"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 27 settembre 2007

Occupazione casa e sentenza Cassazione: chiarimenti


Non per polemica ma, bensì, per chiarezza.



Circolano strane idee
in merito alla sentenza della Cassazione, che si è espressa in merito al caso della donna indigente e della sua occupazione abusiva. Individui disinformati tranciano giudizi da fine del mondo. E passino, finchè restano a livello di discussione da bar. Ma è oltremodo grave che giornalisti come Feltri, oltretutto dai microfoni di una radio molto seguita come è radio MonteCarlo, si esprimano con toni terroristici e ammonitori per infondere nella brava gente la paura dell'esproprio legalizzato della propria abitazione, ovviamente non occupata da loro. Tutte le seconde, le terze ecc sarebbero minacciate dalla corsa di una folla di indigenti con la bava alla bocca che reclamano un tetto purchè a spese degli onesti cittadini.. Un discorso volutamente disinformato, passibile a mio avviso di denuncia penale, fatto con toni pacati e per questo risultanti ancora più inquietanti.

Allora, chi avesse ancora le idee confuse,
diciamo alla Feltri, 
è pregato di leggere "attentamente" l'articoletto seguente.
mauro
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26 settembre 2007


Non sempre punibile chi occupa una casa popolare


di Beatrice Dalia

Soggetti deboli al riparo dal codice penale se "sbagliano" per necessità. Con una breve sentenza, la Cassazione sembra rafforzare ulteriormente il "diritto all'abitazione" delle persone in oggettive difficoltà economiche, pur con tutte le precisazioni del caso. I giudici "congelano" - per ora - la multa inflitta a una donna accusata del reato di occupazione abusiva di immobile di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari e rinviano il fascicolo ai colleghi di merito, affinché prendano in considerazione tutti i motivi che sono dietro il suo gesto. Il codice penale, infatti, prevede che non sia punibile chi agisce per salvare "se stesso o altri da un danno grave". Il danno grave, precisa la Cassazione, non è solo una lesione fisica, ma può essere anche il pregiudizio di un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione. E tra le situazioni da tutelare al massimo, ricorda la Corte, c'è appunto il diritto all'abitazione, poiché la casa "rientra tra i bisogni primari dell'individuo". Ad avviso dei massimi giudici italiani, prima di confermare la condanna penale alla donna, i giudici dovranno Compiere un'accurata indagine sulla situazione complessiva: dalla mancanza di denaro che le impedisce di rivolgersi al mercato immobiliare alla necessità di tutelare la salute del figlio piccolo (altro valore fondamentale). Sarà ora una nuova sezione della Corte di appello di Roma a dire se l'occupazione abusiva era davvero inevitabile e necessaria.


fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/09/case-popolari-sentenza-cassazione.shtml?uuid=2e9680fa-6c48-11dc-a441-00000e25108c&type=Libero#
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ke legge del cavolo!
i comunisti puzzano

elena ha detto...

Trovo inutile commentare questa perla di messaggio, così ben articolato, motivato e strutturato - perdipiù lasciato da uno che nemmeno ha il coraggio di darsi un nick!
E' così che si fa cambiare idea alla gente, è così che si dimostra la giustezza delle proprie convinzioni... che pena.