Gio, 09/08/2007
Secondo quanto riporta l’Ansa, una donna torinese morsa dalla gelosia avrebbe regalato al sospetto fedifrago un cellulare con cimice inclusa, finendo per essere indagata per intercettazione abusiva.
Le indiscrezioni trapelate fino a questo momento, raccontano una normale storia di gelosia coniugale in cui il diavolo ci ha messo lo zampino sotto forma di un apparato hi-tech.
Il diabolico dispositivo in questione, infatti, è un cosiddetto sniffer in grado di spiare i messaggi inviati e ricevuti dal telefonino spiato, nonché i numeri chiamati e la posizione del telefono.
Il termine sniffer è stato mutuato dal verbo inglese che indica l’attività dell’intercettazione passiva dei dati che transitano in una rete telematica (fonte: Wikipedia).
Il marito che aveva ricevuto in dono il telefono “taroccato”, però una volta accortosi dell’inganno non ci ha pensato su due volte ed ha querelato la consorte.
La cinquantenne signora torinese, dunque, rischia la condanna alla reclusione da uno a quattro anni per il reato di intercettazione abusiva.
Tutti i nostri lettori gelosi sono avvisati, gelosi va bene, ma non dimentichiamo che la legislazione in materia è rigorosa ed inflessibile.
fonte: http://www.portel.it/news/cronaca/08-2007/la-donna-e-mobile-la-gelosia-pure.html
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