroristi?
Fuori dal Parlamento Bossi!
Senza se e senza ma...
Sarà come dicono i suoi alleati che Bossi parla con un linguaggio colorito per esaltare i suoi o che le sue sono solo provocazioni…
Sarà il caldo che è tornato a farsi sentire…
Sarà il suo cervello che non si è ripreso del tutto dall’ictus…
Ma se non è per questi motivi, allora le farneticazioni di Bossi cominciano ad essere allarmanti!
Senza dimenticare Berlusconi, il famoso "unto" di Dio.. che non a caso non ha voluto commentare l'uscita del senatur.. Esaurite le Rosse, tornerà al suo sport preferito: la caccia ai rossi. Se poi ci scappa una bella guerrigliola civile..
mauro
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