"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 23 settembre 2007

La Rete inClemente: ovvero "Blog perigliosi"

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO

23 Settembre 2007

Antonio_Polito.jpg
Clicca il video

La Rete è nata libera. Una delle sue leggi è la trasparenza. Non si può nascondere nulla in Rete e non si possono raccontare balle. La Rete è la fine dei politici che dichiarano una cosa e ne fanno un’altra. Chi apre un blog dovrebbe saperlo. Un politico può finire come Gentiloni sommerso dalla marea di richieste (inevase) su Rete4 (è sempre a giocare a tennis con Ermete) o, peggio, come Mastella.
Parlare di Mastella è come sparare su un tonno in scatola. Non riesco più a stargli dietro. Ha aperto un blog, clementemastella.blogspot.com, per dialogare con i cittadini, ma non pubblica le migliaia di commenti negativi.
Quelli positivi arrivano solo da Ceppaloni.

La Rete non tollera questo tipo di comportamento. Un blogger ha scritto: “Mastella ha uno sguardo da banconota falsificata male”.
Altri si sono spinti oltre e hanno clonato il suo blog per poter commentare. Quando il Ministro dell’Indulto pubblica un post lo pubblicano subito anche loro consentendo i commenti.
Tra i più popolari dementemastella.blogspot.com, clementepastella.blogspot.com e ceppalonisburning.blogspot.com.

La ceppalonata di giornata:
Il ceppalonico: “Ha chiesto al Csm di disporre il trasferimento cautelare d'ufficio nei confronti del pm di Catanzaro Luigi de Magistris". Secondo alcuni: "L'iniziativa giunge proprio nel momento in cui il pm De Magistris sta valutando se iscrivere il ministro nel registro degli indagati.” da Repubblica.it


Scarica l'ultimo numero del magazine Scarica "La Settimana" N°37-vol2
del 16 Settembre 2007

fonte: http://www.beppegrillo.it/2007/09/blog_perigliosi.html

...

1 commento:

Franca ha detto...

Pare che già in Parlamento siano state presentate due interrogazioni.
Speriamo che qualcuno dei nostri si faccia sentire