"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci

sabato 22 dicembre 2007

UNO STUDIO SEPPELLISCE MITI E CREDENZE MEDICHE

ROMA - Per chi è cresciuto con la convinzione che bere due litri d'acqua al giorno faccia bene, o che la gente usa solo il 10% del proprio cervello sarà un duro colpo. Uno studio pubblicato dal British Medical Journal smentisce queste ed altre credenze popolari entrate ormai nell'immaginario collettivo degli stessi medici. I ricercatori dell'Università dell'Indiana si sono divertiti a smentire, attraverso verifiche sull'effettiva pubblicazione su riviste scientifiche, alcune delle 'leggende metropolitane' che anche i medici tramandano: "Siamo stati sorpresi anche noi di scoprire che sono falsi miti - spiega Aaron Carroll, uno degli autori - perché sono cose che spesso si sentono raccomandare anche i pazienti. Tutti i medici con cui abbiamo parlato di questo lavoro si sono stupiti, e ci è voluto un po' per convincerli".

Il primo mito abbattuto dalla ricerca è quello che bisogna bere otto bicchieri d'acqua per stare bene, una delle raccomandazioni principali dei dietologi. In realtà l'unica traccia su questa teoria risale al 1945, ad una raccomandazione del 'Nutrition Council' americano:"Ma la raccomandazione parla di 'fluidi', non di acqua - spiega Rachel Vreeman, co-autrice dell'articolo - la quantità indicata, appunto circa due litri, comprende anche l'acqua contenuta negli alimenti, o nelle bevande come il caffé".

Fra le leggende metropolitane più comuni in campo medico c'é anche quella che gli esseri umani usano il 10% del proprio cervello, che resiste nonostante ormai si sia in grado di verificare il funzionamento della materia grigia in tempo reale grazie alla risonanza magnetica, e non siano mai emerse zone inattive.

"Questo mito risale addirittura ai primi del '900 - scrivono gli autori - e molto probabilmente e' dovuto a sedicenti esperti che vendevano sostanze, come l'olio di serpente, con la pretesa che aumentassero le capacità cerebrali". Ancora più antica di questa, tanto che gli autori non sono riusciti a trovarne l'origine esatta, è la credenza, molto diffusa nei racconti dell'orrore, che i capelli e le unghie continuano a crescere per alcuni giorni dopo la morte:"Si tratta in realtà di un'illusione ottica - spiega Carroll - dovuta al fatto che quando si muore i tessuti del corpo cominciano a disidratarsi, la pelle si ritira e quindi le unghie sono più evidenti".

Una cosa simile, sostiene lo studio, succede ai capelli anche dei vivi, che contrariamente a quello che si pensa non crescono più forti e più sani se rapati a zero. In questo caso c'é addirittura uno studio scientifico che lo smentisce, datato 1928: da un vero e proprio trial clinico è emerso che il taglio non ha nessun effetto sulla struttura dei capelli, ma la leggenda è rimasta, proprio perché apparentemente i capelli appena tagliati appaiono più forti. I due ricercatori stanno raccogliendo decine di leggende metropolitane mediche, che finiranno in un libro. Tra queste ci sono anche il fatto che leggere con la luce bassa rovina gli occhi (in realtà non ci sono effetti sulla vista), o il mito diffuso negli Stati Uniti che mangiare carne di tacchino mette sonnolenza. Dal loro lavoro hanno tratto anche due utili insegnamenti:"Il primo è che non bisogna credere alle cose solo perché le sentiamo da altre persone - scrivono gli autori nelle conclusioni - e poi che bisogna sempre tornare e investigare anche sulle cose che si sono sempre ritenute vere".

fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_37460590.html

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace solo per il mitico Equo.
Mi sa che l'uomo "adulto" si affaccerà sulla scena tra altri 30000 anni, se già usiamo il 100% del cervello :-(
Non c'è tempo.
Purtroppo ci vono altre teorie che subiscono un duro colpo, sempre dato per scontato che l'intelligenza è proporzionata alla grandezza del cervello (?)
.... ahimè le donne e i negri, sembrano che abbiano un cervello più piccolo.
Così mi sembra, ora non scagliatemi anatemi di ogni tipo, non è farina del mio sacco :-)
Mat

Mat

Equo ha detto...

Caro Mat: il problema non è mai quanto cervello si possegga, ma come lo si usa. Le donne, poi, hanno un cervello assolutamente identico a quello degli uomini, se utilizziamo il corretto rapporto tra massa cerebrale e massa corporea... senza il quale dovremmo dedurre che la balenottera azzurra è molto più intelligente di Albert Einsten. Mi soffermo, però, volentieri sui Negri: nessuno ha mai sostenuto che un Negro abbia meno massa cerebrale di un Bianco o di un Asiatico; si è, invece, voluto dimostrare che erano meno intelligenti, in quanto ottenevano risultati più bassi nei famigerati test di Q.I. (quoziente intellettivo). Ebbene: quegli stessi test sono oggi stati sconfessati e ridicolizzati praticamente da tutta la psicologia moderna che, tra l'altro, li accusa di misuare solo l'intelligenza di tipo razionale e, per di più, sulla base di principi e concetti che sono propri solo della cultura occidentale "bianca". In altre parole erano, più o meno consciamente, elaborati proprio per dimostrare che i Bianchi (preferibilmente anglossassoni e protestanti) erano più intelligenti. Ma, per tornare al nodo della questione, noi usiamo "quasi" tutto il cervello...ma, il più delle volte, lo usiamo male. E' banale, ma pensa a quanti diversi tipi di armi sappiamo progettare e costruire ed a quante risorse si utilizzano in questo campo... ed a quanto languisca, invece, la ricerca in settori come la medicina, le fonti alternative d'energia e di alimentazione, ecc.
Io non ho mai sperato che l'essere umano progredisse perché usava DI PIU' il cervello... mi auguro che arrivi ad usarlo MEGLIO.

Anonimo ha detto...

A prescindere da ogni verifica, è chiaro che ciò che conta è solo il modo che ognuno ha di usare il cervello.
Sai bene che scherzavo, altrimenti dovrei sentirmi soddisfatto del mondo occidentale, ma sai che così non è.
Pace in terra agli uomini e donne di buona volontà :-))
Mat

Franca ha detto...

"... due utili insegnamenti:"Il primo è che non bisogna credere alle cose solo perché le sentiamo da altre persone - scrivono gli autori nelle conclusioni - e poi che bisogna sempre tornare e investigare anche sulle cose che si sono sempre ritenute vere".
La conclusione è sicuramente da condividere...