"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

giovedì 6 settembre 2007

UNIONE: SVOLTA FASCISTA?

Nuovo scontro nell'Unione
Amato: "Occupiamocene o rischiamo svolta fascista"

Il ministro dell'Interno ha parlato alla festa della Margherita sottolineando le proprie posizioni sul tema: "Se fossimo così incoscienti da ritenerla non un nostro problema creeremo le condizioni per una svolta reazionaria nel nostro Paese"


Giuliano Amato


Vietri (Salerno), 5 settembre 2007 - Il centrosinistra deve farsi carico del bisogno sulla sicurezza dei cittadini altrimenti si rischia di creare "le condizioni per una svolta reazionaria e fascista". Il ministro dell'Interno Giuliano Amato parla alla festa della Margherita e ribadisce le proprie posizioni sul tema sicurezza: "Se fossimo così incoscienti da ritenere che la sicurezza non è un nostro problema creeremo le condizioni per una svolta reazionaria e fascista nel nostro Paese".

Certamente servono le politiche di integrazione, dice Amato, "e anzi bisogna cominciare dalle politiche di integrazione". Ma bisogna anche garantire il rispetto della legalità. ovviamente, "c'è differenza tra tutelare la legalità come lo può fare il centrosinistra e come lo può fare uno con un visione di destra, ma è sbagliato che all'interno del centrosinistra ci si divida su questo. Se l'opinione pubblica pensa che ci disinterissiamo della loro sicurezza, creiamo uno scivolo per portare l'opinione pubblica lontana da noi e dai valori democratici".

Il tema della sicurezza divide la maggioranza. Il governo annuncia un giro di vite contro l'illegalità diffusa sul territorio e la sinistra radicale insorge contro misure che colpiscono gli ultimi. La Cdl pur condividendo gli obiettivi del governo, si dimostra scettico sul fatto che l'Esecutivo riesca a realizzare le nuove misure.

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, in un'intervista a un quotidiano, aveva detto basta a questo "dibattito burattinesco" perchè "la lotta all'illegalità è una cosa seria". Ma le sue parole non piacciono agli esponenti della sinistra.

Secondo Giovanni Russo Spena (Prc) l'intervista di Amato è "un brutto esempio di deliberato travisamento e ridicolizzazione delle posizioni diverse dalle sue". E sottolinea: "Le nostre critiche non sono dettate dall'ideologia. Riguardano l'efficacia e la ragionevolezza dei provvedimenti allo studio".

Critico anche Cesare Salvi (SD): "L'esecutivo, oltre a concordare correttamente le strategie con i sindaci, deve ottenere i voti in Parlamento anche dalla sinistra che sostiene un approccio diverso, attento agli aspetti sociali del fenomeno. Una posizione che Giuliano Amato dichiara oggi di non condividere, ma con la quale tuttavia deve fare i conti se vuole che sue proposte vengano approvate".

Paolo Ferrero (Prc) chiede più collegialità, Fabio Mussi ammonisce gli altri componenti del governo a "stare attenti a usare espressioni forti come 'tolleranza zero'. Magari possiamo provare ad usare 'tolleranza uno o tolleranza due'". Per il verde Angelo Bonelli la repressione senza misure sociali è inutile.

Per la Cdl le dichiarazioni di Amato seppur condivisibli non sono credibili. Per Roberto Calderoli "si tratta di mera propaganda elettorale". A proposito dello "scontro tra le due sinistre", Altero Matteoli (An) osserva: "Non ci stupisce più nulla di questo esecutivo che mostra tutte le sue contraddizioni culturali di fondo, prima che politiche, mentre i cittadini chiedono giustamente, al di là delle ideologie, interventi urgenti e mirati per ristabilire condizioni di legalità e di sicurezza a garanzia della convivenza civile".

E Gianni Alemanno aggiunge: "Nel piano sulla sicurezza, gli elementi interessanti ci sono. Se seguiranno proposte serie, saremo pronti a sostenerle in Parlamento". Renato Schifani (Fi) è scettico: "Questo governo non è in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Anche su un tema così delicato, che riguarda la vita di tutti gli italiani, le posizioni della sinistra riformista e di quella radicale sono inconciliabili".


fonte: http://qn.quotidiano.net/2007/09/06/34625-nuovo_scontro_nell_unione.shtml

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