"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 22 dicembre 2007

Dopo l'ok a welfare e Finanziaria Prodi "imbullona" l'Unione

Il 10/1 la verifica di maggioranza


Palazzo Chigi sede del governo
Palazzo Chigi, sede del governo

È stato un lungo venerdì al Senato. E quando, alle 9 di sera, dopo la fiducia e l’approvazione della Finanziaria, finalmente passa anche la fiducia sul welfare, Prodi e Damiano si lasciano andare a un abbraccio liberatorio. Il peggio è passato. Ora c’è giusto il tempo di ricaricare le energie in vista della verifica di gennaio. Mancano due settimane al 10 gennaio, giorno in cui il premier Romano Prodi incontrerà i segretari della maggioranza e deciderà buona parte del suo futuro.

Ma intanto, c’è la giusta soddisfazione per i risultati raggiunti: «In poco tempo e con la necessaria gradualità», ha spiegato il ministro del Lavoro Cesare Damiano, il governo ha raggiunto «una tappa importante dell'azione sociale di questo esecutivo». Damiano è soddisfatto soprattutto perché, grazie al protocollo siglato con i sindacati il 14 luglio e approvato venerdì, «i lavoratori andranno in pensione a 58 anni e con 35 di contributi», i pensionati potranno contare sulla quattordicesima, i giovani con lavoro discontinuo avranno nuove tutele, tra cui la malattia, la maternità, il riscatto della laurea a fini pensionistici «con la previsione per questi lavoratori di avvicinarsi ad una pensione che sarà pari al 60% del loro ultimo stipendio percepito».

Ma venerdì è stato anche il giorno della Finanziaria. Sconti su Ici e affitti, aiuti per chi non riesce a pagare il mutuo sulla prima casa e norme per contrastare il caro-benzina. Insomma nella manovra approvata venerdì, per un totale di 16,4 miliardi di euro, non c’è solo il risanamento. Le novità della Finanziaria sono soprattutto all’insegna della redistribuzione. E della tutela del cittadino-consumatore. Arriva il bonus da 1200 euro l´anno per le famiglie con almeno quattro figli, calano le aliquote Ires e Irap mentre dal prossimo anno caleranno anche le tasse per i lavoratori dipendenti. Sul fronte della tutela del consumatore sbarca in Italia la class action, l'azione collettiva di risarcimento, e nasce il cosiddetto Mister Prezzi con il compito di vigilare su prezzi e tariffe.Tagli anche ai costi della politica, che porteranno a un risparmio di circa 3,5 miliardi di euro in tre anni. Il prossimo governo sarà più snello con un limite massimo di 12 ministri e 60 componenti per l'intera compagine governativa e arriva un contenimento degli sprechi anche su consiglieri e assessori: viene ridotto il numero, le indennità e i gettoni di presenza.

Da gennaio, dopo la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entrambi i provvedimenti saranno leggi dello Stato. Intanto, si attendono anticipazioni su quali saranno i prossimi progetti in cantiere. Qualcosa si saprà nella conferenza stampa di fine anno che è in programma per il 27 dicembre. Lì, ha spiegato Prodi, lancerà le sue proposte per «imbullonare» un programma per il 2008 a cui vincolare gli alleati. Il presidente del consiglio è tranquillo, per niente preoccupato, anzi i successi del Senato lo hanno incoraggiato a dare «continuità all'azione che stiamo portando avanti». Serve però un rilancio forte dell’unità del governo, dopo i malumori serpeggiati in tema di riforme, in particolare tra i piccoli dell’Unione che sopportano malvolentieri il peso del partito Democratico all’interno della maggioranza.

Il primo passo da compiere, almeno nelle intenzioni di Prodi, è quello della riduzione della pressione fiscale e dell’aumento dei salari: insomma, rafforzare il potere d’acquisto delle fasce con redditi medio-bassi, così come da tempo chiedono i partiti della sinistra. Sul fronte “opposto”, invece, avanti tutta con le liberalizzazioni che piacciono tanto ai diniani, che continuano a ricordare al governo di avere «le mani libere». E poi ci sono le riforme, un’emergenza per tutti, da Bertinotti a Mastella.

Pubblicato il: 22.12.07
Modificato il: 22.12.07 alle ore 11.21

fonte: http://www.unita.it/view.asp?idContent=71592

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1 commento:

Franca ha detto...

Tutto bene, quindi!