"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 30 maggio 2007

Filippo Raciti non fu ucciso da un tifoso










In Italia l'arte della manipolazione per fini reconditi ha un che di perversamente sublime.. Mai dire la verità sui fatti, ma ricavarne il massimo tornaconto attraverso la loro distorsione che quanto più è falsa tanto più è credibile. E' successo anche con il povero Raciti, che è stato innalzato a vittima immolata sull'altare della violenza ultras (nera).. Se è tutto vero ciò che si legge delle dichiarazioni del collega investitore (ma non c'è motivo di dubitarne) perché questo cambio di scenario?
Non difendiamo gli ultras, specie quelli dediti ad una stupida violenza, ma siamo indignati per come, una volta di più, si faccia della falsa informazione e si costruiscano prove ad hoc per colpire l'innocente di turno.
Questa pare essere una strategia presa a modello a tutti i livelli dell'informazione in questo nostro Bel Paese. Anche nelle cose più apparentemente banali, come la questione dello spinello assassino.. Prima l'autista dell'autobus, poi il ragazzino che muore in classe. Grande campagna mediatica prima per gridare al solito scandalo, poi, nel caso del ragazzino che si è accertato essere morto per una dose di cocaina crackata, toni minori quasi a voler far scivolare la notizia nel dimenticatoio il più presto possibile. Però intanto il danno è fatto.
Con buona pace della Verità.
mauro

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Game over, riposi in pace insieme alla verità.


I terribili ultras non hanno ucciso Filippo Raciti con un lavandino-
Il lavandino era stampato in metallo ed era flessibile, non aveva la massa e nemmeno la compattezza per procurare le lesioni riscontrate su Raciti. Se lo avessero mostrato prima sarebbe parso evidente a chiunque.
I Ris di Parma, per dire questa sciocchezza senza sbilanciarsi troppo hanno scritto, riferendosi al lavandino, che: "..pur non potendo esprimersi per una diagnosi definitiva, l'ipotesi della inidoneità sembra riunire maggiori elementi di probabilità".

Se a questo si aggiunge che un collega di Raciti ha ammesso di averlo investito con un Land Rover: "...innescata la retromarcia, ho spostato il Discovery di qualche metro. In quel momento ho sentito una botta sull'autovettura e ho visto Raciti che si trovava alla mia sinistra insieme a Balsamo portarsi le mani alla testa. Ho fermato il mezzo e ho visto un paio di colleghi soccorrere Raciti ed evitare che cadesse per terra" e che il patologo ha riconosciuto le lesioni riscontrate sul corpo di Raciti come compatibili con l'investimento da parte del mezzo, non è difficile trarre la conclusione che Filippo Raciti non fu ucciso da un giovane ultras.

Quindi viene da chiedersi perchè, se la polizia sapeva che Raciti era stato investito da un collega, si siano costruite false accuse contro un ragazzo che, per quanto colpevole di altre infrazioni, non è certo un omicida. Perchè la polizia di Catania si è inventata questa storia con tanto di disegnini, se fin da subito i colleghi di Raciti sapevano che era stato investito da uno di loro?

Perchè tutti i colleghi hanno taciuto mentre si montava lo scandalo ultras?
Alla famiglia Raciti, quale verità è stata detta? Sono stati i primi responsabili della sua morte ad architettare questo depistaggio, con il rischio di mandare in galera per decenni un ragazzo, o qualche più alta autorità? Perchè nessuno ha dato ancora evidenza al fatto che la morte di Raciti fu dovuta ad un incidente e non ad un omicidio?

Scommettiamo che queste domande non avranno risposta?

venerdì, 25 maggio 2007

mazzetta


fonte: http://mazzetta.splinder.com/post/12354976


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