"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 29 dicembre 2007

La Spagna sdogana il «poliamor»



Niente più clandestinità e Natali solitari per le amanti: prende piede la convivenza ufficiale di coppie multiple


MADRID
– La Spagna potrebbe diventare la tomba ufficiale della monogamia se dovesse prendere piede "el poliamor", la convivenza ufficiale di coppie multiple: marito e moglie con i rispettivi fidanzati, ufficiali e accettati di comune accordo. Niente più tresche clandestine, niente più frettolosi tradimenti all’ora di pranzo, niente più Natali solitari per le amanti. Relazioni ufficiali, sincere, durature e senza gelosie. Secondo un'inchiesta del quotidiano Publico, i "poliamori" sono già diffusi in Spagna, dove situazioni di questo genere raggiungono il mezzo migliaio, anche se quasi sempre sono tenute nascoste alle famiglie d’origine e ai datori di lavoro.

IO, TU E L'ALTRA - Il modello è quello californiano degli anni '60, ma con alcuni correttivi. Come la separazione dei beni. L'esempio tipico è una coppia, anzi un trio anglosassone, che vive nel barrio gotico di Barcellona e ha perfino un sito web www.poliamor.net. Dove l’ultimo aggiornamento, a dire il vero, racconta di vacanze natalizie separate per tutti e tre. Comunque il nucleo originale è formato da Roland Combes, quarantenne inglese, e Juliette Siegfried, coetanea statunitense, sposati da 10 anni e da 5 residenti in Spagna. Da vari mesi Roland ha una relazione con Laurel Avery, 32 anni, americana come la moglie, che lo sa e va ben oltre la rassegnata sopportazione: ha aperto la porta di casa alla fidanzata del marito. Non si definiscono "famiglia", ma parlano di "esempio di poliamor", che non c’entra con lo scambio di coppie, ma rappresenta una differente rete affettiva. Nella quale non è esclusa la possibilità di procreare e allevare figli: "In gruppo è anche meno faticoso" dicono. I seguaci hanno associazioni, testimonial (la modella delle Canarie Lilian Kimberly Jeronimo) e film di riferimento, come "Y tu mamá también" (E anche tua madre), del regista Alfonso Cuaron.

NUOVI GRATTACAPI PER LA CHIESA SPAGNOLA - Insomma nuovi grattacapi in vista per la Chiesa spagnola, già provata dai matrimoni omosessuali, e per la politica famigliare del governo socialista di José Luis Zapatero. Aperta e progressista sì, ma forse non fino a questo punto. Proprio per domenica prossima è prevista una nuova massiccia manifestazione cattolica a Madrid in difesa della famiglia tradizionale, con collegamento in diretta del Papa dal Vaticano.

Elisabetta Rosaspina
28 dicembre 2007

fonte: http://www.corriere.it/esteri/07_dicembre_28/poliamor_rosaspina_a7621fc4-b542-11dc-b319-0003ba99c667.shtml

...

20 commenti:

Franca ha detto...

Se son d'accordo loro... fatti loro.
Io in questo sono tradizionalista

Equo ha detto...

Mi associo: nel cuore ho posto per molti amori, ma uno solo è speciale.

ska ha detto...

La penso come voi. Non mi straccio le vesti perché la mia morale è solo la mia morale...ma mi domando sinceramente come facciano...mah...

Anonimo ha detto...

Noooo!!! Mi inginocchio in pubblica piazza e mi straccio le vesti (straaacchhh!) gridando: aaabomiiinioooo!!!
;))

Franca, se sei tradizionalista vuol dire che accetti le origini cristiane della tua terra... dovresti essere più "ampia".

Condivido in linea generale quel di Equo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Oopss... Ska, anche la tua morale è "inquinata" dal cristianesimo. Quindi...siii più "ampia".

Anonimo ha detto...

Strano come 'ampia' sia foneticamente simile ad 'empia'.. Ma forse sono un pò confuso, chissà.
Siamo sempre lì: credere nei 'valori' è giusto e per nulla esecrabile, ed il valore di coppia e di famiglia 'cristiano' non ha nulla di condannabile, anzi. Propugnarli è anche doveroso. Purchè non si arrivi a farne una crociata, cosa che, come tutti sanno, non porta decisamente bene..
Bisogna che nei rapporti umani vi sia sempre il rispetto delle libertà individuali: cosa comporta di diverso nella mia vita se uno, o una, sceglie una forma di convivenza 'diversa' dalla mia? Sono una minaccia? Per cosa? Per l'ordine costituito? Ma è un ordine che vuole solo proteggermi e salvaguardarmi a spese di altri? Allora no, grazie. Ognuno risponda alla sua, di coscienza e, se credente, al suo Dio.
Finchè non mi fanno nulla di male gli 'altri' sono liberi di vivere le proprie forme di convivenza civile come meglio li aggrada. Sempre che non pretendano, a loro volta, di essere di modello sociale non solo alternativo ma civilmente preferenziale.. a meno che la società, nella sua maggioranza, non si esprima in tal senso; ma lasci anche a me, povero tapino, la possibilità di condurre i miei rapporti personali, benchè retrivi o desueti, come meglio mi aggrada.

