Le coste occidentali del Nuovo Mondo sarebbero state scoperte dal veneziano due secoli prima della missione delle tre caravelle | |
Marco Polo |
LE CARTE DEL CONGRESSO - La prova sarebbe contenuta in una carta geografica conservata nella Biblioteca del Congresso a Washington esaminata sin dal 1943 dall'Fbi e la cui descrizione è contenuta in articolo del settimanale francese Vsd in edicola. Il documento, consegnato alla biblioteca nel 1933 da un italo-americano di nome Marcian Rossi, «raffigura una nave a fianco di una carta che mostra una parte dell'India,
la Cina, il Giappone, le Indie orientali e l'America del Nord», è scritto nel rapporto del bibliotecario dell'epoca.
Cristoforo Colombo |
LO STEMMA - Intitolato «Map with ship» (Carta con nave), il documento reca «uno stemma disegnato sotto la nave, un incrocio di lettere che dà un nome: Marco Polo. Lo stretto che separa la Siberia dall'Alaska è il principale tema della carta», scrive l'autore dell'articolo di Vsd, il regista e sceneggiatore Thierry Secretan. Un'analisi con raggi ultravioletti effettuata nel 1943 dall'Fbi, afferma Secretan, ha «consentito di stabilire la presenza di tre ancoraggi su questa carta, che dunque è stata aggiornata nel tempo».
VICHINGHI - Il rapporto contiene diverse ipotesi, tra cui l'eventualità che «Marco Polo, che tornò a Venezia nel 1295, avesse riportato in Europa le prime informazioni sull'esistenza dell'America del Nord, diverse da quelle acquisite dagli esploratori nordici», ovvero dei vichinghi, che avrebbero costeggiato le coste settentrionali della Russia e della Siberia raggiungendo le coste americane anche loro ben prima di Colombo.
DUE SECOLI PRIMA - «Se tale carta è effettivamente di Marco Polo, ciò significa che approdò in America due secoli prima di Colombo e che disegnò lo stretto che separa l'Asia dall'America quattro secoli prima che quest'ultimo comparisse sulle carte europee», sottolinea l'autore dell'articolo. Marco Polo non scrisse mai, nei suoi racconti di viaggio, di aver toccato terra nella zona dell'Alaska, ma sul suo letto di morte disse ai suoi amici: «Non ho scritto la metà di quello che ho visto», ricorda Secretan.
09 agosto 2007
fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/09/America_marco_polo.shtml
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fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/09/America_marco_polo.shtml
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1 commento:
ottimo blog su quest'argomento
mi ha molto aiutato per la mia ricerca di storia
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