"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

martedì 15 maggio 2007

FILM: Burkina Faso vista da "Produzione dal Basso"
















Mentre si contempla la crescita economica cinese e i riflettori continuano a essere puntati verso le zone d’azione dei paesi occidentali, il nostro interesse si rivolge a uno dei quattro stati più poveri al mondo, il Burkina Faso. Paese sfruttato e dominato, in cui ripetuti e sanguinosi sono stati i colpi di stato fino al 1987 quando si instaurò l’attuale regime, con l’aiuto dei francesi e con l’assassinio di Thomas Sankara.
Giovane rivoluzionario al governo dal 1983 al 1987, Sankara fece riemergere, attraverso le leggi, i discorsi e le idee, l’identità del popolo burkinabé, dando al continente africano e al mondo intero una lezione precisa e reale della possibilità di amministrare e risollevare uno stato in piena crisi. Punto di partenza del nostro viaggio sarà il Centro Ghélawé, un’associazione di promozione sociale italo-burkinabé che opera fuori dalla logica dei finanziamenti internazionali e che ha come finalità quella di promuovere l’agricoltura e l’allevamento tra la gente del luogo.
Un atto pragmatico ancora raro che nasce dall’”interno” e che tende all'unica forma possibile di sviluppo: quello creato attraverso le risorse del luogo, con e dalla gente del luogo.
Partiremo da questo microcosmo e ci allargheremo al paese cercando i simboli di un popolo, i luoghi e i tempi delle sue storie, le soffocanti pratiche economiche e quelle possibili, le attuali forme d’arte, la vita e i tentativi di costruzione ai bordi del deserto. Tutto ciò filtrato attraverso la nostra sensibilità.
Non un documentario dunque ma un film di viaggio, in cui l’autore è il viaggiatore e la ricerca cinematografica coincide con la sua esperienza stessa. Un film collettivo a basso budget girato in dv e in 16mm da quattro autori. Parafrasando Sankara, a vent’anni dal suo omicidio, “tutto quello che viene dall’immaginazione dell’uomo, è per l’uomo realizzabile”.

di
Christian Consoli Alessandro Gagliardo Julie Ramaioli Giuseppe Spina


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