"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 27 maggio 2007

Nessun "giusto processo" è possibile contro Rahmatullah






EMERGENCY - Comunicati stampa

21 maggio '07

"La procedura nei confronti del mediatore di Emergency Rahmatullah Hanefi è stata completata e le accuse a suo carico saranno rese note 'a giorni'. Lo ha detto il presidente afgano Amid Karzai al ministro degli Esteri Massimo D'Alema".

Ciò che si pretende - e si consente - di chiamare "procedura completata" è una detenzione arbitraria e illegale anche secondo la Costituzione e le leggi afgane, durata due mesi, contro un cittadino afgano, privato di qualsiasi diritto alla difesa, alla visita di un avvocato e di parenti, a un’assistenza sanitaria certa.

Nessuno potrà mai conoscere come si siano formate le "accuse a suo carico", che (come si ripete da oltre un mese) "saranno rese note a giorni".
Queste eventuali "accuse" e le eventuali "prove" a loro sostegno, formate illegalmente, sarebbero assolutamente inammissibili secondo le stesse norme afgane vigenti.

Ignorare questa circostanza parlando di "giusto processo" per Rahmatullah Hanefi sarebbe complicità in una macabra parodia.

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25 maggio '07 - Domani il governo afgano s’impossessa degli ospedali di Emergency


«Come dichiarato, il ministero della sanità aprirà ufficialmente i 3 ospedali sabato 26 maggio. Questa mail è soltanto per informarvi sulla situazione qui. Saluti».
«Prendiamo atto della sua mail che afferma che “il ministero della sanità aprirà ufficialmente i 3 ospedali sabato 26 maggio”. Il direttivo di Emergency considera questa come l’ultima offesa e provocazione delle autorità afgane contro la nostra organizzazione. Continueremo la nostra campagna internazionale per la liberazione del nostro dipendente Rahmatullah Hanefi.
Saluti».

Questa corrispondenza è intercorsa nella serata di giovedì 24 maggio tra il ministero della sanità afgano ed Emergency. Il messaggio del ministero della sanità afgano conferma come l’obiettivo del governo Karzai fosse l’espulsione dal paese di un testimone sgradito. Dai registri degli ospedali di Emergency risulta la quantità di vittime civili della guerra in corso. Gli ospedali di Emergency documentano, in sé stessi, la possibilità di un’assistenza sanitaria efficace, gratuita e rispettosa, che il governo Karzai non vuole attuare. Risulta anche chiarito come l’arbitraria fissazione di un «ultimatum» per il 25 maggio fosse un mediocre espediente per espellere Emergency senza assumerne diretta ed evidente la responsabilità. Di questa iniziativa non è vittima una ONG, ma la popolazione afgana, che ha ripetutamente sollecitato le autorità del paese a rendere possibile il ritorno di Emergency. Emergency considera questo esito facilitato dall’indifferenza e dalla sostanziale complicità del governo italiano. Emergency rinnova il suo impegno per la liberazione di Rahmatullah Hanefi, che da oltre due mesi subisce dal governo Karzai vessazioni e abusi.

fonte:http://www.emergency.it/menu.php?A=006&SA=058&ln=It&cs=115

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