"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 22 agosto 2007

La costa siciliana devastata dagli incendi

Pecoraro: "Una aggressione criminale"

Piromani aiutati da scirocco e alte temperature. Due arresti nel napoletano e sul Gargano
Un minorenne in manette confessa: "L'ho fatto per provare l'emozione"



Canadair in azione a Cefalù

ROMA - Una sequenza di incendi dolosi sta bruciando il Sud dell'Italia e l'intera costa tirrenica della Sicilia. Complessivamente sono decine i roghi che destano allarme anche in Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, e Lazio. "Una aggressione criminale alle aree protette", afferma il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

I roghi si susseguono ormai da ieri da Messina a Cefalù aiutati da un forte vento di scirocco e dalle alte temperature. Emergenza particolare nella cittadina. L'ospedale sta per essere evacuato e la situazione viene definita "critica". Impossibile quantificare l'estensione dell'area devastata così come il numero di case, aziende agricole e villette distrutte. Anche polizia e carabinieri mobilitati.

Emergenza anche nella città dello Stretto per le fiamme appiccate sui colli a ridosso della periferia. Dolosi anche gli incendi nel salentino e in Puglia, che stanno devastando il litorale e le aree interne ricche di boschi antichi e di enorme pregio naturalistico.

Una enorme nube nera sovrasta Cefalù a causa degli incendi che ancora bruciano le colline. Rientrato invece l'allarme per l'ospedale "San Raffaele-Giglio" di Cefalù, dov'era scattato il piano di emergenza per l'approssimarsi delle fiamme. L'intervento di due "Canadair" ha evitato che le fiamme si avvicinassero ulteriormente alla struttura e non è stato necessario evacuare i pazienti. Sono stati evacuati gli ospiti dell'hotel Paradiso di contrada Santa Lucia a Cefalù (Palermo), minacciata dalle fiamme di uno dei fronti del vasto incendio che divampa da ieri. Per ora l'albergo non è stato raggiunta dal fuoco. Tutta la zona è avvolta in un denso fumo.

Preoccupazione per alcune famiglie rimaste bloccate nelle loro abitazioni, circondate dal fuoco, in contrada Campello. La Protezione Civile locale sta cercando di far giungere sul posto i propri mezzi e ha chiesto l'intervento di quella nazionale. I roghi interessano le contrade di Cippone, Ferla, Allegracuore e Presti. Nella serata di ieri le fiamme si erano spinte fino alla periferia della cittadina. Distrutto diverse villette sulla collina di Gibilman.

Nella provincia di Messina brucia il versante tirrenico. Gli incendi si moltiplicano, le fiamme hanno raggiunto anche Tindari. A Naso, Gioiosa Marea e San Giorgio i carabinieri hanno anche fatto evacuare alcune abitazioni. Tutte le squadre del 115 sono impegnate e sono intervenuti due Canadair per spegnere le fiamme a San Marco D'Alunzio. I roghi nelle ultime ore hanno interessato le colline di Montagnareale, Capo d'Orlando, S.Agata di Militello, Patti e Gioiosa Marea.

Vigili del fuoco ancora al lavoro sulle colline che sovrastano la città dello Stretto per domare un altro grosso incendio. A rischio di essere distrutta c'è anche la Pineta Candelaro. Chiusa alla circolazione una carreggiata dell'autostrada A29 Palermo-Trapani, in direzione del capoluogo siciliano, tra Capaci e Tommaso Natale. La A20 è rimasta chiusa per due ore.

Fiamme sulla costa brindisina. Ha provocato danni serissimi l'incendio che dal pomeriggio di ieri fino a stamane ha bruciato una estesa area della riserva naturale dell'oasi protetta di Torre Guaceto, sulla costa brindisina a una quindicina di chilometri dal capoluogo. Anche la circolazione stradale della statale litoranea 379, che taglia in due l'area, è stata ripristinata stamane alle 5 dopo una interruzione di 14 ore soprattutto a causa del fumo che si levava dall'oasi.

Incendi nel Vallo di Diano. Emergenza incendi nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno, con focolai in diversi centri. A Teggiano, dopo quattro giorni, bruciano ancora i boschi situati sui monti che circondano la città museo del Vallo di Diano. Altro incendio, che si è sviluppato nella tarda serata di ieri e ancora attivo, si registra in località Sant'Andrea, zona montana del territorio comunale di Padula. Un altro incendio è in atto tra Atena Lucana e Polla.

Nel Cilento è doloso l'incendio che si è sviluppato ieri sera nella pineta delle "Ripe rosse", nel territorio comune salernitano di Montecorice, che si è esteso questa mattina verso Casa del Conte, dove sta mettendo a rischio centri abitati. Le fiamme stanno bruciando diverse centinaia di ettari di macchia mediterranea, querce e pineta. Il fuoco è alimentato anche dal forte vento di scirocco. Sono stati già evacuate alcune abitazioni, e ora si procede a sgomberare i centri abitati in località Casa del Conte. Si tratta di una situazione particolarmente difficile da gestire, visto che la zona è piena di villaggi turistici.

Due vasti incendi, probabilmente dolosi, stanno interessando le zone di Prossedi, sui Lepini, e Minturno, nel sud pontino. La situazione più critica è quella di Minturno, dove c'è il rischio di dover far evacuare delle abitazioni.

Il ministro dell'Ambiente. Il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, segue l'evolversi della situazione con i colleghi delle Politiche agricole e con i vertici della Forestale. ''Non appena le condizioni del vento sono più favorevoli al fuoco entrano in azione questi criminali incendiari che stanno aggredendo le aree protette italiane mettendo in serissimo pericolo la sicurezza dei cittadini'', ha dichiarato il ministro.

Piromani arrestati. Mentre le squadre di soccorso si impegnano a fronteggiare le fiamme, gli incendiari continuano la loro opera devastante. Uno, un marocchino di 47 anni, H.M., è stato fermato mentre appiccava il fuoco in diversi punti lungo la statale Sannitica, tra Caivano (Napoli) e Marcianise (Caserta). Arrestato dai carabinieri un giovane di 17 anni, che aveva appena appiccato il fuoco in un terreno boschivo demaniale, alla periferia di Carpino, piccolo comune del Parco del Gargano. Il ragazzo si è giustificato dicendo che, "siccome lo fanno tutti", anche lui voleva appiccare il fuoco al bosco "per provarne 'l'emozione".

(22 agosto 2007)

fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/incendio-cefalu/incendio-cefalu/incendio-cefalu.html

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1 commento:

studentefreelance ha detto...

Posso confermare che a Sant'agata di militello si moriva dal caldo anche a causa dei vari incendi che hanno percorso da messina fino a qui tutta la costa.