"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

domenica 20 maggio 2007

Jesus Camp


JESUS CAMP - domani sera su Cult, alle 21. Da non perdere
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IL CAMPUS DOVE I BAMBINI DIVENTANO SOLDATI DI DIO

Cos’è. Jesus Camp è un documentario realizzato da Heidi Ewing e Rachel Grady, che ha vinto il Tribeca Film Festival e ha sollevato dibattiti ovunque sia stato mostrato o raccontato. Descrive, senza voci fuori campo, il lavoro di una educatrice militante evangelista cristiana, la pastora Becky Fischer; e racconta un campo estivo cristiano da lei imbastito, a cui si riferisce il titolo. Il tema raccontato rappresenta l’aspetto più impressionante dell’espressione più radicale della gigantesca galassia fondamentalista cristiana. Perché ovviamente i bambini sono spugnette piene di dubbi, e vederli in questo contesto scatena automaticamente istinti di protezione innati. Sottoposti a un martellamento ideologico (di qualsiasi tipo), i bambini lo assorbono e in una sola mossa risolvono tutti i loro problemi: desiderio di accettazione da parte dei genitori che li indottrinano, fine delle incertezze, soddisfazione del senso di appartenenza. In questo caso il tutto è condito con riti collettivi molto enfatici, misticheggianti e messianici, a base di lacrime e strilli. I bambini di Jesus Camp partono dall’età di quattro o cinque anni.

Com’è. Spaventoso, pazzesco, sconcertante: inutile recitare la parte degli irremovibili metropolitani. Fare lo scandalizzato a proposito di un fenomeno qualsiasi della società americana è uno sport nazionale spesso intriso di qualunquismo e luoghi comuni. Ma quello che si vede in Jesus Camp è oltre qualsiasi aspettativa, non importa quanto fosca e paranoica. I bambini vengono da famiglie che in genere hanno scelto l’home schooling, cioè l’educazione a casa, un baluardo dell’amministrazione Bush. Loro e le loro famiglie fanno parte di quella fetta di fedelissimi di Bush che fa capo politicamente a Karl Rove, il consulente di Bush che pare essere uno dei pilastri del suo successo politico. Anche di questo bacino elettorale, quelli del Jesus Camp sembrano la fettà più estrema. I bambini vengono effettivamente indottrinati incessantemente, a casa e in chiesa, con il massimo della violenza psicologica ipotizzabile (tortura esclusa). Non riesco a pensare che in una scuola talebana ci sia più dogmatismo. Perché più dogmatici di così non si può. È, banalmente, una fabbrica di fanatici. Il messaggio è costituito da slogan ripetuti a oltranza, una specie di grande litania in cui tutti si abbracciano. I bambini ricordano e ripetono tutto con una passione negli occhi che fa semplicemente tenerezza. I grandi invece sono orrendi, a partire dalla pastora (che li chiama “army of god”), passando per la zoccola che espone un cartonato di Bush e dirige la preghiera a esso dedicata, fino al tizio che spinge tutti a piangere urlando “No more!” a proposito dell’aborto. Ci si chiede, sinceramente, se e quanto siano in buona fede. Il livello di ignoranza delle cose del mondo (prima fra tutte la religione) necessario perché ‘sta roba stia in piedi, è assoluto. Anzi, è tale da permetterci di escludere che non ci sia, ai piani alti, un progetto spietato e accuratissimo.

