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Difficoltà su tutte le piazze a causa dei mutui subprime Usa. Milano chiude a -3,45%
Londra perde il 4,1%. Male anche Parigi e Francoforte. A picco anche i mercati asiatici
In Europa in fumo 304 miliardi di euro
Moody's fa l'ipotesi di crac per un importante hedge fund
Dalla Fed nuova liquidità: 5 e 12 miliardi di dollari
MILANO - Giornata terribile per le borse che non frenano la caduta. Wall Street apre in territorio negativo anche dopo che la Federal Reserve ha immesso nuova liquidità sui mercati finanziari, ed estende poi le perdite durante la seduta con il Dow Jones che registra un calo del 2% e il Nasdaq del 2,16%. Sull'onda negativa di New York, accentuano la flessione anche tutte le borse europee dove in chiusura vanno in fumo, in una sola seduta, altri 304,38 miliardi di euro di capitalizzazione. Il Mibtel di Piazza Affari chiude perdendo il 3,45 per cento. E intanto Moody's paventa l'ipotesi di crac per un grande hedge fund.
Male quindi tutte le Borse europee che fanno registrare peggioramenti che si sono ampliati dopo il movimento in ribasso di New York. Tra i listini più colpiti quello di Londra, che ha chiuso con un perdita del 4,10%. Giù anche Parigi (-3,26%), Francoforte, che ha ceduto il 2,36%, e Zurigo (-2,76%).
Crolla l'Oriente. Seduta pesante anche per le Borse orientali penalizzate dai timori di un'estensione della crisi nel settore del credito partita dai mutui Usa ad alto rischio. A Tokyo, l'indice Nikkei ha perso l'1,99% a 16.148,49 punti, riuscendo nel finale a risollevarsi dai minimi toccati nel durante a -3,74%, anche grazie all'intervento della Banca del Giappone, che ha iniettato nuova liquidità per 400 miliardi di yen pari a circa due miliardi di euro. Male anche le altre piazze con Seul che ha perso circa il 7%, Hong Kong oltre il 3%, Kuala Lampour il 3,7%. Insomma un mezzo disastro paragonabile, in alcuni casi, ai giorni successivi al settembre 2001.
Nuova liquidità. Crescono le preoccupazioni e, poco prima dell'apertura di Wall Street, la Federal Reserve ha iniziato a immettere nuova liquidità. Lo ha fatto in due interventi. Il primo per cinque miliardi di dollari attraverso un'asta pronti contro termine con scadenza a 14 giorni. Il secondo, per 12 miliardi di dollari con un'operazione pronti contro termine a un giorno. La Fed ha annunciato di essere pronta a ripetere operazioni straordinarie.
Apertura in calo a Wall Street. Apre in territorio negativo anche la borsa di New York che è andata peggiorando con il passare delle ore. Il Dow Jones perde il 2% a 12.604,59 punti. L'indice S&P 500 arretra del 2,09% a 1.377,35 punti, mentre il Nasdaq scende del 2,16% a 2.405,77 punti. Il movimento in ribasso di Wall Street riflette anche i deludenti dati macroeconomici su cantieri e disoccuppazione. Intanto l'agenzia di valutazione Fitch ha tagliato i rating del principale gestore di mutui immobiliari degli Stati Uniti, Countrywide Financial, a 'BBB+' da 'A'. Passato al livello junk 'BB+' da 'BBB' anche quello di Residential Capital. L'agenzia ha inoltre inserito in Rating Watch negativo Indymac Bancorporation. Anche Moodys ha ridotto di tre livelli il rating di Countrywide Financial. Il titolo di gestore di mutui sta ora crollando in borsa (-17%).
Ipotesi crac hedge fund. Intanto Moody's ha prefigurato all'orizzonte l'ipotesi di un rischio di crac per un importante hedge fund che potrebbe portare "danni non diversi da quelli provocati da Long Term Capital Management nel 1998". La possibilità di un simile evento era stata invece esclusa dal segretario al Tesoro, Henry Paulson, ex capo di Goldman Sachs, in un'intervista pubblicata sul Wall Street Journal di questa mattina.
Il commento di Visco. E sull'ennesima giornata negativa delle borse europee resta alta anche l'attenzione della politica. Secondo il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco: "I rischi sono molto seri anche se sul futuro della crisi non sono nè pessimista nè ottimista. Dico solo che bisogna stare attenti e vigilare". La gestione di queste crisi, secondo Visco è complicata dalla stretta connessione dei mercati. "Incrociamo le dita e auguriamoci che non ci siano contagi - ha proseguito il viceministro -. Speriamo che la crisi passi, tutti sperano in meglio. Il fatto è che oggi con la globalizzazione dei mercati è più difficile gestire queste situazioni rispetto al passato".
Brunetta: "Nessun pericolo". Getta acqua sul fuoco invece l'europarlamentare di Forza Italia Renato Brunetta: "'Si tratta di una bolla limitata. Le preoccupazioni sono totalmente rientrate". La crisi dovuta ai mutui subprime, per il professore di economia del lavoro, è stata provocata dalla concessione di credito facile da parte di banche e finanziarie statunitensi". La flessione, ha spiegato Brunetta, è arrivata pure sui mercati europei perchè "banche e società hanno incorporato nei fondi questi titoli a rischio". Nessun pericolo comunque per l'Italia: "Nel nostro paese ad oggi non si è vista alcuna 'contaminazione', non vedo motivi di preoccupazione". L'europarlamentare non esclude però un rallentamento della crescita economica per la ridotta attività finanziaria.
(16 agosto 2007)
fonte: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/economia/bce-parla/borse-16-agosto/borse-16-agosto.html
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1 commento:
E il cittadino medio cosa può fare per difendersi?... una pippa!
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