"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 15 agosto 2007

Bonas ferias augustales




Fu durante queste “feriae” nella Roma dei Re, che avvenne il ratto delle Sabine e si sancì la comunanza tra il mondo degli agricoltori sabini e quello dei pastori romani. Per trasformazione, da quelle Consualia derivarono le “feriae Augusti”, (in onore di Cesare Ottaviano. Le persone, incontrandosi per strada si scambiavano auguri e doni, salutandosi con la frase “bonas ferias augustales”. Il Cristianesimo, vi ha sovrapposto poi la solennità dell’Assunzione, l’elevazione di Maria in cielo “anima e corpo”, presente liturgicamente fin da VI°sec. A questo proposito, erano e sono celebrate tutt’oggi, in varie località italiane, imponenti processioni religiose. Per festeggiare degnamente con il cibo ferragosto, l’ Artusi consiglia “prosciutto e vino”, come dire: cibi semplici, trasportabili, non impegnativi, indispensabili nelle tradizionali scampagnate o gite fuori porta. In più, l’assaggio delle uve primaticce e dell’ anguria in fette raffreddate, rappresenta il ringraziamento ideale da fare alla buona terra per i suoi frutti stagionali.

Prosciutto, melone e fichi

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Tagliare la polpa di un melone a dadini, metterla in una terrina e cospargerla di succo di limone e d’abbondante pepe.
Tagliare dei fichi maturi a metà e eliminare quelli con l'ospite.
Avvolgere i mezzi fichi e i dadini di melone con del prosciutto. Poi infilarli alternati in uno spiedino di legno.
Disporre gli spiedini a raggio in un piatto da portata e servire.
fonte: http://www.taccuinistorici.it/newsbrowser.php?news_id=198&news_dove=3
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