Perché vederlo. Così quando si discute di certi mulinelli in cui si sono infognate alcune propaggini della società americana (tenendo ben presente la rilevanza statistica del tutto) si ha un’idea più precisa. Poi si vede la gente che sostiene di parlare “in tongues”. E qui devo andare a capo.
Tecnicamente si chiama glossolalia e consiste nel parlare una linga che non si conosce, per intercessione divina. Qui ci sono i grandi e i bambini che cadono in una specie di trance, sbattono e piangono e dicono cose come “oramalala, uramana sharamannalalla, ramalaramahuraralama”. È una specie di indiano-islamico che secondo loro dovrebbe essere una specie di aramaico o qualche strana lingua madre dello spirito santo. Fa la sua porca figura, comunque. Tutti sono coinvolti emotivamente e vanno per imitazione. E giù di aramaico a sette anni. Qui si ride. Più dei grandi che dei piccoli, ma si ride. Non sembra mica vero.
Un altro motivo sta nel fatto che si vede un sermone del carismatico presidente della National Association of Evangelicals, che rappresenta 30 milioni di persone, quel Reverendo Ted Haggard che hanno sgamato un mese fa: aveva una storia con un culturista marchettaro e spacciatore, da cui comprava ecstasy (per curiosità, dice lui). Per finire, c’è un’infuocata preghiera/esorcismo per allontanare Satana dall’attrezzatura tecnologica, perché non si insinui per creare problemi ai microfoni, all’impianto elettrico e a Power Point, che è veramente memorabile.

Perché non vederlo. Se siete dei fanatici giustizialisti antiamericani, non vedetelo per favore perché se no rompete le palle a tutti per i prossimi quindici anni coi piccoli fanatici di Bush. Se siete molto sensibili sui bambini, vi gireranno molto le palle. Ma molto. Giovani donne coll’orologio biologico che ticchetta, mamme di tutte le età, potreste piangere a fontana e spaccare la tele a testate. All’indirizzo della pastora educatrice direte cose che forse un giorno vi verranno rinfacciate durante una discussione infuocata.

Una battuta. Well let me say something about Harry Potter. Warlocks are enemies of god. Shoud he be in the Old Testament, he would have been put to death!!! (Lasciate che vi dica una cosa su Harry Potter. Gli stregoni sono nemici di dio. Se fosse vissuto ai tempi dell’Antico Testamento, sarebbe stato messo a morte!!!). E i bambini: AMEN!

fonte:

http://www.freddynietzsche.com/2006/11/once_in_a_lifetime_at_war_with.php

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi noi, quando ascoltiamo la parola: "fondamentalismo", pensiamo per associazione di idee, subito ad individui arabi o comunque mediorentali.
Invece da anni addietro, molto prima del fatidico 11 settembre, il sottoscritto sapeva meglio, come recitano la maggior parte dei dizionari italiani, il significato della parola FONDAMENTALISMO: "tendenza teologica conservatrice sviluppatasi nel protestantesimo, spec. americano, come reazione alla lettura critica della Bibbia e alle tesi evoluzionistiche".

Vi dirò che perfino in Italia, un paio d'anni fa, in alcune comunità protestanti italiane, qualche pastore americano (perchè loro si ospitano a vicenda), ha chiesto all'assemblea dei fedeli presenti di pregare per Bush, perchè il presidente statunitense si trovava a dover affrontare il temibile nemico islamico-terrorista.
Grazie al cielo, qualche protestante italiano non ha gradito. E la cosa sembra non aver preso piede in Italia.

Comunque, questo anche per dire che spesso la visione religiosa sul mondo dell'italiano cattolico (o pseudo tale) è molto miope e stracolma di preconcetti.
Crede egli, perchè cattolico a oltranza, che certe cose non esistano o siano minoranze irrilevanti.
Invece ora, attraverso una nuova corrente denominata "Rinnovamento dello Spirito", anche il cattolicesimo usa certe pratiche, a mio avviso, pericolosamente carismatiche.
Dove io personalmente ho visto svenire uomini, donne e bambini.

In quest'era di ignoranza globale, se qualcuno di voi si alza e inneggia a credere e a pregare il cucchiaino con cui girate lo zucchero nel caffè, sicuramente qualcuno diverrà vostro adepto.

In tutto ciò chi ne perde è l'autentico sentimento cristiano, che venendo ridicolizzato ed esasperato, perde la sua millenaria (anzi eterna) reputazione.
Un saluto e scusate il lenzuolino.

Anonimo ha detto...