In parole povere: "La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri". E: "L'uguaglianza è frutto del rispetto della differenza".
Tutti d'accordo, credo. Dove ci si scorna, inevitabilmente, è dove queste 'differenze' sono accettabili anziché no..

Pace e bene a tutti.

mauro

ska ha detto...

Faccio mie le parole di Mauro: non avrei saputo esprimermi meglio.
Infatti il troppo sintetico "non mi straccio le vesti" stava a significare ad un tempo "è una scelta che non farei, che non condivido personalmente" e "non mi tocca". Quindi, in altri termini: la mia morale forse, sicuramente anzi, è influenzata dal cattolicesimo, ma non fino al punto da condurre una crociata contro questa iniziativa. Anzi, mi viene da pensare che davvero la Spagna è avanti anni luce in tema di diritti civili, e plaudo alla separazione delle sfere civile e religiosa, certamente non facile in una pese cattolico come la Spagna... anche se certo non così ardua come nell'Italia Vaticana.

In quanto alla morale "inquinata": crescendo, sto imparando a setacciare ben bene quella morale pseudo-cattolica ("pseudo" perché, come molti altri, non ho avuto un'educazione cattolica osservante) scrostando via il finto perbenismo, e la convinzione che essa sia la migliore possibile, da quei principi che ho invece fatto miei, che mi sono entrati dentro.
Ringrazio il pensiero cattolico per quanto ha fatto per me in passato: ... ma ora che sono grande, posso uscire da sola? :)

Commentando solo il fatto in sé e per sé, stranamente mi viene in mente Renato Zero: "lui chi è? Già è difficile farlo con te!" ;)

Equo ha detto...

Sul piano serio sono totalmente in accordo con Mauro.
Su quello semi-serio accolgo con gioia l'invito di Edgar a rifarci tutti alle radici della cultura europea e, quindi, lo invito a sua volta ad abbandonare la sua religione medio-orientale e ad accompagnarmi nei boschi di querce per raccogliere il vischio, rivolgendo grati pensieri a Cernunnos, spirito della Natura, presente in ogni essere vivente.
Sii più "ampio", amico mio: non solo il dio dei cristiani è stato importato...ma tu stesso, se fossi nato in Giappone avresti, probabilmente, credenze diverse. Se proprio un dio deve esistere lo vorrei, almeno, meno regionalista... :-))

Anonimo ha detto...

Perspicace Equo come al solito, solo che io mi sento più mediterraneo (regioni vicino-orientali comprese) che italo-europeo.

Comunque questo fine d'anno ho tantissima voglia di scherzare, non buttatela troppo sul serio!! ;)))
Ciao.

Anonimo ha detto...

Una cosa seria e importante... dimenticavo. Anch'io condivido ciò che ha scritto Mauro, infatti giocando con lo stracciarmi le vesti a mò di rabbino o re dei tempi anticotestamentari, ho voluto appositamente prendere in giro chi crede di IMPORRE il vangelo autocostituendosi patrimonium-fidei delle genti.
Certo che desidererei che tutti divenissero cristiani, ma almeno io, lo voglio per il bene altrui e non per una giustizia sociale-costumistica-ecc-ecc-
La cosa "particolare" è che la Chiesa cattolica divenuta una istituzione forte, subisce il fascino della imposizione delle regole e non della qualità del messaggio evangelico... vabbè magari si continua un'altra volta.
Un abbraccio a tutti. Ciao.

Anonimo ha detto...

...."subisce il fascino della imposizione delle regole e non della qualità del messaggio evangelico"...
Caspita! Ma vi rendete conto di cosa ho scritto!
E' lo stesso problema teologico esposto da Lutero contro la Chiesa Cattolica!!
Egli condannava alla Chiesa di allora di fare del Cristianesimo una dottrina e non una esperienza di vita. Come accade ancor oggi.
Incredibile... incredibile...

P.S.: sto pazzo proprio oggi eh? a ri-ciao.

Anonimo ha detto...

Sì sì sono proprio folle stanotte.

Per Ska e Mauro: non potete accettare i valori cristiani fin dove vi pare giusto (leggasi comodo).
Il cristianesimo o lo si condivide appieno (dandosi nelle mani di Dio) o non lo si condivide affatto (ricordate il famoso discorso sulle DUE STRADE?? E non tre o quattro??)
Quindi se io non fossi cristiano ma libero laico, alla luce di quanto, mi sarei messo totalmente in discussione, della serie: ma la mia vita, le leggi che rispetto, la natura delle mie relazioni, donde provengono? E perchè non sono libero di scegliere diversamente dalle regole intrise di cattolicesimo/cristianesimo?

Shhhhhhhhhssssssssss
Shhhhhhhhhssssssssss
Shhhhhhhhhssssssssss
(suono riproducente l'affillamento della lama che sgozzerà Skakkina in quanto infedele).

P.S.: Skakkina dato che è donna (anzi no, un vero bieco religioso direbbe "femmina") ha facoltà di scegliere in alternativa la lapidazione.
;)

Anonimo ha detto...

