"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

venerdì 10 agosto 2007

E adesso, il don Gelmini Day!

Siamo alla frutta.
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La Santa Sede prende posizione dopo cinque giorni di silenzio
Il segretario di Stato: "Ci sono già state in passato notizie non fondate"

Don Gelmini, il Vaticano frena
Bertone: "Voglio vederci chiaro"

Il sacerdote antidroga non si dimette: "Non intendo fare polemica
con uomini della Chiesa". A settembre la decisione sull'inchiesta



Don Pierino Gelmini

ROMA -
"Voglio vederci chiaro, ci sono già state notizie non fondate". Il primo intervento del Vaticano sull'indagine per abusi sessuali che ha coinvolto don Pierino Gelmini è affidato al segretario di Stato cardinal Tarcisio Bertone in visita ufficiale negli Stati Uniti a Nashville, stato del Tennessee.

Cautela, dunque, dopo cinque giorni di silenzio pesante da parte della Santa Sede. L'inchiesta della procura di Terni va avanti da nove mesi ma per via del periodo feriale una decisione sarà presa solo a settembre. Il pm Barbara Mazzullo, titolare del fascicolo, chiede ai giornalisti che assediano il suo ufficio di "lasciarla lavorare". Pensa solo all'indagine: "Non mi interessa apparire sui giornali".

Don Gelmini intanto è sempre a Zervò, in Aspromonte, e fa sapere di non avere alcuna intenzione di dimettersi, di lasciare la guida della Comunità, come gli ha suggerito il cardinale Marchisano. "No, non lascio. E la mia, poi - spiega il sacerdote - non è un'istituzione religiosa, è laica". E aggiunge: "Non intendo fare polemiche con nessuno, tanto meno con uomini di Chiesa". Il centrodestra, da sempre il suo sponsor politico, sta organizzando il "Gelmini day" per Ferragosto: tutti in Aspromonte per far sentire la solidarietà al sacerdote antidroga.

Certo è stato un duro colpo la rinuncia all'incarico dell'avvocato Coppi motivata da "alcune prese di posizione di questi giorni (quelle contro le lobby prima "ebraico-radical chic" poi "massoniche radical chic" ndr). "Coppi si è dimesso dall'incarico - afferma don Gelmini - perchè dice che è difficile gestire don Pierino, per le mie esternazioni. E quindi non voglio fare altre esternazioni". L'altro difensore, il ternano Lanfranco Frezza, dice di avere inutilmente pregato il collega di rimandare la decisione a dopo le ferie e sottolinea l'esigenza di avere l'aiuto di un altro difensore "perchè questo - dice - non è un processo che si può fare con un solo avvocato".

L'indagine va avanti da nove mesi. I sette denuncianti, tutti ex ospiti della Comunità Incontro a Amelia, in provincia di Terni, sono stati tutti sentiti (alcuni di loro sarebbero in carcere) e qualcuno anche più di una volta. Sono state poi acquisite una serie di altre testimonianze: in gran parte ospiti ed ex ospiti della Comunità, loro familiari, e, tra gli ultimi in ordine di tempo, don Mazzi. Don Pierino ha parlato di richieste estorsive dei suoi accusatori, ma sembra che nel merito il sacerdote non abbia presentato alcuna denuncia, anche se non viene esclusa l'apertura d'ufficio di una inchiesta in proposito. Così come è possibile che l'attenzione degli inquirenti possa allargarsi ad altri aspetti della vita della Comunità Incontro.

Don Pierino Gelmini è da anni sottoposto a "servizi di tutela" disposti dal ministero dell'Interno come "persona esposta a gravi rischi". La decisione era stata presa perchè, negli anni passati, era stato oggetto di minacce di vario tipo in relazione alla sua attività di assistenza a tossicodipendenti ed emarginati.

(8 agosto 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/don-gelmini-indagato/cardinal-bertone/cardinal-bertone.html

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