Il padronato fa orecchie da mercante su normalissime richieste di adeguamento dei salari, adeguamento più che doveroso visti gli andamenti dei prezzi ed i rincari in vista. Ma no, non solo i padroni chiedono maggiore flessibilità (?) ma addirittura l'allungamento dell'attuale contratto. Mentre loro, i padroni, vedono utili in crescita gli operai dovrebbero già essere contenti di avere un qualsiasi straccio di lavoro. E magari di morire per loro, appunto..
mauro
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19 dicembre 2007
I sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero di otto ore per venerdì 11 gennaio 2008 a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto. Non sono stati ancora fissati i termini dell'agitazione, se sarà generale oppure articolata sul territorio. Per ora non é prevista nessuna manifestazione.
Per il 7 gennaio è stata fissata una riunione di segreteria tra Fim, Fiom e Uilm. E il negoziato con Federmeccanica è stato aggiornato all'8 gennaio prossimo.
Ieri Federmeccanica si era detta pronta a trattare ad oltranza per arrivare al rinnovo del contratto entro Natale e il direttore generale Roberto Santarelli aveva definito «sbagliata e incomprensibile» l'ipotesi di rinviare tutto all'8 gennaio. E oggi il presidente dell'associazione, Massimo Calearo ribadisce che la speranza era di trovare l'intesa prima di Natale e se ciò non è avvenuto «non è per mancanza di buona volontà» da parte delle imprese, ma per la necessità di «fare qualcosa di innovativo».
Federmeccanica punta ora a trovare l'accordo «subito dopo l'Epifania». «Noi siamo disponibili tutti i giorni, esclusi Pasqua e Capodanno», sottolinea Calearo, che aggiunge: «proseguiremo domani e dopodomani in sede tecnica e parleremo di sicurezza». E a proposito dell'agitazione proclamata per l'11 gennaio si augura che sia solamente uno sciopero e «non un'occupazione di strade e ferrovie, come è già successo».
Il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi ha chiarito: « i livelli di flessibilità che ci chiedono non glieli possiamo dare. Siamo contrari ad aumentare l'orario di fatto e ridurre il ruolo negoziale delle Rsu sulle flessibilità. Su queste basi la trattativa non c'è. Sul salario non c'è poi spazio per un allungamento della vigenza contrattuale, perchè i soldi sono pochi».
Il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi ha fatto sapere: «abbiamo cercato di definire il metodo di lavoro. Chiediamo alle imprese risposte su: inquadramento, parità normativa, reperibilità e ambiente».
Il leader della Fim, Giorgio Caprioli, ha spiegato che si potrà andare ad una trattativa no stop solo se Federmeccanica comincerà a dare le risposte sui punti contenuti nel documento messo a punto dai sindacati.
Il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, già da ieri non si era detto ottimista sulla possibilità che le parti potessero giungere a una stretta finale entro l'anno e ha sottolineato che il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e la riforma del modello contrattuale «sono due cose indipendenti tra loro».
Scettico da subito sulla chiusura della trattativa con le tute blu entro l'anno è stato anche il leader della Uil, Luigi Angeletti, che ha rilanciato: «se mettono mano al portafoglio, siamo pronti a chiudere anche domani».
Tra i lavoratori la tensione è alta, tanto che nella manifestazione organizzata ieri a Milano ci sono stati tafferugli e due operai sono rimasti lievemente feriti. I due hanno riportato ferite al naso, colpiti da una manganellata, secondo quanto riferito dai partecipanti. I manifestanti miravano ad avvicinarsi alla sede di Assolombarda, ma l'area era stata transennata. Alcune auto parcheggiate nell'area sono state colpite dal lancio di bulloni e uova. Uno dei due contusi è Massimiliano Murgo, il gruista-mulettista 31enne della Brollo (gruppo Marcegaglia) indagato nell'inchiesta sulle nuove Br e per questo espulso dalla Fiom. L'altro è un membro dello stesso sindacato assunto alla Ansaldo Camozzi.
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2007/12/Metalmeccanici.shtml?uuid=4acc6b4c-ad7d-11dc-88d0-00000e25108c&type=Libero
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Industria, l'Istat: salgono fatturato (+6,6%) e ordini (+8,4%)
Il fatturato dell'industria italiana a ottobre è salito del 6,6 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Lo comunica l'Istat, precisando che con la variazione rispetto al precedente mese di settembre è stata del -0,5 per cento.
In crescita tendenziale anche gli ordinativi, che a ottobre hanno segnato +8,4 per cento. Su base mensile, invece, la variazione è stata negativa dell'1,1 per cento.
Deciso aumento nel settore energetico, che a ottobre registra una crescita del 10,5 per cento contro il calo dello 0,4 per cento di settembre e del 4,2 per cento di agosto. «L'energia questo mese ha una forte crescita - spiegano i ricercatori - ma occorre ricordare che i dati sono in valore per cui la componente prezzo ha influenzato fortemente il risultato». Il dato congiunturale segna un rialzo dello 0,8 per cento.
Sono in particolare i beni strumentali a spingere la crescita del fatturato di ottobre, segnando su base tendenziale un +13,3 per cento. Seguono i beni intermedi (+4,9 per cento) e quelli di consumo con +2,8 per cento (+3,9 per cento quelli non durevoli e -0,8 per cento quelli durevoli).
Su base congiunturale però la situazione appare differente: sono i beni di consumo a registrare la crescita maggiore con +0,8 per cento mentre strumentali e intermedi registrano un calo, rispettivamente, dello 0,5 per cento e dell'1,6 per cento.
Analizzando i settori di attività economica, su base tendenziale a registrare i maggiori aumenti sono apparecchi elettrici e di precisione (+17,5 per cento), macchine e apparecchi meccanici (+11,1 per cento) e metallo e prodotti in metallo (+8,5 per cento); si tratta di settori che fanno parte del raggruppamento dei beni strumentali.
Crescono poi le raffinerie di petrolio (+14,8 per cento), ma anche in questo caso, aggiungono i ricercatori, occorre tenere conto dell'effetto prezzo e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco, che segnano un +11,1 per cento.Pubblicato il: 19.12.07
Modificato il: 19.12.07 alle ore 12.13
fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=71502
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