Errata corrige: "non fossi stato cristiano" anzichè "non fossi cristiano"...
maledetto tasto edit e chi non t'inventa! Vabbè... sgozzerò anche il tasto edit, ormai uno più uno meno...

Equo ha detto...

Ormai è evidente che lo stimato Edgar, più che ad un moderno cristianesimo, si rifà alla cultura ed alla religione degli Esseni (presso i quali qualcuno sostiene sia avvenuta la formazione e l'iniziazione del Cristo storico)...e, come è noto, gli Esseni facevano un grande uso di sostanze allucinogene per coadiuvare il raggiungimento dell'estasi. Dai Edgarino, smettila! Tutti quei funghi non ti fanno mica bene, sai? :-))

ska ha detto...

Ha ragione Equo, Edgar: non sono porcini! ;D
Però, Edgar, voglio dirti una cosa seria: io - ormai l'ho capito ed accettato - sono atea. Ciò non mi impedisce di far mio qualche valore propugnato dal cristianesimo, dal buddismo, ecc. E sai perché? Perché questi valori sono innati nell'uomo, le religioni li hanno fatti propri e ci hanno messo il copyright. Io riconosco in ogni uomo un mio fratello, pur non essendo cristiana. Io riconosco di essere parte del ciclo della natura, e tutt'uno con essa, di non essere superiore agli altri animali, pur non essendo buddista. Chi si identifica in una religione ha il problema di "accettare tutto il pacchetto", io no. Io posso cogliere qua e là, come in un bel prato fiorito. Perché quei principi sono prima miei, prima che venissero scritti in questo o quel libro sacro.
Non è che mo' siccome non sono cristiana vado a uccidere e derubare il mio vicino di casa, perché sono libera. La mia coscienza è quella che mi guida, e mi pare lo faccia abbastanza bene, finora.
Ah, e pure se credessi in Dio, Buddha o Visnù, mi riterrei libera (come mi sono ritenuta ai tempi del mio "cristianesimo con riserva"), di "cambiare le regole", di accettare quetso e l'altro no....non è così che nascono le relgioni? Non è così che è nato il cristianesimo? Non era Cristo un ebreo non ortodosso?
E ora sgozzami pure... 3:)

EDGAR:
..."subisce il fascino della imposizione delle regole e non della qualità del messaggio evangelico"...
Caspita! Ma vi rendete conto di cosa ho scritto!
E' lo stesso problema teologico esposto da Lutero contro la Chiesa Cattolica!!

Se non ricordo male, tu hai avuto uan formazione protestante, no?

Equo ha detto...

Se Skakkina non ci fosse bisognerebbe inventarla!
Anzi: forse non esiste proprio: è Edgar che, sotto allucinogeni, scinde la sua personalità per dar libero sfogo alla creatività religiosamente compressa!
:-))
Solo un dettaglio ancora una volta semiserio: badate che tutti i buddhisti possono essere allegramente atei! Il Buddhismo, infatti, non prevede affatto l'esistenza di un dio, non se ne cura: gli interessano gli Uomini e come farli vivere con qualche sofferenza in meno :-)

ska ha detto...

EQUO:
badate che tutti i buddhisti possono essere allegramente atei! Il Buddhismo, infatti, non prevede affatto l'esistenza di un dio, non se ne cura: gli interessano gli Uomini e come farli vivere con qualche sofferenza in meno :-)

Hai ragione, e fai bene a sottolinearlo. La mai visione però è piuttosto inquinata dai finti buddhisti di cui ti ho parlato, e che mi pare che cerchino comunque uan sovrastruttura liturgica, e un codice morale alternativo al cristianesimo, cosa che non mi è piaciuta. A quelle riunioni mi è parso di ritrovare tutto ciò che non mi piaceva delle religioni, incluso il senso di superiiorità rispetto agli altri. Ma so che non è quello il buddhismo "originale".

Firmato: l'altra metà di Edgar ;)

(che poi già di suo mi pare abbastanza combattuto... ;)

Equo ha detto...

'azzo! Sono stato scoperto! Ebbene sì: anch'io sono una delle manifestazioni della personalità multipla di Edgar. La prova è che io parlo di un buddhismo che è finito con Gautama Sakyamuni Siddharta e lui di un cristianesimo scomparso con Jesu di Nazareth!
Ora che sapete che Skakkina, Edgar ed Equo sono un'unica persona potete comprendere la Trinità... o la Trimurti, fate voi :-)

ska ha detto...

:D
Sempre impagabile Equo!

Anonimo ha detto...

Ciao amici, siete fantastici!
:))

Chiusura del post "poliamor":
Ska si firma come l'altra metà di Edgar, che essendo cristiano ora dovrà accettarla come moglie, però dato che Ska è già impegnata... ecco attuato il POLIAMOR.

Shhhhsssss
Shhhhsssss
Shhhhsssss

Cielo! E' mia moglie che affila l'ascia!!... scappiamo!

P.S.: Ska non sono combattuto, il fatto è che "gioco" a carte scoperte con voi. Prendila come una grande forma di rispetto :)

Auguroni di felice anno nuovo, nel caso non dovessi collegarmi entro l'anno prossimo.