"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

lunedì 28 maggio 2007

Il giudice di pace boccia le strisce blu: «Illegittime»
















La notizia:


Per il codice della strada i parcheggi devono stare fuori dalla carreggiata


di Patricia Tagliaferro



Non è la prima e non sarà l’ultima. Ma certo farà piacere a molti automobilisti sapere che un’altra sentenza di un giudice di pace di Roma ha dichiarato «fuorilegge» le strisce blu. Basta leggere il codice della strada per capire come mai chi viene multato per aver parcheggiato negli spazi riservati alla sosta a pagamento senza esporre il necessario tagliando, può vedersi annullare l’odiosa contravvenzione.
È accaduto all’avvocato Alfredo Vasta, che dopo aver ricevuto due di questi verbali ha fatto ricorso, vincendolo. E non perché il suo fosse un caso particolare, ma semplicemente perché a quanto pare il Comune non ha letto bene il codice della strada quando ha disposto che la città fosse invasa dalle strisce blu con relativi parcometri. La legge, infatti, prevede che le aree destinate al parcheggio a pagamento debbano essere «ubicate fuori dalla carreggiata», ossia fuori dalla strada destinata al transito dei veicoli. Il che vuol dire semplicemente che la quasi totalità delle strisce blu della capitale sono irregolari. Basta guardarsi in giro per rendersi conto che i parcheggi in questione si trovano quasi sempre all’interno della carreggiata e raramente, come invece dovrebbe essere, «inglobati» dai marciapiedi o protetti da cordoli spartitraffico.
È questo che l’avvocato Vasta ha sottolineato nel ricorso con il quale ha chiesto al giudice di pace di annullare le multe, per due infrazioni commesse il 18 e il 31 marzo, ricevute lo scorso luglio. Stessa violazione per i due verbali: sostava senza esporre il titolo di pagamento. «Contestazioni del tutto infondate e prive di alcun presupposto giuridico», secondo il legale. Che, foto alla mano, ha dimostrato al giudice come le aree blu dove aveva lasciato la sua auto, in via Paulucci de Calboli e in viale di Villa Grazioli, fossero chiaramente all’interno della carreggiata dove transitano le macchine. Di conseguenza, dovendosi ritenere illegittima la delimitazione da parte del Comune di parte della sede stradale per destinarla alla sosta a pagamento, il ricorrente non aveva commesso alcuna violazione. Una motivazione accolta in pieno dal giudice di pace Romano. «Dalla documentazione prodotta dal ricorrente - scrive nella sentenza - ed in mancanza di opposizione da parte del Comune emerge che gli spazi destinati a parcheggio, nelle vie indicate nei verbali impugnati, sono stati predisposti in violazione di quanto previsto dai commi 6 e 8 dell’articolo 7 del codice della strada, all’interno della carreggiata, con evidente restringimento della medesima». Poi, anche se le decisioni dei giudici di pace non fanno giurisprudenza, il giudice Romano va oltre, dichiarando «illegittime» le aree blu. «Essendo pertando illegittimo - si legge nella sentenza - il provvedimento del Comune relativo all’ubicazione dei suddetti parcheggi, anche in considerazione della mancanza, nelle dette aree o in altre nelle immediate vicinanze, di zone destinate a parcheggi senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta, ne deriva l’illegittimità della contestazione della violazione».

da Il Giornale.it del 2007-05-27

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L'intervista:

STRISCE BLU, UN AVVOCATO HA VINTO UNO STORICO RICORSO


Parcheggio sulle strisce blu, c’è chi può far vincervi il ricorso. Ecco un’intervista all’avvocato Alfredo Vasta (studiolegalevasta@virgilio.it) che mi ha fatto capire tante cose sulla sosta a pagamento.


Avvocato Vasta, Lei è stato multato per aver sostato nelle strisce blu senza aver pagato col gratta e parcheggia?


“Sì, è successo due volte a distanza di pochi giorni. In quelle occasioni mi trovavo sprovvisto di monete e di schede parcheggio, andavo di fretta, e ho dovuto lasciare l’auto senza aver pagato (ogni volta per meno di un’ora). Al ritorno ho trovato la multa che il ‘solerte’ ausiliario mi aveva affibbiato con la motivazione della ‘violazione dell’art. 157/6 del Codice della strada’. La cosa mi ha particolarmente infastidito e mi ha spinto ad approfondire attentamente la questione. Ho quindi ‘scoperto’ che l’art. 7, comma 6 del Codice della strada, che legittima i Comuni a istituire le strisce blu, prevede: ‘... le aree destinate al parcheggio sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante dispositivi di controllo di durata della sosta... devono essere ubicate fuori dalla carreggiata’. Una volta ricevuta la notifica dei verbali, ho pertanto fatto ricorso al Giudice di pace, il quale lo ha accolto, annullando le multe”.