Anch'io, nunzio, ho partecipato molti anni fa a raduni di preghiera del movimento carismatico (ai suoi primi vagiti, si può dire)e mi avevano affascinato l'atmosfera da comunità delle origini (avevo già una buona esperienza di comunità di base, più socialmente attive)e quella cosa misteriosa che era il (ed è tuttora)il dono delle lingue.. Non vi avevo colto segnali di fanatismo, non nel senso come nel video, ed i bambini non erano così atrocemente coinvolti. Anzi, non ve ne erano e basta. La gerarchia nostrana l'ha sempre visto (almeno fino ad oggi) questo modo di fare preghiera abbastanza come fastidioso..
Che dirti, stiamo assistendo ad una involuzione integralista delle religioni? La scusa (come sempre) è buona: per mettere fratello contro fratello, ed insanguinare una volta di più il mondo.
mauro

Equo ha detto...

Credo che i precedenti commentatori abbiano colto una grande verità che, però, vorrei esplicare ancor più, anche se in modo sommario come permette il contesto. Da molto, molto tempo nel mondo c'è una guerra. Ma non è una di quelle che vediamo in TV o leggiamo sui quotidiani: è la Guerra che conta veramente ed in essa persone che, apparentemente ed anche praticamente, si odiano e si sparano contro sono, in realtà, alleate. Integralismo contro ecumenismo, intolleranza contro comprensione, fanatismo contro ponderatezza: in questa guerra millenaria (il vero scontro tra il Bene ed il Male) Bush e Bin Laden stanno dalla stessa parte. E' uno scontro antico, è vero. Ma oggi che è chiaro a tutti che le risorse del pianeta (acqua, energia, cibo) non sono eterne, diviene più virulento e più palese e, al di là dei poveri indottrinati (islamici, cristiani, nazionalisti, razzisti, ecc.) chi tira le fila ha chiari obiettivi. La cosa veramente terribile è che se finisco con "l'odiare e voler far sparire dalla faccia della Terra gli integralisti"...sono diventato uno di loro, collaborando così alla vittoria del "Male". I "Guerrieri della Luce" devono trovare nuove strade: è molto difficile, ma è indispensabile... perché è già quasi troppo tardi.
Scusate l'attacco di logorrea...

Piper ha detto...

Bene io credo che ognuno di noi percorre una strada a livello interiore: esperienze spirituali (in senso molto ampio), esperienze emotive, culturali... Ognuno di noi non può avere delle certezza assolute ma con il tempo, anche per le energie spese, si prende per buona un'ipotesi piuttosto che un altra: così succede che abbiamo delle idee per quanto riguarda la religione, la politica, il modo in cui bisogna comportarsi nella società etc. Proprio in ragione dello sforzo che facciamo per arrivare a queste idee (che noi singoli individui consideriamo una conquista personale) subentra quello che è uno dei peggiori difetti dell'animo umano. Siccome nella nostra esperienza personale abbiamo pagato un prezzo per concepire una determinata visione delle cose che ci pare "corretta" sentiamo la necessità di trasmettere agli altri le nostre idee. E attenzione: quello che è scritto nel post, il meccanismo, non è poi così assurdo... In realtà siamo tutti in bilico, siamo tutti lì lì per comportarci come fanno al Jesus Camp.

Nel momento in cui insegnamo ai nostri figli quelli che noi riteniamo essere degli ideali giusti... stiamo facendo la stessa cosa. Anche se cerchiamo di trasmettere il messaggio più bello, se lo facciamo inculcandolo nella testa di un bambino, stiamo commettendo un errore.

Se è vero che ogni uomo ha il diritto di essere libero è vero anche che a nessuno può essere negata la possibilità di fare qualsiasi genere di esperienza. Ai bambini del Jesus Camp viene negato qualcosa, le loro teste saranno per sempre condizionate da quello che viene loro insegnato e, anche se ci fosse qualcosa di veramente buono in quell'insegnamento, quei bambini non potranno mai goderne; saranno delle creature completamente o in parte programmate.

