"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 1 agosto 2007

Vittime del terrorismo o vittime dello Stato?



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Ringraziamo Laura per la segnalazione
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Milano 29 Luglio 2007

A seguito della notizia riportata oggi dagli organi di stampa, della concesssione di un assegno vitalizio, quale beneficio previsto dall'applicazione della legge 206/4, alla moglie e ai figli del dottor Paolo Emanuele Borsellino, già magistrato,deceduto in Palermo il 19/7/1992 per effetto di lesioni riportate in conseguensa di azioni della criminalità organizzata con finalità terroristica, chiedo all' on. Giuliano Amato, in qualità di titolare del Dicastero degli Interni, di volersi fare promotore di una proposta di legge per la concessione di un vitalizio, pari all'emolumento mensile di un componente della Camera dei Deputati, per i familiari di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, già agenti della Polizia di Stato, deceduti in Palermo il 19/7/1992, per effetto di lesioni riportate in conseguenza di azioni della criminalità organizzata con finalità terroristica, mantre, facendo uso solamente del loro corpo, tentavano di difendere il suddetto magistrato.

In quanto alle motivazioni del vitalizio stesso chiedo al ministro Giovanni Amato, attuale titolare del Dicastero degli Interni di avviare consultazioni con l'on. Nicola Mancino, titolare del Dicastero degli Interni dal 28/6/1992 al 28/04/1993 (I Gov. Amato) ed al 28/4/1993 al 10/05/1994 (Gov. Ciampi) e quindi sicuramente al corrente dei Segreti di Stato relativi a quel periodo, per appurare, compatibilmente con le lacune di memoria dello stesso, se i suddetti agenti della Polizia di Stato debbano essere definiti "vittime del terrorismo" o "vittime dello Stato".

Salvatore Borsellino

I ragazzi della Scorta "Quarto Savona 21"

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LA NOTIZIA


Milano, 29 Luglio 2007

Dal Corriere della Sera di oggi:

"Fu terrorismo". Vitalizio ai familiari di Borsellino

"Dopo una lunga istruttoria, la direzione generale del personale di via Arenula ha riconosciuto rispettivamente alla moglie e ai figli del dottor Paolo Emanuele Borsellino, già magistrato, deceduto in Palermo il 19/7/1992 per effetto di lesioni riportate in conseguenza di azioni della criminalità organizzata con finalità terroristica, la concessione dell'assegno vitalizio quale beneficio previsto dall'applicazione della legge 206/04".

Il figlio Manfredi, oggi commissario capo della polizia a Palermo, chiede giustamente perchè non venga riconosciuto lo stesso trattamento alle moglie e ai figli degli agenti morti in via D'Amelio e dichiara:
"Se ora sono in polizia lo devo all'esempio che ho avuto dagli agenti della scorta di mio padre. Lui è morto per le sue idee, loro sono morti per difendere mio padre. Non ci dovrebbero essere vittime di serie A, serie B o serie C".

Non aggiungo altro, se non il ricordo di mia madre che, il giorno dopo la strage, ci chiese di incontrare i genitori dei ragazzi morti con Paolo e volle baciare loro, uno per uno, le mani perchè, come ci disse, avevano dato la vita dei loro figli per suo figlio.
Io mi chiedo invece quando verrà concessa ai familiari di quei ragazzi un vitalizio come genitori e figli di vittime dello Stato

Salvatore Borsellino

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