La chiave del ricorso è l’evidente restringimento della carreggiata (come dice il giudice)?


“In realtà la legge prevede due requisiti: 1) aree fuori dalla carreggiata; 2) e comunque che consentano la sosta senza intralciare lo scorrimento del traffico. Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade mai (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine). Risultato: il 95% delle strisce blu è irregolare!”.


Allora, la vittoria di un ricorso è sicura?

“No. Ogni giudice effettua, in piena autonomia, l’interpretazione della legge. Non tutti i ricorsi hanno la stessa sorte”.


Un’altra chiave del ricorso è l’assenza di parcheggi gratis in zona?

“Sì. Questa è un’altra delle motivazioni che rendono illegittimo l’operato dei Comuni di far diventare strisce blu tutti gli ‘angoli’ possibili”.


Tre consigli a chi vuol fare ricorso.

“1) Ricorrete al Giudice di pace e non al Prefetto. 2) Richiamate, come precedente, la sentenza favorevole. 3) Allegate le fotografie della strada dove vi hanno fatto la multa”.


I Comuni rispetteranno mai l’art. 7 del Codice della strada?

“La questione, a mio avviso, è di difficile soluzione. Il business è enorme sia per i rilevanti introiti, sia (e qui voglio essere malizioso) per il potere di governo delle risorse (assunzione degli ausiliari, ecc.) conseguente al controllo da parte dei Comuni delle varie società che ricevono in concessione la gestione dei parcheggi”.

Eccovi la sentenza vittoriosa ottenuta dall'avvocato Vasta:

Download img059.pdf

…..

Leggi anche:

fonte:

http://dallapartedichiguida.blogosfere.it/



15 commenti:

ska ha detto...

Ma questo non dovrebbe essere solo un precedente cui appellarsi per fare ricorso, ma l'avvio all'abolizione di tutte le strisce blu illegali!
Cosa che in parte mi farebbe piacere,ma che ora che abito fuori mi tocca poco. In generale devo dire però che la cosa non mi ha mai reso la vita impossibile. Se sei residente nella zona hai il permesso rionale da appiccicare sul parabrezza, e per andare in altri quartieri prendevo la bici o l'autobus, la macchina solo la sera, e se la prendevo di giorno e dovevo pagare il parcheggio lo facevo. Quando non l'ho fatto e ho preso la multa l'ho pagata.
Questo per dire che l'avvocato paraculo di turno, con soldi e tempo da spendere, che SI VA A CERCARE il cavillo (che poi cavillo non è) per non pagare, non è il mio eroe: "meno di un'ora...niente spiccioli", sì, come no!
Le strisce blu non sarebbero male se i soldi ricavati dai ticket e dalle multe servissero , che so, a migliorare la rete di trasporti per incentivare la gente a lasciare la macchina. Grave invece è che a gestirla sia una società privata con ausiliari del traffico privati(e anche qui sicuramente c'è qualcosa di illegittimo) e che si vociferava fosse di proprietà di Barbara Palombelli, moglie di Rutelli. Quest'ultima cosa sembra essere una leggenda metropolitana.

Una volta a Frascati mi sono invece imbattuta in una gestione delle strisce blu davvero illuminata. Avevo pagato il parcheggio fino alle 20.30 e mi trovavo in una "fraschetta" (una specie di trattoria/osteria). Stavo finendo di mangiare e intanto il tempo passava. Sono arrivata alla macchina 10 minuti dopo la scadenza del ticket e ho trovato prontamente la multa ad attendermi. Mi incavolo e sbraito, anche perché c'era scritto che bisognava andare a pagarla in Municipio, lì nel paese, mentre io abitavo a Roma. Insomma, il giorno dopo prendo la macchina e torno lì per pagare e la signora mi dice "Sono 40 centesimi"!!!! Eh??? Se la macchina era totalmente priva di contrassegno prendevi una vera multa, altrimenti dovevi solo integrare il tempo scoperto tra la scandenza del ticket e l'ora della multa! :O
Avrò pure fatto 30 km per pagare 40 centesimi, ma ho scoperto un comune che fa rispettare le regole in modo equo senza "accanirsi" sui cittadini.

Anonimo ha detto...

..ma ho scoperto un comune che fa rispettare le regole in modo equo senza "accanirsi" sui cittadini.