Anche io penso e a volte mi pare di avere delle idee che ritengo "incredibili" (in base alla mia esperienza)... ma c'è una cosa che mi sono promesso (poi magari qualcosa mi sfugge): non cercare mai di influenzare nessuno per quanto riguarda la vita interiore. E' la cosa peggiore che ci possa essere perchè lo scopo del "viaggio" è il "viaggiare", non la meta. I bambini del Jesus camp non vivono un'esperienza, la subiscono e in questo subiscono quindi una violenza. Ma la stessa cosa vale anche in contesti dove la cosa avviene in modo meno "ecclatante". Ci sono famiglie con genitori particolarmente coinvolti nella politica dove i figli subiscono la stessa "violenza": vengono inculcate loro delle idee (giuste o sbagliate che siano) che non appartengono all'esperienza del bambino... ma a quella dei genitori. Bisogna stare molto attenti a non "bruciare" in questo modo il cervello dei bambini; bisogna dare ai bambini la possibilità di ragionare e se è il caso non incazzarsi neanche più di tanto se il bambino-adolescente-ragazzino sembra andare in una direzione diversa rispetto a quelle che sono le idee del genitore. Se i bambini sono "programmati" il mondo non cambia perchè le idee si stratificano senza ragione e la testa non funziona.

Per quanto riguarda il discorso dell'integralismo in sè, del "lavaggio del cervello", beh, almeno per me, non è una novità... Mica per niente in un altro post dicevo che i simboli servono per rincoglionire i bambini. I "sistemi organizzati" operano sopratutto in questo modo, proponendo immagini, slogan, bandierine e negando la possibilità alle persone di ragionare davvero. Dovunque c'è una divisa, una bandiera, un simbolo (che sia il fascio littorio, una croce o la maglietta di Che Guevara [sempre lui Elena!]) c'è il rischio di lasciarci la materia grigia.

elena ha detto...

Ha ragione Equo e ha ragione Piper.
Infatti io, come mamma, mi pongo spesso delle domande sul tipo di educazione che sto dando a mia figlia.
E' ovvio a tutti quelli che mi conoscono che - nonostante sia lungi dall'essere perfetta - mi è difficile far passare un modello diverso dalle idee che ho in testa. Ma tra queste, per fortuna o disgrazia della Fuoriserie, ce n'è una che spicca: ognuno deve usare la sua testa. E non, per faciloneria, comodo, pigrizia o chissà che, prendere per buoni i modelli che qualcuno, fosse pure la mamma, ti propina.
La mia Fuoriserie non frequenta il catechismo per sua scelta (l'ha fatto finché ha voluto, anzi la accompagnavo a messa, finché lo ha voluto fare... poi quando mi ha detto "basta", sono andata a parlare con il Don - quello che avevamo era un grande! - che mi ha detto di lasciarla fare, si trattava della SUA VITA SPIRITUALE, era lei che doveva scegliere e non io. Così ho fatto. Ma, sempre lei, va ai campi organizzati dall'arcivescovado (anche se dal mio punto di vista sono un vero salasso). Poi è naturale, in casa sente parlare di comunismo... ma, come è libera di tifare Inter (e io sono romanista), è stata altrettanto libera di inneggiare a Bertinotti quando io non lo potevo soffrire... certo se dovesse decidere di appendere un poster di Berlusconi mi ghiaccerebbe il sangue, ma lo potrebbe fare (in camera sua, dove io non metterei più piede!). Prima o poi sceglierà la SUA strada, che magari non sarà la mia. Pazienza. Basta che sia convinta lei. Io? Posso solo darle un esempio... che però ovviamente è il MIO!

Piper ha detto...

Beh il fatto chu gli dia un esempio che "è il tuo" Elena è ovvio :) Non può essere diversamente. Per il resto apprezzo molto quello che dici! E a quanto pare la tua scelta di lasciar libera Testarossa di usare la sua testa sta dando i suoi buoni frutti:

"è libera di tifare Inter"
"libera di inneggiare a Bertinotti"

Ah ah ah LOL :)

Un saluto a te a Mauro e a Testarossa ;)