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mercoledì 26 settembre 2007

Cassazione: l'indigente che occupa una casa popolare non commette reato


(fonte immagine: www.comune.rimini.it/ servizi/comune/ufficio_casa/)
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Non commette reato chi,
in situazione di grave indigenza, occupa abusivamente una casa popolare. Il diritto alla casa e' un "bisogno primario". Tanto piu' se lo stato di necessita' e' aggravato dalla presenza di un minore. E' quanto affermato dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza 35580 di oggi, ha accolto il ricorso di una romana che, assieme al figlioletto, aveva occupato un appartamento dell'Iacp.

Il tribunale di Roma a febbraio 2005 l'aveva condannata a 600 euro di multa per occupazione abusiva. L'anno successivo la Corte d'appello aveva confermato tale decisione. Lei ha fatto ricorso in Cassazione e lo ha vinto. I giudici del 'Palazzaccio' lo hanno accolto rinviando gli atti ai colleghi di merito affinche' riconsiderino il caso.

In particolare, si legge nelle motivazioni, "ai fini della sussistenza dell'esimente dello stato di necessita' previsto dall'articolo 54 del Codice penale, rientrano nel concetto di danno grave alla persona non solo la lesione della vita o dell'integrita' fisica ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona; e pertanto rientrano in tale previsione anche quelle situazioni che minacciano solo indirettamente l'integrita' fisica del soggetto in quanto si riferiscono alla sfera dei beni primari collegati alla personalita', tra i quali deve essere ricompreso il diritto all'abitazione in quanto l'esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona". In ogni caso, il Comune, proprietario dell'immobile, puo' agire in sede civile per il recupero della casa.


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3 commenti:

Franca ha detto...

Sono perplessa...

Anonimo ha detto...

Ma la Cassazione ha solo detto che non era punibile, la donna, perchè spinta dal bisogno incontrovertibile del momento.. non che potesse usufruire dell'abitazione: difatti gliela toglieranno. Insomma, botte piena e moglie ubriaca.
mauro

Anonimo ha detto...

Mica vero Franca, dovranno dimostrare che c'è chi versa in situazione peggiore e quindi ha maggior diritto.
Questa sentenza favorirà la trasparenza, ma meglio sarebbe se ogni 5 anni fossero confermate le situazioni di indigenza. Vedere grosse macchine parcheggiate vicino alle case popolari non è raro.

by Mat