Ecco ska, il post è stato fatto non per incitare la gente a non pagare (sappiamo che solo chi ha tempo e soldi da spendere la spunta, cioè i soliti paraculi), ma per rilevare come, nonostante leggi chiare ed esplicite, come in questo caso, in molti comuni queste vengono disattese. Per comodo, certo, perché rendono un bel pacco di soldini. Il comune ha diritto ha tutelare gli spazi pubblici, e gli spazi blu a tempo permettono a molti cittadini (specie nei centri intasati) di trovare spazi adeguati per i mezzi da parcheggiare. Che poi molti non usino i bus e la metro, è anche un fatto di educazione civica. Però adesso si esagera: spazi blu si, ma anche spazi liberi in quantità adeguata, e questo la legge lo dice chiaramente. Non è solo un problema di carreggiata occupata, è che così si tartassano ulteriormente i cittadini, senza visibili vantaggi. Anche perché i ricavati dei parcheggi a pagamento dovrebbero, mi risulta ma correggetemi se sbaglio, essere totalmente spesi per la costruzione di ulteriori parcheggi NON a pagamento. Ed invece, nella maggior parte dei casi, questi soldi vengono spesi per ripianare i bilanci quasi sempre in rosso. Insomma, ci si aggiusta sempre all'italiana (non sempre è uno svantaggio, se il buon senso prevale). Però non è giusto creare spazi blu all'infinito perché così è comodo. I cittadini devono rispettare le leggi, su questo non si discute. Se queste non vanno si cambiano. Ma i comuni (o chi per essi) sono tenuti a fare altrettanto. Per il buon esempio, e non solo.
Io ho vissuto più di vent'anni in paese di meno di 5000 abitanti, vallata compresa. Ebbene, tutti sapevamo (e questo succedeva anche nei paesi circostanti) che nel mese di dicembre bisognava stare molto attenti quando si circolava in macchina. Perché il sistema delle multe funzionava a pieno regime proprio per questione di bilancio. Lo sapevano tutti e nessuno si lamentava. Però non era, e non è giusto. Tutto qui.
mauro

Anonimo ha detto...

Che sollievo! Che trionfo!!
Comuni vili e asini, che per far quadrare i conti devono per forza appoggiarsi alle sanzioni!

La gente lavora!!!

Ska concordo con la tua seconda parte.
E la prima?
A voi sentì? A voi sentì?
L'avvocato del post è un mio eroe!!!
Sì! Rompiamogli il c..o a questi ladri legalizzati dei soldi altrui!! Che sembra si nascondano per tutto il tempo e poi sbucano come ti allontani un secondo.

Eh eh! Io l'ho beccato un vigile che dopo aver messo la multa sulla mia auto, se la dava a gambe!!!
Incredibile!! Rimasi senza parole e dissi: "allora è vero quel che penso!!" :D

ska ha detto...

E beh, siamo d'accordo, Mauro, no?
Tutti le odiano queste società! Io i primi anni in cui ho avuto la patente ho preso tante di quelle multe che alcune ancora le sto pagando. Ma siccome so il rapporto che ha la gente a Roma (e non solo) con la macchina, e poi stiamo tutti lì a lamentarci dell'inquinamento e del traffico (e i danni me li subivo in prima persona, affacciandomi su una delle strade più trafficate di Roma), per me ogni mezzo che va a scoraggiare questa dipendenza mi va bene. Ripeto però che non mi sta bene la diffusione estrema di queste strisce e il modo in cui vengono gestite, né i destinatari degli introiti e l'uso che se ne fa.
Inoltre l'illegittimità si estende anche agli ausiliari: ho sentito dire che potrebbero fare solo le multe per mancata esposizione del ticket, mentre ora pare facciano le veci dei vigili urbani (multe per parcheggi in curva, sulle strisce pedonali, ecc).

Ma Nunzio, con tutta l'antipatia che anch'io ho per i vigili...e certo che se la dava a gambe! Il suo lavoro è di farti una multa che penso avrai meritato, o comunque sapevi che avresti potuto prendere parcheggiando lì. Secondo te il vigile sta lì ad aspettare il proprietario dell'auto che attacca il suo pianto? E dai! Non ti deve alcuna spiegazione. Oh, bada bene che li odio pure io, è naturale, ma non deve star lì a spiegare il suo lavoro!

