"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

mercoledì 8 agosto 2007

I 70 anni dell'anti-eroe Dustin Hoffmann

Dustin Hoffman agli Oscar con Eastwood e la Streisand


Naso prominente, sguardo timido, bassa statura: tutte caratteristiche che, nella logica hollywoodiana, avrebbero dovuto relegare Dustin Hoffman al ruolo di attore caratterista. Ma così non è stato. Il due volte premio Oscar (per Kramer contro Kramer e Rain Man), che l'8 agosto spegne 70 candeline, ha avuto il merito di infrangere gli stereotipi hollywoodiani accettando ruoli da antieroe o da eroe negativo.

La carriera - Fin da piccolo dimostra una grande passione per il mondo dello spettacolo che lo porta ad iscriversi al conservatorio e contemporaneamente alla Pasadena Community Playhouse per studiare arte drammatica. Ben presto capisce che per sfondare deve passare alla East Coast e affrontare i palcoscenici di Broadway. Segue i corsi della scuola di Lee Strasbergh e inizia con le prime particine a teatro. Alla fine degli anni Cinquanta si trasferisce a New York nel tentativo di sfondare come attore ma i suoi primi tentativi si rivelano tutti degli insuccessi. Nel 1960 vince un'audizione e ottiene un ruolo in una produzione off-Broadway, "Yes Is for a Very Young Man". Nel frattempo s'iscrive all'Actor's Studio di Lee Strasberg per imparare il suo celebre metodo. A partire dal 1964 inizia a comparire nel cast di produzione teatrali del calibro di "Aspettando Godot" e due anni piu' tardi vincera' un premio come miglior attore per la sua interpretazione ne "Il viaggio del quinto cavallo".

L'esordio nel 1967 - Debutta davanti alla macchina da presa con un'apparizione in un film per la tv The Tiger makes out, recita una parte in Un dollaro per sette vigliacchi di Dan Ash ma proprio durante una rappresentazione della commedia "Eh?" viene notato da Mike Nichols che lo sceglie come protagonista de Il laureato. Per il ruolo dello studente universitario introverso coinvolto in una storia d'amore più grande di lui, riceve una nomination all'Oscar come miglior attore e diventa una star celebrata da pubblico e critica. Il successo del film gli apre le porte di Hollywood. Da qui una lunga serie di successi, da Un uomo da marciapiede (1969) di Arthur Penn a Cane di paglia di Sam Peckinpah e "Piccolo grande uomo" (1970) di Arthur Penn. Nel 1974 stupisce nel ruolo di Lenny di Bob Fosse, mentre nel 1976 regala altre due grandi interpretazioni con Tutti gli uomini del presidente di Alan J.Pakula e Il maratoneta di John Schelesinger al fianco di Lawrence Olivier. Nel 1979 arriva anche il primo premio Oscar per il ruolo di padre di una famiglia devastata in Kramer contro Kramer di Robert Benton. Con Tootsie di Sydney Pollack conferma le sue doti comiche di antieroe travestendosi da donna. Dopo l'ennesima nomination, ecco il secondo oscar per Rain Man" di Barry Levinson in cui veste i panni del fratello autistico, e genio matematico, di Tom Cruise.

Hoffman, maestro dei travestimenti e del cinema impegnato - Non disdegna di prendere parte anche a produzioni più popolari: lo troviamo in Dick Tracy e Hook - Capitano Uncino. Nel 1992 è diretto da Stephen Frears in "Eroe per caso". Nel 1996 gli viene assegnato il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1999 si mostra ironico e provocatorio in Sesso e Potere di Barry Levinson, un'interpretazione nevrotica che gli vale l'ennesima nomination all'Oscar. Sempre nel 1999 viene insignito dall'American Film Institute, con la produzione televisiva A Tribute to Dustin Hoffman, come premio alla carriera. Dopo una parte nella Giovanna d'Arco di Luc Besson, lo troviamo ne "La giuria" di Gary Fleder, "Confidence" di James Foley, Moonlight Mile di Brad Silberling, Mi presenti i tuoi di Jay Roach, Neverland di Marc Forster, Profumo - Storia di un assassino di Tom Tykwer e Vero come la finzione, nuovamente diretto da Marc Forster.

Dustin Hoffman


fonte: http://spettacoli.tiscali.it/articoli/07/08/07/dustin_hoffman_70_anni_897.html

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E giusto citare "Alfredo Alfredo", che, se non ricordo male, è l'unico film italiano di Dustin Hoffman. Gli esterni furono girati ad Ascoli Piceno.
Io mi trovavo lì, quando lo girarono, ed ho conosciuto Dustin: posso confermarlo, è davvero bassino! Ma tanto, tanto simpatico. E intelligente.
mauro

ALFREDO, ALFREDO

locandina del film ALFREDO, ALFREDO

Titolo Originale: ALFREDO ALFREDO

Regia: Pietro Germi

Interpreti: Dustin Hoffman, Stefania Sandrelli, Carla Gravina, Saro Urzì, Duilio Del Prete

Durata: h 1.50
Nazionalità: Italia 1972
Genere: commedia
Al cinema nel Luglio 1972

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