Dove vivo io adesso saranno credo 12000 abitanti. Giorni fa la vicina di negozio della mamma del mio ragazzo era incazzatissima perché aveva preso una multa: macchina parcheggiata davanti al negozio sulle strisce blu. Era nera perché diceva che il vigile sapeva benissimo che era la sua macchina e avrebbe dovuto chiamarla e dirle di spostarla...e perché? Il vigile mica è una maestra elementare! L'infrazione era stata commessa.
Aggiungo che io la macchina nel paese non la prendo MAI: si può andare da una parte all'altra del paese a piedi. E se anche la signora fosse venuta da fuori, c'è abbondanza di parcheggi gratuiti ovunque qui...praticamente le uniche strisce blu sono sulla strada principale dove sono i negozi. Ma la signora non poteva fare 10 metri con quei tacchi!
Ragazzi, sarò impopolare, ma secondo me dovrebbero fare molte più multe...hai visto mai inculchino un po' di senso civico nelle persone? Ma sempre, tutto l'anno. In questo cavolo di paese fuori dal centro in senso stretto mancano i marciapiedi, quindi i pedoni sono costretti a camminare sulla carreggiata: ma non basta, perché naturalmente ci parcheggiano pure (illegalmente) su questa cavolo di strada, con la conseguenza che non solo io, ma anche mamme con passeggini devono camminare IN MEZZO alla strada.
Se fossi un vigile io, in questo paese o a Roma, credo avrebbero già attentato alla mia vita.
Ribadisco però che ci vorrebbe un sistema giusto come quello di Frascati.

Anonimo ha detto...

Allora Ska, chiariamo una concetto:
Quando facevo il servizio P.A.O. (Picchetto Armato Ordinario) durante il servizio militare, se dovevo uscire dalla caserma per supportare le forze dell'ordine durante una manifestazione, come previsto dal medesimo servizio, ti avrei spaccato la testa senza pensarci troppo.
Da anni, ho cambiato idea al riguardo, ma a 275 gradi (il resto giusto perchè prevedo l'esistenza dei corpi armati per la difesa e tutela del cittadino).
Ho cambiato idea perchè ho imparato e visto abbastanza per non credere più che le istituzioni, nello spicciolo del quotidiano, sono al servizio del cittadino.
Esse sono al servizio della moneta, del politico corrotto che tanto denunciate in lungo ed in largo.
Sono al servizio dell'incompetenza interpretativa della Legge e usano la loro posizione di potere per schiacciare l'onesto cittadino.
Poi nel caso da te menzionato, il vigile doveva fare prevenzione alla signora che aveva parcheggiato davanti al negozio e non fargli subito la molta.
Noi paghiamo i servizi perchè ci servano e contribuiscano a migliorare i servizi e la società e non a spaccare la testa.
Se fossi stato vigile mi avrebbero amato... anche i miei superiori.
Ciao.

Anonimo ha detto...

In merito al cambiare idea sul ciò che credevamo nelle istituzioni non ti fa pensare a quanto hai visto ieri in TV?
...tu puoi cambiare... tu puoi cambiare... il corso delle cose.

Se l'istituzione è malata non dobbiamo ammutolirci.
Spesso si giudica malata, e a ragione, l'istituzione ecclesiale della chiesa cattolica come fosse mangiare patatine fritte (nel senso di usare fin troppa semplicità nel farlo).
Per me è la stessa cosa criticare l'istituzione spicciola (comunale e regionale soprattutto)... scronch... scronch... scronch!

ska ha detto...

Edgar, lascia perdere: la signora ha preso la multa dopo decine di volte che il vigile, che la conosceva, è andato a dirglielo.
Anche se fosse stata la prima volta, il vigile non è il suo papino, e c'è scritto chiaramente che il parcheggio è a pagamento.
Ma perché dobbiamo scherarci tou court contro le istituzioni? Ma che è una guerra? Per me il vigile più multe fa e meglio fa, non me ne frega niente se in un periodo lo fanno più intensamente per far quadrare i bilanci: a me interessa che la gente la smetta di prendere la macchina per fare 100 metri e poi pretenda pure di non dover pagare! Se poi le strisce blu sono illegittime è un altro discorso.
Il vigile che fa le multe a tutto spiano rende un servizio anche a me, perché se ne facessero ancora di più di quante già ne fanno, smetterei di rischiare di essere investita ogni giorno perché devo camminare in mezzo alla strada, visto che l'esiguo spazio a mia disposizione è occupato dal suv di turno.
Quando le regole ci sono e sono espresse in modo chiare vanno rispettate pure se non ci piacciono.
Boh, non capisco cosa ci sia di strano.

Anonimo ha detto...

... tanto per cominciare, multiamo i suv che attraversano strade di 3 mt. o su strade storiche.
Bye.

elena ha detto...

Reperti archeologici tratti dalla mia memoria di consigliera comunale mi suggeriscono che i "proventi" delle multe possono essere utilizzati solo nello stesso ambito "stradale"... per segnaletiche e cose simili, ma NON per ripianare i bilanci...
Posso sbagliarmi, le leggi possono essere state modificate... ma andiamoci piano a criticare senza conoscere... prometto che faccio una ricerca e poi torno a riferire.
Suerte!

Anonimo ha detto...

Quando le regole ci sono e sono espresse in modo chiare vanno rispettate pure se non ci piacciono.

Giusto, ska. Anch'io al paesello andavo sempre a piedi, e di marciapiedi non se ne parlava, ma il traffico era lento e in qualche modo sopportabile. Prendevo giusto la macchina per portarla dal meccanico (del paese).
Edgar, piano con le patatine (a meno che non siano di altra natura ;-)): quelle industriali le friggono con aggiunta di olio di cotone per dargli un gusto particolare che, pare, costringe i consumatori a mangiarne sempre di più (affezionandoti ovviamente alla marca!).
mauro

ska ha detto...

...stai parlando delle Pringles, Mauro? Mai mangiato patatine più schifose! E il fatto che tanta gente ne vada pazza fa sospettare anche me riguardo a "elementi aggiuntivi"...
Io comunque sono dipendente dalle patatine in generale, di qualunque marca (di solito le prendo al discount, come molte altre cose), ma credo sia un problema mio...:)

Elena, giusta la tua puntualizzazione, giustissima. Ma la mia era una provocazione per dire che non mi piace l'abitudine di giustificare un torto con un altro torto. Altrimenti avrebbe avuto ragione anche la cinese che ha scatenato la sommossa a Milano, perché diceva che c'era un accanimento contro di lei o contro la comunità cinese. Non conosco la situazione di Milano, ma se la cinese compiva tutti i giorni la stessa infrazione e tutti i giorni veniva multata, per quanto le potesse rodere, non aveva il diritto di dire "ma lo fanno tutti" oppure "il comune è un ladro".
E guardate che lo sta dicendo una delle persone più multate della capitale e che ha mandato più maledizioni a vigili e ausiliari! Non mi sono fatta proprio mancare niente! :)

...ma tornando ai marciapiedi: non vi pare assurdo costruire un seppur piccolo paesello senza? E' la cosa che più mi fa incavolare del posto in cui vivo...

Anonimo ha detto...

Vivi in collina Ska? O comunque il tuo paesello non è certo una valle in pianura??
Non so perchè, ma ho notato che nei posti che si inerpicano su e giù, ci sono pochi marciapiedi o nulla in certe zone.

Ciao... e comunque io sono proprio in guerra con le "trovate" legislative stradali, per me vanno contro i diritti del cittadino e ad una pacifica vivibilità urbana.
Contribuiscono altamente allo stress urbano e non risolvono nulla... ma nulla proprio. Sono metodi fallimentari nella maggior parte dei casi.
Tolleranza zero! (stavo per ridipingere di grigio le strisce blu durante la notte... se questo può bastarvi, poi veramente non trovai un colore identico all'asfalto consumato! E la zona era piuttosto sottocontrollo paesano).

Anonimo ha detto...

P.S.: io non pago sulle strisce, perchè residente.... ma rompo lo stesso.

Bye-bye.

Anonimo ha detto...

Ottima segnalazione, mi sarà utile.

Anonimo ha detto...

Esperienza fresca fresca Estate 2010. La Prefettura a Napoli continua a respingere i ricorsi contro le multe su strisce blu illegittime. Affermando che l'onere di provare la mancanza di strisce bianche spetta al ricorrente. E negando tout court la sussistenza del fatto pur se invitati dal ricorrente a effettuare verifiche e sopralluoghi in zona. Obiettivo chiaro: avendo, il Governo, già scoraggiato i ricorsi al Giudice di Pace con l'introduzione di una tassa (anticostituzionale) di 38 €, ora la Prefettura porta avanti questa politica: "inutile che vi rivolgete in massa a noi, perchè anche se la Legge vi dà ragione, noi comunque vi daremo torto. E voglio vedere se poi avete il coraggio di impugnare le nostre ordinanze davanti al Giudice di Pace". Di fatto è così. Di fatto è repressione. Come dire: tu cittadino, subisci, stai zitto e sappi che noi possiamo fare il bello e cattivo tempo.
E poi si lamentano dell'elevato tasso di illegalità e della scarsissima fiducia dei cittadini napoletani nei confronti delle istituzioni...